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Il content marketing di Birra Messina nel progetto “La Sicilia si sente”

Content marketing Birra Messina per

Il racconto della "meravigghia" di Birra Messina prosegue con l'iniziativa di content marketing "La Sicilia si sente".

La narrazione del territorio attraverso un’operazione di content marketing è al centro del progetto “La Sicilia si sente” fortemente voluto da Birra Messina. Attraverso il racconto di alcune delle storie che rendono unica la Sicilia, Birra Messina rappresenta l’amore dei siciliani per la propria terra e lo fa attraverso l’audiovisivo. Nove storie di “meravigghia”, una per ciascuna delle province dell’isola, che, raccontate attraverso le voci dei protagonisti, accompagnano delle straordinarie immagini in movimento.

Le storie raccontate nell’iniziativa digital di Birra Messina sono quelle di chi ha scelto di vivere la Sicilia trasformando antichi mestieri e tradizioni in scommesse imprenditoriali con l’obiettivo di valorizzare le meno note bellezze naturali e culturali dell’isola. La Sicilia raccontata nei nove video, dall’alto contenuto emozionale e ispirazionale, che costituiscono l’iniziativa è quella fuori dagli stereotipi.

“La Sicilia si sente”: il progetto di content marketing Birra Messina per Instagram e Facebook

La presenza del brand Birra Messina sui social è legata al lancio di specifiche iniziative. Non ci si deve dunque stupire se dopo il silenzio di oltre un anno a metà aprile 2021 sulla pagina Facebook ufficiale di Birra Messina è possibile trovare un aggiornamento dell’immagine di copertina che fa da anticipazione al progetto “La Sicilia si sente”.

Una foto del porto di Messina preannunciava il lancio dell’iniziativa che sarebbe avvenuto dopo qualche giorno e una didascalia corredata dagli hashtag #LaSiciliaSiSente e #BirraMessinaCristallidiSale invitava gli utenti «ad ascoltare la sua cultura, ad assaporare la sua arte, a vivere le sue tradizioni».

Post Facebook Birra Messina La Sicilia si sente

Post sulla pagina ufficiale di Birra Messina in cui si invitavano gli utenti a prepararsi a un racconto unico. Fonte: pagina Facebook Birra Messina

Su Instagram la stessa immagine è stata riproposta utilizzando un grid layout orizzontale che sfrutta la disposizione dei tre post in cui è stata scomposta l’immagine. La singola pubblicazione è piacevole alla vista e nel complesso del feed rappresenta un elemento di separazione tra il prima e il dopo l’iniziativa.

Layout Instagram per il ancio del progetto La Sicilia si sente

Il grid layout orizzontale utilizzato da Birra Messina per il lancio del progetto “La Sicilia si sente”.

I due social presidiati dal brand sono il luogo in cui Birra Messina lancia settimanalmente una nuova storia, per nove settimane.

Il viaggio ha avuto inizio a Ganzirri, in provincia di Messina, luogo in cui le due sorelle Antonella e Giusy Donato hanno deciso di fare dell’antico peschereccio ereditato dal nonno lo strumento con cui far conoscere ai turisti l’esperienza di pescaturismo. Come si legge nei post condivisi su Instagram, la storia delle due sorelle è «fatta di passione, coraggio e tanta voglia di mettersi in gioco». In una sorta di pattern di pubblicazione, su Instagram vengono utilizzati diversi formati, alternando caroselli, Reels, video e immagini statiche.

Birra Messina Instagram Ganzirri

I sei post su Instagram attraverso i quali viene rilanciato il video della prima storia raccontata. Fonte: profilo Instagram Birra Messina

Agli hashtag utilizzati in precedenza per la pubblicazione dei post si aggiunge #Meravigghia, parola chiave della precedente campagna Birra Messina in cui si esaltava il legame tra birra e territorio come elemento di narrazione identitaria.

Birra di Sicilia Messina spot 2019

Screen dal video: Birra di Sicilia Messina spot 2019

Una mappa interattiva per visitare “la Sicilia che si sente”

Il filo conduttore dell’iniziativa di content marketing di Birra Messina è un intreccio di passione e coraggio. Questi sono i valori che hanno ispirato i protagonisti di questa iniziativa, ma anche quelli che hanno visto rinascere il brand messinese nel 2013. Visitando la sezione del sito dedicata all’iniziativa, l’utente si ritrova davanti a una mappa interattiva della Sicilia con dei pin nei luoghi in cui hanno origine le storie. Cliccando su questi, un pop-up occupa la parte centrale dello schermo con un’immagine e una breve didascalia in cui viene sintetizzata la storia che si andrà a conoscere. Tra le storie raccontate:

