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Comunicazione originale? Sì, anche se si è un'agenzia funebre

Comunicazione originale? Sì, anche se si è un’agenzia funebre

L’agenzia funebre Taffo è nota per le sue scelte di comunicazione sopra le righe: ecco perché è importante scegliere un tono di voce originale

Dimenticate la retorica del “caro estinto”: quella di Taffo Funeral Services dimostra che persino la comunicazione di un’agenzia di pompe funebri può essere originale, fuori dagli schemi e puntare al coinvolgimento del cliente, pur senza rinunciare, s’intende, alla professionalità e al rispetto di un momento intimo e doloroso come la morte.

Comunicazione originale? Sì, anche se si è un’agenzia funebre

Il logo della Taffo Funeral Services.

Ormai nota a chi frequenta il web per le sue campagne di comunicazione irriverenti, la Taffo Funeral Services, infatti, ha fatto di un approccio non convenzionale alla morte il suo tratto distintivo. Niente richiami al momento della separazione dai propri cari, nessun eufemismo abusato e tutte scelte coerenti con la storia e la mission dell’azienda, a partire dall’identità visiva, per esempio, che rinuncia alle scelte cromatiche e ai cliché del settore per sottolineare il suo legame con la città di Roma, in cui la Taffo, che opera dal 1940, è ormai leader di mercato.

Una comunicazione tutta al negativo…

Quella di una negative campaign – “non abbiamo fretta di vederti”, “non costringerci a fare gli straordinari”, recitano i copy di alcuni annunci dell’azienda – sembra una strategia studiata dalla Taffo Funeral Services per avvicinare gli utenti a uno dei temi che più rischiano di creare reattanza e una certa predisposizione negativa nei destinatari. Nessuno vuole sentirsi ricordare che la morte propria o di un proprio caro può arrivare in qualsiasi momento e da Taffo giocano anche su questo, rassicurando che “per pagare e morire c’è sempre tempo”, come spiega lo slogan per la campagna di rateizzazione del funerale.

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…per un posizionamento positivo

L’unico modo per sperare in un posizionamento positivo per chi si occupi di pompe funebri, allora, non può che essere proporsi come soluzione in extremis e ritardare il più possibile il momento prospettato dell’acquisto, soprattutto in un paese come l’Italia dove nei confronti del mondo dei servizi funebri esiste da sempre un approccio “scaramantico”. Da qui, quindi, la scelta di fare dell’autoironia – senza sorprendersi, insomma, se nel visual di un annuncio Taffo ci sia qualcuno che fa le corna – e di provare a normalizzare l’immaginario legato al mondo delle pompe funebri, partendo proprio da una comunicazione meno retorica, meno “impacciata”, più smart, che è come dire: quello dei servizi funebri è un settore come tutti gli altri e, proprio come tutti gli altri, non può rinunciare alle esigenze di brand e di comunicazione.

La “formula” Taffo

Si tratta di trovare la propria formula distintiva e Taffo lo ha fatto in questi anni affidandosi ad un tono di voce leggero e, per certi versi, canzonatorio del “problema” morte (problema inteso, qui, in termini di marketing e nei confronti del quale l’azienda offre soluzioni). Così sono nate campagne di comunicazione che attingono all’immaginario pop del mercato di riferimento, come ad esempio quella per il servizio di Cremazione Diamond, ossia per la trasformazione delle ceneri del defunto in diamanti da portare sempre addosso che implicitamente richiama il “diamond are girl’s best friend” diventato mantra di tante fan di Marylin Monroe o, ancora, quella per la rateizzazione delle spese funebri che schiaccia l’occhio a quel “fate l’amore, non fate la guerra” in perfetto stile figli dei fiori.

Una strategia vincente per la Taffo sembra essere, però, anche quella di aprirsi alle sensibilità del momento: la campagna ideata per Pasqua che vanta i pregi di essere felici piuttosto che “abbacchiati” non può che contribuire, in altre parole, a un’immagine aziendale positiva anche per chi sposa la filosofia vegetariana o vegana.

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L’attenzione per il sociale

Alla Taffo Funeral Services va riconosciuta, poi, una certa sensibilità per i temi sociali, manifestata non solo attraverso la campagna “Don’t drink and Taffo”, che regalava un alcol test a chiunque si recasse in sede, ma anche attraverso una serie di annunci sui pericoli del guidare troppo veloce dopo aver bevuto, in caso di sonno o senza le cinture allacciate. L’azienda ha fornito così il proprio contributo al tema della sicurezza stradale, senza perdere mai quel tono provocatorio e sopra le righe che, si è visto, la contraddistingue.

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L’instant marketing made in Taffo…

Quanto alla capacità di intercettare i trend, anche comunicativi del momento, alla Taffo va poi il merito di essersi provata, non meno di altri grandi brand, in interessanti operazioni di instant marketing. È successo durante la scorsa edizione del Festival di Sanremo, sfruttando la naturale shareability dell’argomento e dell’ hashtag ufficiale, ma anche in occasione di ricorrenze come la Festa della mamma o di casi che hanno infiammato la cronaca nazionale come la campagna per il #FertilityDay o la querelle Totti vs. Spalletti (a rimarcare, tra l’altro un legame atavico con la città di Roma).

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…e la strategia digitale

Un accenno a parte merita poi la strategia social dell’agenzia di servizi funebri. Nonostante abbia account anche su Twitter e Instagram, è la pagina Facebook a garantire alla Taffo Funeral Services il grosso della visibilità social. Con un fan base di oltre 4500 utenti, questa è utilizzata soprattutto per veicolare l’immagine e i valori del brand: tradizione e innovazione sono, in questo senso, i due estremi entro cui si muove l’attività di Taffo e che sui social si traducono, di fatto, in post come quello per la Festa dei nonni che richiama da un lato le origini artigianali dell’attività e dall’altro contenuti che parlano della (e alla) nuova generazione della crew Taffo. Come in ogni buona strategia digitale, poi, non può mancare una componente di gestione della community: ciò vuol dire per Taffo tenere aggiornati i propri fan su cosa succede in azienda, tanto in termini di prodotti quanto in termini di eventi e proposte che vedono l’azienda protagonista. L’obiettivo? Come per qualsiasi altro business fidelizzare e coinvolgere gli utenti: e se pensate che ciò sia impossibile data la “particolarità” del servizio in questione, guardate per esempio alle interazioni dell’EpiTAFFO, l’appuntamento quotidiano con il “morto” di giornata che, in pieno stile Taffo, gioca con i cliché dell’immaginario comune e non si fa remore, specie nel caso dei personaggi più controversi, di suggerire giudizi provocatori e sopra le righe.

Come a dire, è tutta questione di tono di voce.

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