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“Comunicazione disintegrata” è il format di Alessandro Bianchi per ACD

ACD comunicazione disintegrata Alessandro Bianchi

Una mini webserie di ACD con Alessandro Bianchi dal titolo "Comunicazione disintegrata" pensata per affrontare, con ironia, importanti temi del mondo della comunicazione e dell'imprenditoria.

È in uscita una mini webserie realizzata dall’agenzia di comunicazione ACD e dal comico Alessandro Bianchi (del gruppo teatrale Cavalli Marci).

Alessandro Bianchi è protagonista anche del nuovo spot Amica Chips. In particolare, è conosciuto per diversi personaggi che ha interpretato in format divenuti celebri come “Ciro, il figlio di Target” e “Colorado”: nello specifico Lesc Dubrov, Lesciandro, Eva, ma anche l’imitazione di Massimo Moratti.

Nel caso di “Comunicazione disintegrata”, titolo del format della webserie, non si tratta solo di spot promozionali, ma di veri e propri sketch che raccontano i “segreti” dell’imprenditoria e della comunicazione.

“Comunicazione disintegrata” con Alessandro Bianchi spiega con ironia il mondo della comunicazione

Nello specifico, Alessandro Bianchi è Bobo, l’imprenditore che insegna a godersi la vita fallendo. Usando il paradosso come base portante della comicità, Bobo incarna il “bauscia” milanese, comportandosi come chi “ha capito tutto” e dispensando consigli in diversi luoghi, dalle spiagge tropicali agli attici londinesi.
I suoi consigli, però, sono esattamente il contrario di ciò che dovrebbe essere o ciò che dovrebbe fare il buon imprenditore e proprio per questo a volte rispecchiano la realtà.

Comunicazione disintegrata” affronta proprio diverse tematiche che riguardano il mondo dell’imprenditoria e della comunicazione, sottolineando come comunicare male porti a fallire, quali errori commettere per assicurarsi la bancarotta e vivere felici.

Il leitmotiv della mini webserie è «la colpa è tua!», il monito/accusa che Bobo rivolge a tutti: è l’individuo che decide di vivere così, sopraffatto dalle scadenze quotidiane e dai problemi che non fanno dormire tranquilli.

«Non volevamo un semplice spot – ha commentato ACD – ma una situazione che facesse divertire e riflettere insieme. Bobo è l’opposto del mito dell’uomo di successo, è un perdente, eppure in qualche modo vince. Bobo mette a nudo quello che il filosofo Byung-Chul Han (in “La società della stanchezza”, ed. Nottetempo) chiama “il soggetto di prestazione”: l’imperativo di riuscire a tutti i costi della società moderna. Oggi non ci sono barriere, tutto è possibile, facile, arrivabile, quindi se non riesci la colpa è tua, appunto. Questo porta la persona a un vero e proprio autosfruttamento: come scriveva Hannah Arendt (in “Vita Activa”, ed. Bombiani) l’iperazione porta a seguire ogni impulso e stimolo senza opporre resistenza. Bobo invece a modo suo resiste. Dietro a Bobo non c’è solo un’educazione ai temi fondamentali della comunicazione (riconoscibilità, strategia, creatività e pianificazione), ma anche la ricerca di una forma umana nel rapporto con il cliente e con il lavoro stesso, con il sorriso».

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