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Il coronavirus ha cambiato il mondo delle app di dating?

Dating app: come sono cambiate con il coronavirus

Le restrizioni legate al coronavirus hanno ridisegnato lo scenario le dating app: situazione temporanea o conversione a un approccio slow?

Il coronavirus ha avuto un forte impatto sulla nostra vita quotidiana, stravolgendo per alcuni versi molte abitudini e per altri dando vita a nuove routine. Si aprono nuovi scenari sociali che vedono giovani preoccupati ma ottimisti e un accentuarsi del divario digitale per i meno giovani che, non avendo dimestichezza con la tecnologia, vengono tagliati fuori dal contatto con i propri cari. In quest’ultimo caso, il quadro delineato non ci permette di capire chiaramente quali saranno gli effetti del lockdown a lungo termine, ma sicuramente a farne le spese sono le relazioni interpersonali. Le restrizioni dovute alla pandemia hanno cambiato il modo di interagire fra di noi e in quarantena la materialità di molti gesti umani ha superato la diffidenza ed è riuscita a trovare un riscontro solo grazie al virtuale. Le distanze imposte si accorciano grazie alle nuove tecnologie e, mentre partono sfide su chi passa più tempo a casa e nel migliore dei modi, le app di dating rivedono i loro modelli avvertendo gli utenti dei possibili rischi in cui si potrebbe incorrere nell’andare agli appuntamenti ma allo stesso tempo presentando i rischi dell’autoisolamento.

Lo scenario dellE DATING APP in Europa prima del Coronavirus

«Stiamo assistendo alla nascita di una vera e propria Swipe Society, ossia di una cultura degli appuntamenti altamente invasiva che – commenta Jean Meyer, CEO di Once, in occasione della presentazione di una ricerca sul fenomeno delle dating app e delle abitudini di ricercare dell’anima gemella per via digitale – rende le persone eccessivamente selettive e incredibilmente difficili da impressionare. La continua azione di scorrimento (in gergo tecnico ‘swipe’) usata come modalità per giudicare la validità dei profili proposti avviene in maniera sempre più rapida e porta inevitabilmente a scelte avventate e dettate spesso solo dalla fretta». Il tempo trascorso dagli europei sulle app di incontri varia a seconda del paese, così come il tempo impiegato nella corrispondenza del match. L’82% degli austriaci, impegnato a trascorrere un totale di quattro ore a settimana su queste piattaforme, è anche la parte del campione a emettere un giudizio sbrigativo nella corrispondenza del match. Un tedesco su quattro si sente scoraggiato dall’idea di swipare in continuazione e solo un terzo giudica le potenziali corrispondenze in meno di 10 secondi. Lo swipe alla ricerca di una persona interessante è per un utente inglese su tre un’attività noiosa, mentre il 67% dei francesi ci investe fino a quattro ore a settimana.

Il 22% degli italiani dichiara di passare online fino a due ore al giorno alla ricerca di un possibile partner e questa percentuale aumenta significativamente raggiungendo il 39% tra gli utenti under 25. Nella valutazione del match si registra una leggera differenza nel comportamento assunto dalle donne rispetto a quello assunto dagli uomini, che risultano più avventati, valutando il profilo proposto in soli 5 secondi.

Lo scenario preferito dagli italiani per dedicarsi alla ricerca dell’anima gemella online è la camera da letto nel 36% dei casi, ma le occasioni ritenute ideali per dare un’occhiata ai possibili match sono diverse e inaspettate: il 32% sceglie di farlo mentre guarda la TV, il 27% lo fa regolarmente durante la pausa pranzo al lavoro o a scuola e il 24% cerca l’amore mentre si trova in bagno. Un 5% infine ha dichiarato di aver utilizzato le app di dating mentre si trovava fuori per un appuntamento.

