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Dalla casa di Monet al giro del mondo in ottanta giorni: dormire in posti famosi e le altre proposte dell'ospitalità esperienziale

Dormire in posti famosi grazie a Booking e Airbnb

Booking.com e Airbnb cambiano il volto dell'ospitalità puntando soprattutto all'esperienza, fosse anche quella di dormire in posti famosi.

Il sistema turismo sta cambiando, anche grazie a e per venire incontro alle esigenze di viaggiatori sempre più informati, consapevoli, ispirati da nuove idee, nuove concezioni stesse di viaggio. Esperienza sembra essere, infatti, la parola d’ordine quando si tratta di scegliere destinazioni e mete della propria vacanza o del proprio soggiorno bleisure. Il successo del cineturismo, quello del turismo gastronomico in Italia soprattutto o delle mete consigliate da travel influencer e dei posti instagrammabili sembrano confermarlo. Come lo fa la possibilità di dormire in posti famosi o camere a tema che, a guardarla bene, è forse uno dei più recenti trend del modello di ospitalità “alla Airbnb”.

Dormire in posti famosi: la formula di Airbnb e Booking

La filosofia dell’home sharing – che oggi si declina sempre di più anche nella forma del cercare, quando si è in viaggio, sistemazioni alternative a quelle dell’hôtellerie tradizionale come sistemazioni condivise, ospitalità gratuita in cambio di piccoli lavori, ecc. – ha, del resto, come fulcro la possibilità di vivere esperienze in tutto e per tutto native, assimilabili a quelle di un locale. Non importa che ci si trovi a chilometri da casa o in un quartiere della propria città che non si è mai visitato: il mantra di questo nuovo turismo esperienziale sembra essere, insomma, vivere come se si stesse per intraprendere il giro del mondo in ottanta giorni, ci si ritrovasse in una puntata di Black Mirror o nell’universo futuristico di Men in Black. Sono solo alcune delle possibilità che ha a disposizione, oggi, chiunque voglia dormire in posti celebri.

È stata Airbnb, infatti, a mettere a disposizione dei suoi clienti un particolare tour di dodici settimane ispirato, non solo nelle tappe ma anche nelle sistemazioni, a “Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne: partito l’1 settembre 2019 e sold out in poco tempo, nonostante un costo di cinquemila dollari, prevedeva crociere sul Nilo ed escursioni sui ghiacciai della Patagonia in perfetto omaggio al viaggio (immaginario) di Phileas Fogg.

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Alcune delle tappe del giro del mondo in ottanta giorni prenotabile su Airbnb e ispirato al romanzo di Verne.

Ancora su Airbnb, chiunque sia alla ricerca di un’esperienza decisamente più artistica, nel senso letterale del termine, e voglia visitare la Normandia potrebbe imbattersi nell’annuncio della Maison Bleu, meglio nota per essere stata una delle dimore predilette da Monet e, si dice, il luogo in cui l’impressionista dipinse i suoi celebri stagni con le ninfee: tre camere per un massimo di sei posti letto, immersa nel verde ma a pochi passi dal centro di Giverny, assicura ai suoi ospiti di immergersi in un’atmosfera e di vivere esperienze uniche, grazie anche alla possibilità per gli ospiti della casa di concedersi un po’ di relax per esempio proprio nelle stanze che furono l’atelier del pittore.

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La Maison Bleue è disponibile su Airbnb per chi voglia concedersi un soggiorno in Normandia sulle tracce di Monet: proprio in questo edificio, infatti, il pittore visse anni come quelli che lo portarono a dipingere le famose ninfee.

Dormire nella vera casa di Giulietta grazie a un soggiorno firmato Airbnb

Per i più romantici, la piattaforma ha pensato invece a un soggiorno speciale in occasione di San Valentino 2020 nella (vera) casa di Giulietta a Verona. Visitata ogni anno da milioni di turisti che arrivano nella città dell’amore incuriositi dalle vicende di Montecchi e Capuleti, grazie al suo iconico balcone soprattutto è diventata simbolo e buon auspicio per le relazioni ostacolate e impossibili. La coppia che vincerà la vacanza nella dimora storica – è stato organizzato, infatti, un vero e proprio contest sui social per scegliere i due innamorati che potranno vivere una notte nei panni di Romeo e Giulietta – avrà modo di dormire nel letto realizzato per la scenografia del classico film di Zeffirelli, di gustare una cena a tema preparata da un noto chef stellato e, persino, di godere di un tour privato per la città accompagnata da un fotografo professionista.

Soprattutto, però, la moderna Giulietta potrà dispensare consigli d’amore rispondendo alle migliaia di lettere che ogni anno arrivano indirizzata all’eroina romantica shakespeariana e che sono raccolte da un’associazione di volontari: un dettaglio in più, se davvero ce ne fosse bisogno, per rendere indimenticabile l’esperienza di una notte passata a dormire in un posto famoso.

