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Comunicazione e business nel mondo: le regole da non sottovalutare

Comunicazione e business nel mondo: le regole da non sottovalutare

Il divario culturale può essere un grande nemico per gli affari internazionali. Ecco le regole da non trascurare nel rapporto con altri paesi

Il commercio internazionale può rappresentare una grande opportunità d’investimento. Tuttavia, se già a livello nazionale esistono piccole differenze culturali da tenere in considerazione nel rapporto con collaboratori, clienti o dipendenti di diverse regioni, a livello globale le divergenze tra un paese e l’altro possono essere un ostacolo per il successo. A tal proposito Geert Hofstede, uno dei pionieri della ricerca comparativa di gruppi culturali, ha ammesso che «la cultura è più spesso una fonte di conflitto che di sinergia». È necessario, quindi, riuscire a valorizzare alcune regole di base, caratteristiche di ogni paese o popolo.

L’internazionalizzazione rappresenta per una azienda un importante passo e nel farlo bisogna avere cura di piccoli dettagli affinché si possano più facilmente instaurare rapporti cordiali ed evitare conflitti. Per questo, però, non basta il Galateo: bisogna sapere come salutare, come rivolgersi ad un superiore, bisogna conoscere la distanza fisica da mantenere a seconda dell’interlocutore, in base al suo background culturale o religioso.

Tanti, quindi, sono gli elementi che possono condizionare e addirittura determinare il risultato di un meeting, di una intervista o una decisione d’investimento.

Saluti e presentazioni

Le presentazioni e le forme di saluto possono variare molto da un paese all’altro. In Cina grande importanza viene attribuita alla gerarchia e all’età e, per questo motivo, i saluti e le presentazione vengono fatti in ordine gerarchico, cominciando dal grado superiore o dalla persona più anziana. Ovviamente, nell’organizzazione di un meeting in cui sono presenti clienti cinesi, ad esempio, è essenziale tenere in considerazione questo elemento, anche quando occorre accomodarsi: sarebbe giusto aspettare che il superiore o il più anziano si siedano per primi.

Facendo, poi, un paragone tra gli Stati Uniti e il Regno Unito emerge un’interessante curiosità sulla stretta di mano. Gli americani solo soliti stringere la mano in maniera vigorosa, mentre gli inglesi, che rispettano al massimo lo spazio personale, preferiscono strette di mano leggere, ad una certa distanza.

In Brasile, invece, è molto comune, specialmente tra donne, salutare con due baci sulle guance.

Per quanto riguarda la puntualità, qualcuno negli USA ritiene che arrivare in orario sia sinonimo di ritardo; per questo motivo occorre recarsi a lavo sempre un po’ prima. Inoltre, in questo paese si è soliti rivolgersi ai colleghi, subordinati o superiori, per nome, mentre in Austria o Francia è importante rivolgersi a tutti – indipendentemente dalla posizione gerarchica e dal ruolo ricoperto – utilizzando il cognome, non trascurando i rispettivi titoli.

Dress code

La dimensione religiosa ha un forte impatto sul codice di regole che definisce l’abbigliamento. Nei casi più estremi, in alcuni paesi islamici come, ad esempio, gli Emirati Arabi le donne devono vestirsi in maniera molto conservatrice. Lo stesso vale per l’Arabia Saudita, dove le donne che risiedono nel paese devono usare il niqab insieme ad un lungo mantello nero chiamato abaya, mentre per le donne straniere le regole sono meno rigorose.

Nei paesi occidentali, invece, non esiste una distinzione così netta tra abbigliamento maschile e abbigliamento femminile e neanche un regolamento estremamente rigido. A seconda del paese, però, cambia il grado di formalità per entrambi i sessi: ad esempio in Russia il livello di formalità è abbastanza alto e vengono preferiti i colori scuri, perché i colori chiari o brillanti sono indice di poca serietà. Negli Stati Uniti, invece, nella maggior parte delle aziende prevale ancora un dress code formale; le restanti hanno iniziato ad adottare regole di abbigliamento più casual.

