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Sephora lancia il cortometraggio "Black beauty is beauty", portando avanti l'impegno nella lotta al razzismo

Frame ripreso dal Cortometraggio di Sephora black beauty is beauty

Il nuovo cortometraggio di Sephora sottolinea la visione inclusiva di bellezza che il brand vuole promuovere, rendendo omaggio alla cultura nera e, in particolare, al suo impatto sul settore beauty.

«Le tendenze, gli strumenti e i prodotti di bellezza che usiamo oggi affondano le loro radici nella cultura nera e non tutti lo sanno» si legge nella descrizione del nuovo cortometraggio di Sephora Black beauty is beautypensato per celebrare l’influenza che questa cultura ha sull’industria in questione e anche in generale sulla cultura contemporanea e sul quotidiano.

Il cortometraggio di Sephora “Black beauty is beauty” celebra la “bellezza nera”

«I trend che amiamo, i tool di cui abbiamo bisogno, gli stili che non vediamo l’ora di postare sono tutti [parte della] bellezza nera»: come spiega la voce narrante nel video “Black Beauty is Beauty“, senza l’influenza della “bellezza nera” (in inglese “black beauty“) non ci sarebbero tipologie di make-up come il cut crease (per gli occhi) o il beat face (per il viso), per esempio.

Lo spot di Sephora presenta così alcune tecniche relative al make-up e alle acconciature, così come strumenti e trend del beauty molto apprezzati oggigiorno in tutto il mondo e che traggono la loro origine dalla storia e dalle tradizioni culturali della Black community.

Our Short Film “Black Beauty Is Beauty”
Our Short Film “Black Beauty Is Beauty”

Come fa notare Abigail Jacobs, senior vice-president of marketing and brand di Sephora, «questa questione non è né risaputa, né celebrata. Crediamo che la conoscenza sia uno strumento potente» e per questa ragione, «come parte del percorso di Sephora verso la diversità e l’inclusione» l’azienda ha scelto di sfruttare la propria posizione di rilievo nell’industria per creare maggiore conoscenza sul tema, «celebrando la bellezza nera e invitando tutti a fare lo stesso».

Sul sito, in effetti, Sephora, in quanto azienda leader nel retail del beauty, dichiara di dar voce ai «creatori e fondatori di brand il cui contributo ha plasmato l’industria della bellezza».

Un impegno a lungo termine a favore dell’inclusione

In un articolo su Gossy, Abigail Jacobs ha fatto notare come le proteste avvenute nel 2020, legate al movimento Black Lives Matter, abbiano avuto effetti positivi per marche, aziende e ristoranti black-owned”, che hanno visto aumentare la domanda dei propri prodotti1.

Questa tendenza positiva è però progressivamente diminuita. Come ha infatti sottolineato, «da Sephora, non vogliamo che questo trend scompaia. Questa campagna è parte di un impegno a lungo termine per cambiare il modo in cui facciamo business e per creare uno spazio per i brand black-owned” e per i differenti clienti all’interno dell’industria del beauty».

Il video in questione rientra in una campagna più ampia di Sephora, volta a contrastare il razzismo nel mondo del retail e in particolare in quello del beauty: a gennaio 2021 il brand ha infatti pubblicato una ricerca che metteva in evidenza le diverse ragioni per cui molti consumatori si sentono discriminati a causa del colore della loro pelle o della loro etnia.

Prendendo spunto da questi dati, Sephora ha elaborato un piano d’azione pensato per promuovere un’industria più inclusiva grazie a iniziative che spaziano dall’aumento della propria gamma di prodotti (cercando di offrire alternative a ogni categoria di consumatori) alla formazione dei dipendenti, in modo da promuovere dinamiche più inclusive all’interno dei propri punti vendita.

Note
  1. Glossy

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