Lo scenario delLE DATING APP nella fase di lockdown

Se il principio che sta alla base delle app di dating è quello di incontrare virtualmente qualcuno, conversarci e poi incontrarlo di persona, la quarantena ha interrotto e stravolto questo processo: ci si può sempre continuare a cercare, si può continuare a parlare, ma per l’incontro faccia a faccia sarà necessario attendere.

Come hanno reagito le principali app di dating e quale è stato l’impatto sui download?

Statistiche download app dating

Le statistiche relative al download delle app nel mese di febbraio 2020. Fonte: SensorTower.com

Le app di incontri sono e rimangono fra le più scaricate negli store. I dati di Sensor Tower relativi al febbraio 2020 lo confermano, nonostante, nel caso della società proprietaria di Tinder e OkCupid, in questo stesso periodo si sia registrata la perdita di 41 punti percentuali del titolo in borsa. In Italia, secondo Statista, si è registrato un calo dei download nel bimestre febbraio-marzo, ma gli utenti erano comunque interessati all’argomento come evidenzia l’analisi di Google Trends sulla specifica query.

Confronto ricerche Googl app dating

Il picco di ricerca della query Tinder – Fonte: Google Trends

Allo stesso modo, per la query di ricerca “app di dating”, SEOZoom registra la variazione delle ricerche su Google per effetto del Coronavirus.

app dating seozoom

Un esempio dell’utilizzo della funzione “Impatto Covid-19” nella misurazione dei volumi di ricerca.

Una contrazione dei download si è comunque registrata per tutte le piattaforme basate sulla prossimità geografica.

Sono varie, comunque, le iniziative intraprese dalle piattaforme di dating in questo periodo.

ONCE INTRODUCE LE VIDEOCHIAMATE

L’app nata come anti-Tinder introduce i video live per dare ai propri iscritti la possibilità di vedersi online e parlare in tempo reale. Agli appuntamenti fugaci tipici delle dating app, Once sostituisce lo slow dating, esperienza che, sulla base di preferenze e interessi, antepone la qualità dei match alla quantità. Ciò che caratterizza la app è inoltre la presenza dei matchmaker, persone che sulla base delle affinità propongono incontri ma solo e rigorosamente uno al giorno. Sul cosa fare durante gli appuntamenti virtuali in videochiamata, l’app suggerisce aperitivi condivisi, la visione di un film o la preparazione della cena da fare insieme ma ognuno a casa propria.

BUMBLE DISPENSA CONSIGLI ED EFFETTUA DONAZIONI

Bumble è un app di dating che ha riscritto le regole del dating stesso. A differenza delle altre piattaforme, in caso di utenti eterosessuali, sono solo le donne a poter avviare il primo contatto con altri utenti di sesso maschile e il match ha una durata di 24 ore. Fra le novità introdotte a seguito dell’emergenza coronavirus troviamo la possibilità di utilizzare le chat video, le chiamate vocali e uno speciale badge che permette di identificare le persone interessate ad appuntamenti virtuali. Per ogni badge rilasciato, Bumble effettua una donazione al Fondo Solidarietà COVID-19 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, la stessa azienda ha istituito il fondo Bumble Community Grant a sostegno delle piccole imprese di Germania, Francia e Russia che ne fanno richiesta. Fra le donazioni più sostanziose nell’ambito dell’iniziativa rientra quella dell’attrice Tiffany Haddish e del rapper Common che, oltre a promuovere l’utilizzo dell’app per appuntamenti virtuali come il loro, hanno donato 50mila dollari a favore delle piccole imprese dell’industria alimentare.

