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Dolce & Gabbana e diversità femminile: è il primo brand di lusso ad introdurre i capi fino alla taglia 54

Dolce & gabbana

Dolce & Gabbana introduce i capi d'abbigliamento femminile fino a taglia 54 e mantiene l'impegno verso un'industria fashion più inclusiva.

L’introduzione dei capi femminili fino a taglia 54 (l’equivalente all’UK 22), da parte di Dolce & Gabbana, inizia con la collezione Pre Fall di quest’anno – già in vendita – e il brand promette di portare avanti l’impegno in ottica di inclusione e diversità.

taglia 54: un passo importante per Dolce & Gabbana (e per tutte le donne)

Un’iniziativa molto attesa quella del fashion brand italiano che è diventato il primo brand di lusso – stando a quanto riportato in un articolo del giornale The Independent – a estendere fino alla taglia 54 i propri capi di abbigliamento femminile. Purtroppo sono moltissime le donne che sentono che le aziende del fashion non le rappresentano proprio per la mancanza di taglie a partire da un certo numero. Il brand di lusso ha così deciso di rispondere a questa domanda del mercato con una mossa che va incontro ad altre iniziative già intraprese in passato, volte a promuovere un’industria più inclusiva e pronta a rispondere alle esigenze di tutte le donne.

E se per più di una volta, in passato, i due stilisti italiani sono stati accusati di essere poco rispettosi della diversità culturale, perlomeno questa volta lo sforzo di inclusione è certamente da lodare. Anche perché, al di là dell’importanza della novità per le fan dei capi D&G, si spera che l’iniziativa in questione possa servire da esempio ad altri brand del settore: a quelli appartenenti alla categoria luxury come a quelli del fast-fashion, a livello globale.

DIVERSITà femminile: “modelle, taglie (e anche manichini) che ci rappresentino”

Ma l’industria della moda presenta ancora molte lacune, a diversi livelli: per quanto riguarda la produzione delle taglie ma anche per quanto concerne la scelta di modelle per le pubblicità e per le sfilate.

Infatti, a febbraio del 2019, in occasione della London Fashion Week, ci sono state delle proteste da parte di attiviste che chiedevano ai brand di abbigliamento di scegliere più modelle curvy per le sfilate, le quali dovrebbero riflettere le differenti forme e taglie.

Attiviste che protestano in occasione della Settimana della Moda a Londra.

Anche per i manichini esposti nei punti vendita, inoltre, non vengono prese in considerazione diversità di forme, taglie e misure di uomini e donne. Lo ha fatto notare, ad esempio, Nike e per questa ragione, nello store di Oxford Street, a Londra, l’azienda di abbigliamento sportivo ha introdotto sia i manichini femminili plus-size che quelli paralimpici.

Negozio Nike a Oxford Street a Londra, dove sono stati introdotti dei manichini plus-size e paralimpici.

Per quanto riguarda invece le passerelle, un portavoce del brand ha dichiarato alla testata sopracitata che «Dolce & Gabbana supporta da anni le modelle curvy»«il marchio ha sempre enfatizzato le silhouette a prescindere dalle misure».

Effettivamente, un’altra mossa rivoluzionaria per il settore in questione, è stata la scelta delle modelle Dolce & Gabbana per la Milano Fashion Week 2018. Dalla modella curvy Ashley Graham a Carla Bruni e Monica Bellucci: donne dalla forme femminili più varie sono state al centro della passerelle in quell’occasione, riportando il messaggio di inclusione del brand e ricordando che, come ha dichiarato il portavoce, «la bellezza delle donne non è una questione di taglie».

Dolce & gabbana

Sfilata tenuta in occasione della Milano Fashion Week 2018.

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