Home / Macroambiente / Quando creatività e innovazione fanno rima con Maker Faire Rome 2016

Quando creatività e innovazione fanno rima con Maker Faire Rome 2016

1

Dire Maker Faire Rome significa, nel 2016, raccontare di 110mila presenze nei tre giorni dell’esposizione (di cui oltre 25mila studenti), più di 700 invenzioni presentate da altrettanti maker di almeno 65 paesi diversi e, ancora, circa 500 tra conferenze, workshop, laboratori e attività dedicate ai bambini.

Arrivata alla sua quarta edizione, infatti, la Maker Faire ha fatto della Fiera di Roma luogo d’incontro ideale per inventori, appassionati di tecnologia, programmatori, ricercatori, studenti, semplici curiosi. Unico obiettivo? Promuovere la “cultura maker”: l’idea cioè che, a guardarla bene e con un po’ di creatività, la tecnologia è a portata di tutti e può offrire le soluzioni più impensabili (ma non per questo meno “usabili”) ai problemi di tutti i giorni.

Chiunque si fosse aspettato un evento prettamente dedicato ai risvolti business della tecnologia e dell’ innovazione , del resto, avrebbe ignorato la dimensionevisionaria” delle Maker Faire di tutto il mondo, versione europea compresa. Dall’intrattenimento all’educazione, passando per il cibo e l’eco-sostenibilità, per finire con sistemi “fantascientifici” di movimento, infatti, la Maker Faire ha presentato quest’anno soluzioni fai da te” a questioni scientifiche e biomediche, di robotica e automazione e, ancora, legate al mondo della realtà aumentata e virtuale e all’Internet delle Cose.

Una House of Drones

Qualche esempio su tutti? Le soluzioni di mobilità hi-tech presentate nel primo padiglione: dai droni di qualsiasi dimensione e personalizzabili da utilizzare per le consegne (ma solo quando sarete stanchi di aver fatto la lotta con i vostri amici), al pullman del futuro della Marina Militare, con tanto di ologrammi a bordo.

Gli ologrammi sul pullman

Gli ologrammi sul pullman “del futuro” della Marina Militare.

L’intrattenimento e i viaggi

Anche sul fronte intrattenimento la Maker Faire Rome non fa mancare le più curiose novità. Nel futuro molto prossimo, per esempio, si potrà ascoltare la sinfonia suonata da un’intera orchestra di animali robotici (ma per chi ama il metal c’è anche la versione eseguita da cyborg) oppure si potrà fare musica con strumenti completamente stampati da stampanti in 3D. I fan di Pac Man potranno giocare con una versione gigante e robotica del più popolare labirinto, con tanto di tema musicale, mentre gli amanti dei viaggi potranno rivivere i loro, grazie a un planisfero stampato in laser su legno che, tramite la realtà aumentata, permette di aggiungere foto e video sulle città in cui si è stati.

Lo smart living

Spazio anche allo smart living. Nella casa del futuro presentata alla Maker Faire ci saranno oggetti taggati che, grazie ai prodigi dell’IoT, comunicheranno con speciali “lettori” in grado di indovinarne tutte le principali caratteristiche. E, ancora, si potranno far crescere piante in perfetta salute anche se non si ha il pollice verde, grazie a particolari celle di regolazione che ne intuiscono i bisogni a partire dall’analisi dell’acqua, per esempio.

La versione robotica di Pac Man.

La versione robotica di Pac Man.

Se il food diventa innovativo

Le novità più curiose riguardano, però, l’ambito del food. Dai sistemi innovativi per cucinare, come il primo forno solare che permette di sfornare pietanze di tutti i tipi sfruttando la sola energia solare e che, per questo, sarebbe assolutamente sano ed ecologico, fino alle stampanti 3D per stampare pasta di qualsiasi forma e dimensione. L’innovazione della Maker Faire non può essere insensibile, però, alle nuove filosofie e ai nuovi bisogni alimentari: per chi ha scelto una dieta vegetariana o vegana, così, c’è il primo macellaio ad hoc che ha ideato un prodotto a base di lupino e soia (assolutamente privo di OGM e derivati animali) che promette di essere indistinguibile dalla carne, mentre per affrontare l’incombente crisi alimentare c’è chi ha investito in ricerca su vermi e insetti per uso gastronomico e cosmetico. Se siete coffee addicted, poi, vorreste poter provare lo speciale kit che vi permette di far crescere funghi (veri e commestibili) dai vostri fondi di caffè.

