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Abitudini di acquisto: quanto i video influenzano i Millennials?

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In fatto di acquisti sembra che i video online con recensioni considerate attendibili influenzino fortemente le abitudini dei Millennials.

Prestare attenzione alle tendenze è una delle maggiori preoccupazioni di chi opera nel campo del marketing e degli acquisti, soprattutto se i prodotti offerti sono indirizzati a una clientela rientrante in una particolare fascia d’età. Il team di Buzzmyvideos, supporter dei creatori di contenuti, ha intervistato, per il sondaggio pubblicitario “Online Video Barometer 2016”, 500 ragazzi italiani tra i 18 e i 35 anni, così da comprendere opinioni e necessità dei millennials . Più specificatamente la ricerca si basa su quanto i video – come mezzo – possono influenzare gli acquisti, soprattutto quando si tratta di Youtube e recensioni.

Abitudini di acquisto: quanto i video influenzano i Millennials?

L’infografica realizzare da Buzzmyvideos con le risposte al sondaggio pubblicitario “Online Video Barometer 2016”.

«Oltre 11 milioni di italiani, nati tra gli anni ’80 e gli anni 2000, esigenti, tecnologicamente evoluti, informati e con un buon potere d’acquisto; una fascia di pubblico connessa 24/7, che guarda sempre meno la TV, perché preferisce accedere a contenuti video on-demand in base ai propri interessi, soprattutto da mobile». I dati evidenziano però alcune precise caratteristiche:

  • il 94% degli intervistati si è dichiarato più propenso ad acquistare un prodotto che abbia una recensione video online, possibilmente realizzata da fonte attendibile, spaziando tra musica (35%), tecnologia (21%) e videogame (17%);
  • il 69% dei Millennials arriva a guardare più di 6 ore di video online ogni settimana e di questi il 56% resta connesso per oltre 11 ore settimanali, con equa distribuzione tra pubblico maschile e femminile;
  • gli YouTuber sono tra le fonti considerate più attendibili, assieme alle celebrità online in genere, nel panorama pubblicitario, soprattutto per tecnologia (54%) e gaming (51%);
  • l’82% dei coinvolti vorrebbe poter cliccare direttamente dal video per accedere al prodotto pubblicizzato.

La spesa pubblicitaria è un elemento essenziale: quest’anno, secondo una stima, quella globale toccherà i $ 579 miliardi, dove si prevede che l’advertising su Internet rappresenterà il 38,4% di questo mercato entro il 2018. La pubblicità video online è considerata dall’83% degli intervistati gradita, soprattutto se ben fatta: non viene percepita quindi come un elemento invadente o disturbante nella propria esperienza di visione, ma ne migliorerebbe la fruizione complessiva. L’uso di adblockers non è quindi poi così diffuso nei video online come ci si potrebbe attendere: il 54% che dichiara di usufruirne si mostra comunque condizionato dal tipo di contenuti.

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