Linguaggio del corpo

Non solo saluti e abbigliamento: è importante non sottovalutare i messaggi espressi attraverso la comunicazione non verbale , ma occorre conoscere i propri interlocutori e la relativa cultura per non generare equivoci. Esistono, infatti, gesti ed espressioni uguali per vari paesi ma con significati diversi.

In Italia, ad esempio, specialmente al Sud, è molto comune parlare gesticolando, muovendo spesso le braccia e le mani. Nella cultura nordeuropea, invece, il movimento della braccia durante un discorso non è ben visto, perché considerato drammatizzazione eccessiva e mancanza di sincerità. Lo stesso vale per paesi come il Giappone dove è considerato poco educato gesticolare con le braccia aperte.

La prossemica gioca, quindi, un ruolo fondamentale per evitare fraintendimenti o problemi di comunicazione, ecco perché è utile sapere quale distanza interporre con i propri interlocutori. I brasiliani tendono a mantenere una certa vicinanza mentre parlano, accettando anche che ci si possa appoggiare una mano sulla spalla; al contrario, invece, i belgi tengono molto al loro spazio personale, considerando preferibile mantenersi almeno ad un braccio di distanza dall’interlocutore.

Business meal

Indipendentemente dalla cultura, anche il momento del pasto è molto importante, quindi occorre essere in grado di sfruttarlo al meglio. Ovviamente, però, a seconda del paese cambiano le abitudini non solo riguardo alla gastronomia, ma anche all’enfasi e alla durata della pausa pranzo, alla formalità delle conversazioni e al linguaggio del corpo.

Per le culture islamiche va evitato al massimo l’uso della mano sinistra a tavola, sia che si tratti di passare un oggetto ad un altro sia che la persona in questione sia mancina. È anche molto importante lavare le mani prima del pasto: a Singapore all’invitato viene consegnato, prima di iniziare il pasto, un piccolo recipiente contenente acqua e una tovaglietta. Negli Emirati Arabi, invece, è vietato il consumo di alcol in pubblico, per cui vino o altre bevande vengono escluse dal pasto; in un meeting one-to-one in questo paese se viene offerto del caffé è buona educazione rifiutarlo, a meno che non sia già pronto o sul tavolo.

Comunicazione e business nel mondo: le regole da non sottovalutare

I britannici, invece, sono molto precisi a tavola: sono infatti attenti alla posizione delle posate durante e dopo il pasto, perché la posizione finale può fornire indicazioni sulla bontà del cibo.

In Brasile i pasti sono spesso informali ma molto importanti: è comune, infatti, organizzare pranzi o cene in ristoranti rinomati e di lusso. Per quanto riguarda l’orario, invece, non ne esistono da seguire e quindi queste riunioni possono durare ore, prolungandosi talvolta fino al tardo pomeriggio.

In Svezia è buona educazione terminare il cibo nel piatto per comunicare che è stato di proprio gradimento. Al contrario in Cina lasciare un po’ di cibo nel piatto indica che la persona è soddisfatta.

Vita professionale e vita privata

Un ulteriore aspetto da non tralasciare nei rapporti di business internazionali riguarda la separazione più o meno marcata tra vita professionale e vita privata. Esempi lampanti di differenze culturali ci vengono forniti da Svizzera, Singapore e Brasile.

In Svizzera si cerca di mantenere una netta separazione tra la sfera privata e quella professionale; per questo motivo i pranzi sono più comuni delle cene proprio perché il meeting non si prolunghi oltre l’orario lavorativo. Nel caso in cui questo accada, l’invito viene esteso anche al marito/moglie o compagno/a. A Singapore, invece, è normale rimanere a lavoro dopo l’orario previsto. In Brasile la separazione è ancor meno netta: ci si intrattiene con argomenti quali hobby, vita familiare e altri aspetti personali, aspettando che sia l’anfitrione a passare dagli affari alla sfera privata.

Di seguito l’infografica creata da GetVoip che riassume le caratteristiche dei più disparati paesi:

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Fonte: GETVOIP

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