Buco nero: real time marketing, meme e altri modi in cui la Rete ha salutato la prima foto

Per la prima immagine di un buco nero, i brand fanno real time marketing e i social sono invasi da meme divertenti. Eccone alcuni
I fenomeni naturali ci affascinano almeno tanto quanto ci spaventano: è per questo che una volta creavamo miti e che oggi creiamo narrazioni – divertenti, ironiche, a tratti dissacratorie, quasi sempre multimediali – che ci aiutano a comprenderli meglio o, a limite, a esorcizzare la nostra paura di non riuscire a farlo. Quando queste due ipotesi sono escluse, però, non rimane che il marketing. Eclissi lunari, scoperte di nuovi pianeti, imprese dell’uomo nello spazio fanno vendere? Difficile dirlo. Di certo c’è che catalizzano l’attenzione, creano buzz e rappresentano per questo una buona opportunità per i brand di inserirsi nel flusso del chiacchiericcio e farsi trovare da clienti o potenziali tali e non solo. Non stupisce, così, che anche dopo la prima foto del buco nero real time marketing , meme divertenti e contenuti aziendali a tema abbiano invaso bacheche e feed e siano presto diventati virali.
Meme divertenti e altre divagazioni a tema black hole
Complice una serie di aspettative riposte in una scoperta di cui si parlava da tempo e, in parte, deluse. Perché i rendering e le ricostruzioni hanno sempre mostrato immagini piuttosto nitide e definite dei buchi neri e, ora, la prima foto ufficiale non sembra che una vecchia polaroid sfocata? È tutto qua? sembrano essere, insomma, il sottotesto dei tanti meme sul #BlackHole circolati in questi giorni. Nessuno (o quasi) che abbia detto che, a rigore, a essere davvero anacronistiche sono proprio le ricostruzioni immaginate di un buco nero che, per sua natura, è invisibile e impossibile da fotografare. Meglio giocare di rassicuranti luoghi comuni che trasformano queste misteriose regioni spazio-temporali e la loro rappresentazione statistica nella metafora perfetta di una fame incontrollabile, portafogli vuoti o teste altrettanto vuote e mancanza di idee.
La cronaca di tutti i colori e la politica sono state, come di consueto, d’ispirazione per buona parte dei meme a tema buco nero. Che fine hanno fatto le fermate della metropolitana a Roma? O le proposte del governo in campagna elettorale? E persino certi gol tanto attesi nei campionati nazionali e internazionali? Spariti in un buco nero. Non è la prima volta, del resto, che un meme divertente e apparentemente innocuo si trasforma in un mezzo per fare critica sociale o, più semplicemente, per riflettere.
Ad esempio su come non riusciamo, ormai, a non scattarci selfie in tutte le occasioni, anche le più improbabili.
Buco nero: real time marketing e tanto buzz
Tanto che appena dopo svelata la prima immagine di un buco nero real time marketing e meme hanno ipotizzato – ironicamente s’intende – che si trattasse di un selfie e, sì, ancora una volta c’entra la scarsa definizione dell’immagine che ricorderebbe quella delle fotocamere anteriori degli smartphone. Questa è stata, per esempio, la via scelta da Lego per salutare con un po’ di ironia la nuova scoperta in campo astro-fisico.
Congratulazioni a Katie Bouman e agli scienziati che sono riusciti a realizzare la prima foto di un buco nero nella storia!(Anche se avrebbero potuto prima controllare la cartella selfie di Benny 😉)
Posted by LEGO on Thursday, April 11, 2019
A fare real time marketing a tema #BlackHole sono stati, però, soprattutto brand dell’alimentare. Non solo perché il buco nero è per antonomasia, e come si è già detto, il buco nello stomaco di chi non mangia da un po’. Dai biscotti alle ciambelle americane, passando per taralli, latticini e altre specialità gastronomiche regionali, tanti sono i prodotti alimentari che hanno la stessa forma del buco nero.
BREAKING NEWS – Abbiamo una seconda, esclusiva immagine del Buco Nero appena individuato. Sembra piuttosto… goloso! #mulinobianco
Posted by Mulino Bianco on Wednesday, April 10, 2019
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Questo #BucoNero l'abbiamo già visto da qualche parte 🤔
Posted by Vincenzo Capuano on Wednesday, April 10, 2019
Anche Guinness e Pepsi hanno azzardato un paragone con la foto del buco nero: se non può essere la forma di una birra irlandese, né quella di un soft drink a ricordare la formazione spaziale, possono farlo la consistenza eterea e frizzante di questi prodotti.

Non sono poi mancati i doppi sensi, in qualche caso anche spinti. Era fin troppo facile, del resto, il binomio buco nero real time marketing allusivo. Sebach Italia, azienda storica nel settore del noleggio di bagni chimici, ha salutato la nuova scoperta con un poco velato riferimento ad altri tipi di buchi neri con cui lavora ogni giorno.
Durex, non nuovo a iniziative di questo tipo, ha colto la somiglianza tra l’immagine del buco nero e un profilattico nuovo.
Il piacere della scoperta, per noi, è sempre universale.#durexitalia #blackhole
Posted by Durex on Thursday, April 11, 2019
L’eShop di giochi erotici MySecretCase ha approfittato della coincidenza tra la diffusione della prima immagine di un buco nero e la Giornata Mondiale dello Spazio per invitare la propria community alla scoperta di un altro, inconsueto, tipo di piacere.
In qualche occasione – poche, per la verità – a fare real time marketing sono stati soggetti come ONN Bikes, una piattaforma per il bike sharing di biciclette elettriche, che ne hanno approfittato per diffondere messaggi a scopo sociale, di prevenzione e a favore della sicurezza stradale nel caso specifico.
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Qualche brand ne ha approfittato, invece, per rimarcare la sua proposta di valore. Philips, per esempio, ha sottolineato come la sua linea in LED sia in grado di assicurare performance migliori di qualsiasi altro prodotto simile.
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Immancabile anche il real time marketing dell’ex Taffo (ora Exequia): l’agenzia funebre nota per il suo stile di comunicazione sopra le righe ha ricordato come molto prima degli astronomi fosse in grado di far vedere a tutti il buco nero per eccellenza.
…e poi dicono la scienza. Noi per soli 1250 € vi diamo anche navicella spazio-tempo ⚰️
Posted by Exequia Funeral Services on Thursday, April 11, 2019
Più che tempismo, un pizzico di fortuna è stato quello di Ikea che solo qualche settimana fa aveva usato le storie di Instagram per presentare alcuni oggetti nuovi del suo catalogo usando proprio la metafora di un buco nero per descrivere tutto quello che va perduto nei cassetti delle scrivanie e presentare una delle sue soluzioni ad hoc e che a poche ore dall’annuncio della comunità scientifica ne ha approfittato per presentare, con modalità simili, un altro dei nuovi oggetti disponibili in store e dal design spaziale.
Ehi NASA, scusate per lo spoiler. 😔
Posted by IKEA on Wednesday, April 10, 2019

Molti oggetti, nuovi, nel catalogo Ikea ricordano un buco nero: sono loro i protagonisti del real time marketing con cui l’azienda ha salutato la scoperta scientifica.
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