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Campagne PPC efficaci, il segreto è nelle keywords.

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WebHouse fa il punto della situazione sul Pay Per Click, ciò che emerge è l'indiscussa importanza rappresentata dalle keywords

A molti potrà sembrare un luogo comune, eppure anche l’ambito del Marketing appartiene alla categoria di quelli in cui nulla è lasciato al caso e all’improvvisazione. Tutto, dalle campagne Social a quelle di Direct Mailing, passa attraverso un’attenta analisi e uno screening efficace di contesto e opportunità: anche le PPC, ovvero le campagne di Pay Per Click (modalità di acquisto a pagamento della pubblicità online), necessitano di un opportuno occhio di riguardo a criticità e fattori di successo.

I principali fattori di rischio, come evidenziato da WebHouse, sono costituiti da ricerca delle parole chiave e precisione.  Per quanto riguarda la ricerca, a differenza delle campagne seo , in quelle Pay Per Click ogni errore ha un peso ben preciso quantificato da una precisa perdita di denaro. Anche la precisione riveste un ruolo cruciale, dal momento che occorre concentrarsi sulle keywords in grado di generare il maggior volume di entrate possibile.

Ma quali sono le fasi da seguire per una efficace ricerca delle keywords? È possibile delineare 3 step fondamentali:

Fase 1 – Il cervello e le idee: in questa fase occorre preliminarmente creare un vero e proprio elenco di parole chiave riconducibili (direttamente o indirettamente) ad azienda e prodotti. Potrà tornare utile, in questo primo passaggio:

  • Analizzare le pagine di destinazione;
  • Posizionarsi nell’ottica del cliente;
  • Prestare molta attenzione alle strategie dei concorrenti al fine di carpire informazioni importanti;
  • Utilizzare parole chiave e sinonimi correlati;
  • Includere key words con targeting geografico;
  • Includere le keywords a corrispondenza inversa, ovvero quelle per le quali non si desidera che gli annunci competano per il ranking, in maniera da ottimizzare target e budget .

Fase 2 – Gli strumenti: il passo successivo alla raccolta delle idee è quello più “funzionale” al raggiungimento dell’obiettivo, è dunque la fase in cui si perfezionano le strategie eliminando eventuali errori di valutazione commessi in quella precedente. Le indicazioni più importanti sui termini scelti possono, a tal proposito, derivare da:

  • Volume di ricerca, parametro utile a definire la popolarità di una parola chiave.
  • Livello competitivo, ovvero frequenza di richiesta e numero di siti che utilizzano la stessa parola chiave nelle campagne promozionali. Più spesso è utilizzato il termine, maggiore sarà il prezzo da pagare per pubblicare l’annuncio nelle primissime posizioni;
  • Costo medio per click, l’importo che un inserzionista accetta di pagare per ciascun click sul suo annuncio AdWords.

Com’è facile intuire, la parola chiave perfetta è quella che si colloca in una situazione di equilibrio dei parametri descritti. La soluzione giusta, tuttavia, non sembra sempre a portata di mano. È per venire incontro ad eventuali difficoltà che esistono alcuni strumenti utilissimi, tra cui:

  1. GOOGLE KEYWORD PLANNER: strumento popolarissimo grazie al quale è possibile controllare le statistiche per ogni termine, il volume di ricerca e il livello competitivo;
  2. sem RUSH: utilissimo per controllare la strategia utilizzata dai propri competitors corredata di statistiche e posizione del concorrente in relazione alla parola chiave selezionata;
  3. SPYFU e WORDTRACKER: il primo è una vera e propria spia dei propri concorrenti, e insieme al secondo permette di individuare keywords potenzialmente redditizie che erano sfuggite all’analisi e trarre suggerimenti importanti in termini di budget e click mensili a pagamento;

Fase 3 – Il raggruppamento: dopo aver raccolto le idee e utilizzato gli strumenti, l’ultimo step è quello in cui segmentare l’elenco ottenuto al fine di generare dei “sottogruppi” e ottenere risultati come:

  • Creare annunci più mirati e pertinenti;
  • Ridurre i costi e migliorare il posizionamento degli annunci;
  • Gestire più efficacemente le parole chiave.

Passaggi precisi e circoscritti, nonostante i quali il processo di selezione avrà continuamente bisogno di essere monitorato e rivisitato, con un occhio di riguardo alle mosse dei concorrenti. Perché nel marketing, oggi più che mai, nulla dev’essere dato per scontato: chi si ferma perde le parole, ed è perduto.

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