  • quella delle sorelle Antonella e Giusy che con il loro peschereccio hanno avviato un’attività di pescaturismo nella provincia di Messina;
  • quella di Giuseppe, fotografo catanese che sfida ogni giorno la natura per mostrare la bellezza dell’Etna;
  • quella del magazine Suq che riporta alla luce storie, luoghi, persone e tradizioni di una Sicilia inedita grazie all’iniziativa di due editori siracusani;
  • quella dei piatti dello chef modicano Lorenzo che, con le sue creazioni, tramanda e innova la tradizione culinaria siciliana;
  • quella della recitazione di Mario che da Enna, nel cuore della Sicilia, innova il teatro siciliano e lo porta sui palchi di tutto il mondo;
  • quella dei cammini esperienziali sulle antiche vie che univano i borghi e i poderi siciliani di una volta;
  • quella della rigenerazione urbana di Favara, paese dell’agrigentino, divenuto famoso per il Farm Cultural Park;
  • quella dell’antica cava del trapanese, trasformata da Carlo e Paola in luogo in cui condividere innovazione , cultura, arte e tanta voglia di fare;
  • quella dei gioielli di Roberto, orafo palermitano che porta tutte le bellezze della Sicilia nei suoi gioielli.
Mappa interattiva della Sicilia

Mappa interattiva della Sicilia che permette agli utenti del sito Birra Messina di scoprire le storie di “meravigghia”

La scelta del formato video per meravigliare

Per trasmettere la “meraviglia“, vera parola chiave dell’intera iniziativa del brand, è stato scelto il formato video. L’immediatezza che caratterizza questo mezzo di content marketing permette all’utente e potenziale consumatore di Birra Messina di cogliere l’autenticità di ogni singola scena, corredata dalla voce dei protagonisti e dai suoni circostanti. La fase di produzione del progetto ha avuto una durata di circa sei mesi e ha coinvolto l’agenzia creativa Bitmama, l’agenzia pubblicitaria Dentsu e la casa di produzione ZepStudio in un viaggio in Sicilia iniziato a ottobre 2020 e conclusosi a marzo 2021.

«A ciascun episodio abbiamo dedicato tre giorni circa. L’approccio – ha affermato il regista Vito Ingoglia nel corso di un’intervista rilasciata ai nostri microfoni – è stato quello di trascorrere il primo giorno di ciascuna tappa in compagnia dei protagonisti, per conoscersi e scoprire insieme i luoghi nei quali vivono, lavorano e gli scenari più belli e soprattutto rilevanti per loro e la loro storia. Le giornate successive le abbiamo dedicate alle riprese, ripercorrendo quanto avevamo visto e cercando di creare un equilibrio narrativo tra il contesto naturale, il racconto in prima persona e le sequenze con i protagonisti in azione. Le giornate di riprese erano un ibrido tra quanto programmato in pre-produzione e quanto ci ispirava la spontaneità dei momenti in viaggio. Dalle prime luci della mattina e fino a un istante dopo il tramonto per filmare quanto di più intenso il paesaggio potesse regalarci».

Accanto alla parola “meraviglia”, nel susseguirsi delle scene è possibile cogliere anche la spontaneità del parlato dei protagonisti. Ciò che fanno non è recitare ma raccontare una storia vissuta in prima persona e con le loro parole provano a spiegare il rapporto che lega i siciliani alla loro terra. Nel video realizzato per raccontare il parco culturale Periferica di Mazara del Vallo si parla di radici che si allungano e di futuro inciso sulle pareti di una cava; nella testimonianza di Giuseppe Distefano si parla di equilibri ritrovati e della paura che lo ha riportato lì dove l’ha provata.

«Il punto fermo che ha guidato tutto è stato quello di far trasparire l’autenticità, perciò sul set lavoravamo mettendo in scena quanto di più affine alle vite dei protagonisti potessimo raccontare. E proprio per continuare il senso di naturalezza – ha continuato il regista Vito Ingoglia di ZepStudio – che ha accompagnato tutto, sia il montaggio che la color degli episodi non hanno un’estetica troppo stilizzata che tende alla fiction o alla pubblicità. Ogni storia è presentata attraverso un film di circa 3 minuti ed è accompagnata da un teaser video di 15 secondi negli adattamenti orizzontale, verticale e quadrato. Il racconto visivo è completato da fotografie che riprendono le ambientazioni e i temi trattati nel video».

Birra Messina: una storia di workers buyout tra le storie

Le storie che il brand racconta attraverso la narrazione pubblicitaria sono lo specchio della propria. Il legame con la propria terra, il credere nelle potenzialità di una Sicilia fuori dagli stereotipi e il coraggio di rischiare sono al centro del workers buyout di Birra Messina. Quello del brand è infatti un caso di impresa rigenerata risultante dall’acquisizione del capitale sociale da parte dei dipendenti, che decisero di far fronte così alla crisi che aveva investito la società.

La Cooperativa Birrificio Messina fondata nel 2013 grazie al coraggio e alla determinazione di quindici ex dipendenti è oggi una realtà dell’isola che, grazie alla partnership con Heineken, ha rilanciato una storica birra del territorio. Un territorio simboleggiato nell’etichetta da un iconico veliero, un territorio da sempre caratterizzato da arrivi e partenze ma soprattutto da incontri e ritorni.

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