Tiffany Haddish & Common: Virtual Bumble Date
Tiffany Haddish & Common: Virtual Bumble Date

LE DOMANDE DI OKCUPID

«Fatti notare per ciò che sei e non per quello che sembri» è ciò che si legge nell’home page di OKCUPID, l’app che si serve di questionari per migliorare le statistiche di connessione tra i profili. E proprio in questo periodo, per conoscere le impressioni degli utenti a riguardo e avviare eventuali azioni di personalizzazione del servizio, è stata aggiunta la domanda “Come pensi di uscire durante questo periodo di coronavirus?”. Il risultato? Il 94% degli intervistati ha dichiarato che continuerà a farlo ma dal divano di casa dal quale adesso ha più tempo per avviare una conversazione con qualcuno di nuovo e afferma che quando avverrà l’incontro offline sarà perché preceduto da una più consapevole frequentazione. L’85% dei 70mila dater su OkCupid crede nell’importanza di una connessione emotiva prima ancora di quella fisica e questo approccio slow rende più facile capire se vi è una compatibilità con la persona con cui si sta parlando. Fra i numeri interessanti registrati sulla piattaforma tra febbraio e marzo:

  • un sorprendente aumento del 900% delle menzioni “coronavirus” e “distanziamento sociale”;
  • l’aumento dei match e delle conversazioni rispetto ad altri periodi;
L'incremento di conversazioni sull'app di dating OkCupid

L’incremento di conversazioni su OkCupid

  • un aumento medio complessivo del 30% dei messaggi inviati: a prendere l’iniziativa sono le donne che ne inviano il 40% in più rispetto ad altri periodi presi in esame;
  • nel corso di un appuntamento virtuale il 31% preferisce svolgere alcune attività condivise, come un gioco; il 29% vuole cenare o bere qualcosa; il 25% preferisce una semplice videochat; il 15% desidera guardare un film o un programma TV insieme utilizzando l’app come second screen.

TINDER AMPLIA I SUOI ORIZZONTI

L’approccio di Tinder è stato in un primo momento orientato alla sensibilizzazione degli utenti al problema: una notifica sotto forma di grafica essenziale ricorda agli utenti le norme per proteggersi continuando a divertirsi. La strategia funziona e una volta riconosciuta la gravità del problema, la più famosa app di dating, che conta 340 milioni di download in oltre 190 paesi, amplia i suoi orizzonti mettendo gratuitamente a disposizione dei suoi utenti la funzione Passport. «La nostra speranza – si legge nel comunicato stampa che ha lanciato l’iniziativa – è che ognuno di voi utilizzi la funzione Passport per trasportarsi virtualmente in un’altra parte del mondo, fuori dalla quarantena. Potrete visitare le persone nella loro città natale, città universitaria o città gemellata e incontrare chi, in tutto il mondo, vive la stessa situazione. Se non altro, potrete imparare a dire “ciao” in un’altra lingua».

La funzione Passport dell'app di dating Tinder

La funzione Passport resa gratuita per tutti gli utenti. Fonte: Tinder

GRINDR CONDIVIDE MOMENTI DI QUARANTENA

L’app di incontri per soli uomini sceglie di ricordare ai suoi utenti l’importanza di restare a casa e fa apparire banner sull’emergenza COVID-19 durante la navigazione, mettendo a disposizione strumenti gratuiti come la videochat e i video informativi di psicoterapeuti e chiedendo ai propri utenti di condividere momenti della propria quarantena.

 

HINGE: SEI PRONTO PER UN APPUNTAMENTO VIRTUALE?

Hinge, app che si definisce maggiormente orientata alle relazioni rispetto agli incontri fugaci, in tempi di coronavirus lancia un modo semplice per permettere ai propri utenti di continuare la loro vita di appuntamenti. Lo fa introducendo Date from home, nuova funzionalità che consente loro di informarsi reciprocamente sull’essere pronti per un appuntamento digitale attraverso una telefonata o una videochat. Fra le iniziative di sensibilizzazione della piattaforma alle norme di prevenzione al contagio, un tweet in cui si fa riferimento alla pulizia delle mani e all’importanza del loro lavaggio.

Inoltre, in una nota stampa rilasciata dall’azienda si legge «La sicurezza dei nostri utenti è una priorità assoluta e li incoraggiamo ad operare con giudizio attenendosi alle norme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si possono trovare nel nostro centro assistenza».