Pasta stampata da stampanti in 3D.

Pasta stampata da stampanti in 3D.

Vermi e insetti sono secondo l'OMS il cibo del futuro. E c'è chi ha già investito in ricerca.

Vermi e insetti sono secondo l’OMS il cibo del futuro. E c’è chi ha già investito in ricerca.

Soluzioni per la salute e il benessere…

Passando ai progetti per la salute e il benessere, alla Maker Faire di quest’anno sembrano aver fatto da protagoniste le soluzioni per le disabilità, dagli arti robotici, ai sistemi di sostegno e movimento per individui con mobilità ridotta. Tra i padiglioni della Fiera di Roma, poi, non sono mancate incubatrici stampate da macchine in 3D, laboratori portatili per le auto-analisi del sangue e uno speciale guanto – che ha vinto tra l’altro il R.O.M.E Prize di 100mila euro messo a disposizione dalla Camera di Commercio – in grado di trasformare in lingua dei segni qualsiasi parola.

…e per l’apprendimento

Tante anche le invenzioni per l’educazione e l’apprendimento. Parola d’ordine, anche in questo caso, divertimento. Ai bambini delle scuole primarie, così, si può insegnare la geometria grazie a robot programmati sulla base dei principali teoremi e robot simili sono in grado di insegnare anche ai più piccoli i principi della programmazione. Se poi per caso, vorreste uscire a riveder le stelle (con i vostri bambini o no) non dimenticate l’ombrello stellare che, se attaccato a un monitor, vi descrive le costellazioni sopra di voi.

Arti robotici alla Maker Faire Rome 2016.

Arti robotici alla Maker Faire Rome 2016.

Un mondo di realtà virtuale

Grande protagonista annunciata della Maker Faire è la realtà virtuale. Grazie a oculus rift e simili chi ha visitato la fiera ha potuto simulare un volo in tuta alare, ma non solo: con la partecipazione alla Polizia di Stato, per esempio, è stato possibile vivere le sensazioni e i pericoli della guida in stato grave di ebbrezza.

#mfr16

Spazio a spin-off universitari, startup e progetti scolastici

Dai tessuti “intelligenti” per una moda hi-tech, alle riproduzioni in carta e cartoncino riciclato dei capolavori artistici nostrani e le ricostruzioni in 3D dei paesi distrutti dal terremoto del Centro Italia, passando per tavoli interattivi utilizzabili in contesti diversi, la Maker Faire è stata anche un’ottima vetrina per incubatori e acceleratori, spin-off e progetti universitari, realtà che sono spesso embrioni delle future startup. Allo stesso modo, tra gli stand della Fiera, hanno trovato posto progetti scolastici che provano ad avvicinare gli studenti alle ragioni della creatività e dell’artigianato digitale.

La mascotte della Maker Faire Rome 2016

Amatissimo dai visitatori e popolarissimo sui social almeno nei tre giorni dell’esposizione, poi, uno spazio tutto per sé merita Ch’i, il dragone progettato dagli studenti di Nuove Tecnologie dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Il suo respiro e il colore delle sue squame cambiavano ogni volta che l’ hashtag #migranti veniva usato, in tutte le lingue, su Twitter. In questo senso, oltre a far riflettere sull’emergenza migranti e sugli stereotipi a volte alimentati dalla stessa informazione, Ch’i rappresenta un dispositivo sui generis accelerante di relazioni, oltre che un rimando almeno formale al pensiero connettivo e ai legami di cui vivono le Reti social(i).

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato!

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

loading
MOSTRA ALTRI