Se l’alloggio in vacanza è ispirato a film e serie di successo: dormire in posti famosi ai tempi di Black Mirror e Men in Black

Permettere a turisti, visitatori o semplici curiosi di dormire in posti famosi può diventare in qualche caso una strategia di promozione cinematografica o, meglio, contribuire ad amplificare universi narrativi high concept come sono quelli di molte pellicole. Chiunque avesse usato un portale come Booking.com per prenotare le proprie vacanze a Londra, per esempio, in concomitanza con la sua uscita al cinema (il 14 giugno 2019), avrebbe potuto approfittarne per dormire una notte nel quartier generale di “Men in Black: International. Dormire si fa per dire: i due ospiti infatti erano chiamati a vestire, anche letteralmente, i panni di difensori della Galassia e a vivere avventure degne di perfetti aiutanti dell’agente H e dell’agente M, i due protagonisti del nuovo capitolo della saga, e ad alto tasso di coinvolgimento.

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In concomitanza con la sua uscita al cinema, su Booking.com si poteva prenotate un pernottamento nel quartier generale di “Men in Black: International”.

 

Una leva che accomuna turismo e marketing esperienziale, del resto, è proprio quella del forte engagement dei destinatari: un’esperienza di viaggio coinvolgente è un’esperienza di viaggio immersiva, anche da un punto di vista fisico e in termini di attivazione dei sensi. Ciò appare se possibile ancora più evidente nel caso di un’altra proposta di soggiorno sui generis e ispirata alla nuova stagione di “Black Mirror”: in Spagna, infatti, nel deserto del Gorafa si può dormire – prenotandola con grande anticipo e per un costo a notte di circa 150 euro – nella casa di vetro che è stata, in un episodio dell’ultima stagione, rifugio e pausa di digital detox per l’amministratore delegato di “Smithereen” (un social immaginario che ricalca il funzionamento, vero, di Facebook e co.). Progettata per resistere bene anche alle condizioni climatiche e atmosferiche più avverse, la Casa del Desierto di Guardian Glass offre ai suoi ospiti visioni e panorami unici e, in una sorta di cortocircuito tra mondo reale e mondo narrativo non nuovo peraltro in un prodotto come “Black Mirror”, un’esperienza di disconnessione dalla propria vita onlife.

casa del deserto black mirror

Mentre i calendari dei telefilm si aggiornano e sulle piattaforme streaming come Netflix, Hulu o Disney+ arrivano nuove attesissime stagioni ed episodi finali, anche l’elenco delle case delle serie in cui dormire si allunga. Se i più tradizionalisti possono accomodarsi sui divanetti del celebre salotto di Jessica Fletcher, alias la signora in giallo, in una villetta californiana in affitto su Airbnb, le fan di “Girls” in visita a Tokyo possono soggiornare nel coloratissimo appartamento di Zosia Mamet.

dormire nelle case delle serie girls tokyo

A Maiorca c’è Villa Can Pirata, meglio conosciuta come White Lines, ossia la dimora di una delle (ricche) new entry dell’ultima stagione di “La Casa di Carta: può ospitare fino a dieci persone, è dotata di piscina e ogni altro comfort a prova di ricchi milionari e, no, il budget non è certo modico.

sistemazione da serie tv villa can pirata maiorca la casa di carta

Fonte: Airbnb

 

I fan di “Killing Eve” in vacanza a Barcellona potrebbero provare ad affittare l’appartamento della protagonista: si trova nel Barrio Gracia, uno dei più giovani e frequentato soprattutto da studenti e abitanti originari della città. Anche l’Italia, però, ha le sue mete da sogno per i telefilm-addicted: a Sant’Oreste, immerso nella campagna romana, c’è il casale in cui è stata girata parte di “Persone Normali”, la serie ispirata all’omonimo romanzo di Sally Rooney: ha almeno 150 anni ed è ancora gestito dai discendenti dei proprietari originari.

dormire in posti famosi della serie persone normali

Dormire nella casa unicorno: è possibile ed è l’ultima frontiera dell’ospitalità modaiola

Sebbene non si tratti di dormire in posti famosi, anche un’altra proposta sembra aggiungersi al conto dell’ospitalità esperienziale secondo Booking.com: The Unicorn House, nel cuore di Milano. Com’è facile capire, è una casa interamente ispirata all’unicorno-mania degli ultimi anni, in cui mobili, lenzuola, finiture e ogni altro dettaglio contribuiscono a creare un’atmosfera fatata e una lezione di cake design inclusa nel prezzo contribuisce a rendere memorabile il soggiorno. Che ha dalla sua, del resto, anche l’unicità: dormire nella casa-unicorno milanese, infatti, è stato possibile fin qui soltanto durante un’edizione del Salone del Mobile e non è certo una novità che più esclusivo è – o appare – un prodotto o un servizio e più è gratificante poterne fruire.

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