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Acquisti, nuove immatricolazioni, polizze rinnovate o sospese e sinistri mostrano gli effetti del coronavirus sul mercato automobilistico

acquisti auto 2020

Sul blog di Verti sono disponibili dati dettagliati su cosa è successo nel mercato automobilistico nel corso del 2020 e si tratta di insight (sul numero delle nuove immatricolazioni, sulle vetture preferite dagli italiani, sull'incidenza dei sinistri stradali, eccetera) che mostrano chiaramente come l'emergenza sanitaria non abbia risparmiato con i propri effetti neanche questo settore.

Numerosi studi e ricerche hanno già provato a dimostrare come la pandemia abbia stravolto la quotidianità degli individui: nell’ultimo anno è aumentato il tempo trascorso su Internet; sono profondamente cambiati i consumi culturali a causa di quarantena e lockdown; anche i più giovani hanno modificato i propri consumi mediali per via di più tempo libero trascorso in casa; si è moltiplicato il numero di persone che fanno la spesa online e, più in generale, c’è stato un boom di acquisti digitali nel 2020 come effetto “ad ampio raggio” delle misure di contenimento del contagio da coronavirus. Inevitabile non pensare, così, all’influenza dell’emergenza sanitaria sugli acquisti auto 2020: sul blog di Verti alcuni insight dal mercato automobilistico provano ad analizzare come.

Acquisti auto 2020: come la pandemia ha inciso sulla mobilità degli italiani

Il dato più macroscopico sembra essere il calo di nuove immatricolazioni: è del 27.7% rispetto al 2019, segno che la ridotta mobilità e con ogni probabilità anche la minore disponibilità economica hanno frenato le famiglie italiane dall’acquistare nuove vetture. Qualche segnale incoraggiante di ripresa è arrivato solo con la “fase due” di gestione dell’emergenza sanitaria: nell’ultimo quadrimestre del 2020 ci sarebbero state, infatti, più immatricolazioni che nei restanti otto mesi dell’anno (771.951 contro 621.605, secondo i dati riportati da Verti).

Gli italiani hanno continuato a comprare soprattutto utilitarie (che rappresentano il 37.5% degli acquisti auto 2020), auto berline compatte (31.6%) e city car (16.9%).

Come in molti altri settori merceologici, però, sembra essere cresciuta quest’anno soprattutto l’attenzione verso i temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Quando si tratta di acquisti auto 2020, ciò si traduce di fatto nella preferenza sempre più spesso accordata dagli italiani alla macro categoria delle cosiddette “green car”, forse anche grazie agli incentivi previsti per questo tipo di acquisti. È vero, cioè, che tra le nuove immatricolazioni nel 2020 continuano a dominare incontrastate auto a benzina (almeno il 37.5% del mercato) e a diesel (33.1%), ma è vero anche che le stesse sembrano aver perso mercato (facendo registrare rispettivamente un -38.7% e un -40.2% rispetto solo all’anno precedente) a favore di soluzioni più verdi. Le auto elettriche hanno guadagnato nel 2020 un +207,6% e quando si tratta di auto ibride l’incremento nelle nuove immatricolazioni supera il +319%.

Da Verti non risparmiano neanche classifiche di veicoli, modelli, marche più vendute negli scorsi dodici mesi.

Assicurazioni e sinistri stradali: cosa dicono dell’automobilistico durante l’emergenza sanitaria

Oltre agli acquisti auto 2020, però, se c’è un modo per comprendere meglio il mercato automobilistico, i suoi trend e le sue tendenze e i primi effetti che la pandemia ha avuto su di esso è guardare anche a cosa è cambiato in questi mesi in materia di polizze assicurative e sinistri stradali.

Quanto alle prime, pochissimi (circa l’1.3%) sono stati gli italiani che hanno deciso di sospendere le proprie assicurazioni auto durante i mesi di chiusura. Dato confermato anche dal fatto che l’andamento dei rinnovi delle polizze è rimasto costante durante tutto il 2020 e non ha avuto, cioè, come pure si poteva immaginare, “picchi” nei mesi di giugno-luglio 2020, alla ripresa dopo il primo lockdown.

Anche per quanto riguarda i sinistri automobilistici sembra esserci stato una sorta di positivo “effetto lockdown”, almeno nelle prime settimane di emergenza sanitaria: tra marzo e maggio 2020, infatti, sarebbero calati gli incidenti stradali con lesioni a persone (-29.5%), il numero di feriti (-32%) e quello delle vittime (-26.3%). Con la ripresa di una maggiore mobilità il numero di incidenti è prevedibilmente tornato a crescere.

Anche il sistema a zone di rischio epidemiologico e le relative chiusure e limitazioni agli spostamenti sembrano aver influito, però, sull’incidenza dei sinistri stradali nelle varie regioni italiane. Ancora secondo i dati disponibili sul blog di Verti, per esempio, nel 2020 la Campania avrebbe ceduto il proprio posto di prima in classifica tra le regioni con maggior frequenza di incidenti alla Liguria (con tasso del 5.7%), seguita sul podio da Molise (5.3%) e Sicilia (4.8%).

sinistri automobilistici e coronavirus dati verti

Fonte: Verti

Ancora, chi si è spostato per fare sport, i liberi professionisti che hanno continuato a muoversi per lavoro anche durante il lockdown e gli agricoltori sembrano essere stati esposti a maggiore rischio di incidenti automobilistici durante quest’anno sicuramente “anomalo” anche per il mondo delle automotive.

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