JOY CLUB trasforma I suoi eventi reali in virtuali

Joy Club è il più importante sito erotico di incontri tedesco e ha deciso di regalare la propria versione premium a tutti gli iscritti consentendo loro di interagire con tutti i membri della community, avere accesso illimitato a foto e video e offrendo la possibilità di visitare i profili in incognito. Al motto “viva la tua voglia” e all’intento di far svagare i propri utenti dai loro appartamenti affianca un servizio di informazione medica attraverso video e articoli. Nella sezione incontri si legge che «non vengono offerti incontri reali ma in alternativa si offrono eventi e date online». L’annuncio si conclude con un tedesco “Bleib Gesund” che può essere tradotto come uno “stai in salute” o “rimani vivo”.

MATCH e la linea diretta

L’app britannica Match punta alla prevenzione dei comportamenti incauti e al sostegno diretto dei propri utenti con un servizio gratuito di consulenza a cura di esperti. La chat live è gratuita e per ogni nuovo iscritto l’azienda dona un euro a favore di iniziative di associazioni di tutta Europa.

LE DATING APP COME TEMPORANEO SOLLIEVO

Quello che stanno vivendo molti italiani in questo periodo si può definire stress da isolamento e trova la principale causa nella trasformazione delle proprie abitudini e nella condivisione di spazi ristretti per un lungo periodo. Si manifesta con stati di irritabilità e insofferenza ai quali le app di dating sembrano fornire un temporaneo sollievo. Dall’avvio della FASE 1 di isolamento obbligatorio si registrano due dati interessanti: da un lato la sindrome che riguarda il 68% degli italiani sta colpendo i genitori single e secondo i dati del sito d’incontri ByParent.com essi hanno aumentato le registrazioni al portale; dall’altro, siti di incontri extraconiugali come Gleeden hanno visto le proprie iscrizioni triplicarsi e il traffico giornaliero sul sito aumentare del +300%.

L’isolamento forzato con mariti, mogli e figli porta gli italiani a consolarsi online e come dichiara Sybil Shiddell, Country Manager Italia di Gleeden, sul blog dell’omonima azienda, «se prima si usavano le app di dating principalmente per trovare l’avventura di una sera, adesso le persone si rivolgono a queste piattaforme per sfogare quel bisogno di conoscenza che è venuto a mancare nella vita di tutti i giorni. L’emergenza COVID-19 sta chiedendo un enorme tributo psicologico alle persone ma se chi vive da solo, da una parte, sembra il più penalizzato, dall’altra, le vere vittime dello stress sono tutti coloro che si sono ritrovati improvvisamente a passare 24 ore su 24 con il/la partner e il/la coniuge, senza poter più contare su quella distanza fisica ed emotiva che la vita di tutti i giorni era solita garantire. Gleeden risponde a quell’esigenza di socializzare, di flirtare, di fare nuove conoscenze non condivise con il partner ufficiale, che prima facevamo quotidianamente senza nemmeno rendercene conto e che il lockdown ci ha improvvisamente tolto. L’online dating sta diventando un servizio di pubblica utilità».

LA RIVINCITA DELLO SLOW DATING DOPO IL CORONAVIRUS

Le app di dating e le community online hanno alimentato una sorta di “consumismo delle relazioni” ma la situazione dettata dall’emergenza coronavirus potrebbe cambiare in positivo l’uso che si fa di queste. Se già abbiamo assistito all’introduzione di nuovi format di interazione basati sulla conversazione e non sulla fisicità, la social distancing sta insegnando il piacere di una conoscenza lenta e consapevole che dà vita a delle vere e proprie textlationship che precedono gli incontri reali. Il termine si riferisce a relazioni che esistono solo tramite messaggio e che danno vita a un gioco controllato e filtrato dalla rete. Il controllo è uno dei benefici dello slow dating e infatti avere il tempo per gestire il “botta e risposta” delle conversazioni offre la possibilità di ridurre le ansie da prestazione, crea affinità elettive nel corso del tempo e migliora l’autostima perché il like e il match non sono dettati dalla fretta, tantomeno l’incontro.

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