Perché gli utenti acquistano dei beni in-game e dove lo fanno? L'esempio del marketplace Playersloot

Quello dei videogiochi è diventato negli ultimi anni un mercato fiorente: la crescita del suo valore si deve anche in parte al crescente interesse dei gamer verso l’acquisto di beni in-game. Oltre ai videogiochi, la vendita di valute da gioco, così come di tante le altre tipologie di beni, è diventata un’importate fonte di incassi per i produttori appartenenti a quest’industria.

In un articolo incentrato su questo tema, Hamari, Alha, Järvelä, Kivikangas, Koivisto e Paavilainen si sono soffermati proprio sulle ragioni che portano i player ad acquistare dei beni in-game e sul modo in cui queste sono collegate ad aspetti come il design dei videogiochi e la dimensione sociale di questi ultimi.

Le principali ragioni per cui si acquistano degli item in-game

Ci sono diverse categorie di beni che possono rivelarsi utili ai gamer: oltre a quelle più note, come le valute da gioco, ci sono tanti altri tipi di prodotti che permettono agli utenti di superare degli ostacoli specifici o di raggiungere dei livelli più avanzati in modo più veloce. Cosa spinge, allora, così tanti utenti a investire nell’acquisto di questi beni in-game?

Nell’articolo “Why do players buy in-game content? An empirical study on concrete purchase motivations“, pubblicato sulla rivista Computers in Human Behavior nel 2017, gli autori propongono un elenco delle principali ragioni.

Il primo fattore segnalato dalla ricerca è il desiderio degli utenti di fare progressi all’interno dei videogiochi senza limiti o distrazioni: molti utenti sarebbero disposti a pagare per poter sbloccare più velocemente i livelli e per poter completare più facilmente delle missioni, superando ostacoli specifici. A tal proposito è interessante notare che limitazioni e ostacoli inseriti dai designer all’interno dei videogiochi sarebbero tra gli aspetti che incidono maggiormente sulla spesa degli utenti in contenuti in-game (si pensi ai videogiochi che presentano dei timer con il tempo richiesto per poter costruire un villaggio o completare una specifica missione). Come riportato dagli autori della ricerca, queste caratteristiche del design spingono molti utenti a voler rendere il processo in questione più veloce.

Un altro aspetto riguarda la dimensione sociale dei videogiochi: molti utenti sono disposti a pagare per poter prendere parte a eventi in cui possono interagire con altri utenti o giocare con amici. Altri invece acquisterebbero item per personalizzare il proprio avatar allo scopo di presentare se stessi in un determinato modo, all’interno di un dato contesto. Infine, item come skin o armi vengono spesso acquistate per essere regalate ad altri utenti. Gli item in-game spesso, dunque, fungono da strumento per favorire l’interazione all’interno dei videogiochi. Questa è, secondo gli autori, un’altra dimensione che ha un notevole impatto sulla spesa degli utenti.

La terza motivazione comprende competizione e desiderio di superare gli altri player e/o mostrare i risultati ottenuti.

Infine, lo studio di Hamari et al.si sofferma anche su quali sono alcune delle motivazioni di tipo economico: si acquistano beni in-game quando, per esempio, si è convinti di aver trovato una buona offerta o perché si ha il desiderio di sostenere, con il proprio contributo, un videogioco di qualità.

Dove si possono acquistare gli item in-game? Playersloot, un esempio di marketplace

Esistono diversi marketplace dedicati ai beni in-game, diventati sempre più popolari negli ultimi anni. Ne è un esempio la piattaforma Playersloot. In questo marketplace gli utenti possono trovare sei differenti categorie di beni o servizi che possono essere venduti o acquistati all’interno del sito.

La prima categoria è quella degli account: su Playersloot i player possono acquistare degli account di altri giocatori che sono riusciti a raggiungere dei livelli avanzati o a far progredire il proprio avatar all’interno di un videogioco. Gli acquirenti possono usufruire delle valute e/o dei punti accumulati dal venditore e delle skin e armi acquistate o guadagnate fino a quel momento.

Su Playersloot è possibile anche trovare o vendere i propri item in-game come per esempio skin, armi e tanti altri beni che consentono di personalizzare gli avatar disponibili nei differenti videogiochi.

Su questo marketplace c’è anche anche una categoria interamente dedicata alle valute da gioco: è possibile acquistare o proporre valute di videogiochi, come League of Legends, Fornite, Apex Legends, CS: GO, oltre a tanti altri.

Molti sono poi i gamer che sfruttano questa piattaforma per proporre dei servizi di boosting, per far progredire l’avatar di un altro utente. Coloro che desiderano raggiungere determinati obiettivi all’interno di un determinato gioco possono trovare in questa categoria diverse proposte di utenti disposti ad aiutarli a raggiungere dei livelli più alti o a superare delle sfide specifiche.

All’interno del marketplace è possibile trovare anche la categoria dedicata al coaching: i gamer possono proporre o richiedere ad altri utenti più esperti di aiutarli a migliorare le proprie skill all’interno di un dato gioco o insegnargli a sbloccare determinati livelli. Un’altra categoria, invece, è pensata per uno scopo sociale poiché permette ai gamer di incontrare altri gamer disponibili per giocare insieme a loro.

Playersloot si presenta così come il marketplace ideale per coloro che possiedono dei beni in-game da vendere o che sono alla ricerca di prodotti o di servizi specifici: un’ottima soluzione, dunque, sia per i gamer che vogliono migliorare la propria esperienza di gioco, sia per coloro che sperano di guadagnare sfruttando le proprie abilità all’interno dei differenti videogiochi.