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Nuovo algoritmo di Facebook: addio definitivo al clickbaiting?

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Facebook cambia ancora il suo algoritmo: maggiore visibilità a contenuti diversificati e su cui ci si sofferma di più, no al clickbaiting.

Diversi mesi fa Facebook annunciò che avrebbe lavorato per dare maggiore visibilità a contenuti su cui gli utenti si soffermano di più: ora quel momento è arrivato. Ancora una volta è stato aggiornato l’algoritmo di Facebook che determina la visibilità dei contenuti nel news feed. Due sono i punti cardinali su cui poggia prevalentemente: il tempo speso per visualizzare un post e la diversità dei contenuti; entrambi hanno come obiettivo principale quello di eliminare definitivamente il fenomeno cosiddetto del “clickbaiting” e restituire agli utenti contenuti di maggiore qualità.

Il clickbaiting è una pratica ormai diffusa che consiste nella creazione di articoli con titoli “acchiappa-click” come “Incredibile! Clicca qui per scoprire cosa è successo a questa ragazza…”, senza fornire informazioni aggiuntive sull’articolo a cui rimanda. Questi titoli che conquistano l’attenzione di tantissime persone rappresentano un grande problema per Facebook, in quanto, se da un lato di solito rappresentano contenuti di scarso valore per gli utenti, dall’altro vengono premiati dall’algoritmo del social network per il gran numero di interazioni di cui godono.
Proprio per combattere tale fenomeno e riuscire a identificare link di qualità, indipendentemente dal numero di click, Facebook già lo scorso anno aveva focalizzato l’attenzione sul tempo di permanenza dell’utente su un post e sul tempo di intercorrenza tra il click al link esterno e il ritorno alla homepage del social network.

Vediamo meglio in cosa consistono le due novità introdotte con l’ultimo aggiornamento di Facebook.

Tempo di lettura o di visualizzazione

In aggiunta a quanto era stato già fatto lo scorso anno, ora il nuovo algoritmo di Facebook classifica la visibilità dei contenuti nel news feed sulla base del tempo speso per la lettura o la visione di un post che rimanda a un link esterno, indipendentemente dal fatto che l’articolo sia stato aperto o meno. Il calcolo viene effettuato al netto dei tempi di caricamento e misurato sulla base di determinate soglie, in modo da non favorire gli articoli più lunghi. In particolare verranno premiati quegli articoli in grado di superare il minuto di attenzione da parte dell’utente.

Diversità dei post

Dai sondaggi effettuati da Facebook è emerso che gli utenti preferiscono fruire di articoli provenienti da un ampio numero di fonti differenti, apprezzando, quindi, una maggiore diversità di contenuti nel loro flusso di post. Per questo l’aggiornamento del nuovo algoritmo di Facebook prevede una riduzione della frequenza con cui le persone vedono in un breve arco temporale post provenienti dalla stessa fonte.

Se dal punto di vista dell’utente tutte queste novità dovrebbero migliorare l’esperienza nel social network, per le pagine non dovrebbero esserci cambiamenti significativi, stando alle stesse rassicurazioni che Facebook ha fatto agli editori. Ciò però potrebbe non valere per quelle pagine che condividono molti aggiornamenti in breve tempo e soprattutto per tutte quelle pagine che basano la propria strategia editoriale sul clickbaiting e che potrebbero per questo subire un calo del traffico ai loro siti.

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