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eBook tra cultura e funzionalità: un nuovo modello di business

eBook tra cultura e funzionalità: un nuovo modello di business

Quello degli eBook è un mercato cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni. Quali i vantaggi rispetto all'editoria tradizionale?

Il fenomeno eBook non è riducibile esclusivamente al dibattito tecnologia vs cultura, al contrario è necessario studiarlo nelle sue peculiarità per comprendere le reali prospettive di diffusione ed il suo mercato. Le condizioni culturali e sociali perché l’eBook potesse affermarsi presso nuove e vaste fasce di utenza si sono ormai verificate quasi tutte. L’utilizzo di strumenti informatici, infatti, è parte integrante del tessuto sociale; l’aumento generale del livello di alfabetizzazione informatica, l’abitudine a usare le tecnologie digitali in tutti gli aspetti della vita quotidiana hanno permesso di concepire il libro elettronico in tutta la sua funzionalità, cioè permettere la lettura ovunque ed accedere ad un archivio di dimensioni pressoché illimitate.

Una volta scardinate le vecchie abitudini e la convinzione che nessun mezzo informatico potrà mai avere la bellezza ed il potere evocativo di un libro cartaceo, si è posto il problema di mercato relativo alla produzione e alla distribuzione dei contenuti digitali.

Le posizioni eccessivamente rigide assunte dall’industria editoriale sul copyright rischiano di frenare la diffusione degli eBook e la politica dei prezzi – sposata da tutti i grandi editori propensi ancora a proteggere un mercato sicuro, quello dei libri cartacei, dalle possibili insidie di uno di cui non si conoscono i reali margini di redditività – non aiutano la diffusione di un nuovo tipo di cultura propriamente “digitale”, come sottolinea Andrea Addobbati nel suo “Incartati nella rete. Inchiesta sui consumi di carta nell’epoca di Internet“.

I supporti tradizionali ancora non cedono la loro funzione dominante in moltissimi tipi di attività di lettura e i timori di molti secondo cui la scomparsa del libro cartaceo porterebbe con sé la crisi radicale dei valori, dei contenuti culturali ad esso associati, come il pensiero analitico, lasciano lentamente spazio ad una visione più aperta che guarda ai nuovi media come strumenti di sviluppo di contenuti culturali dotati di grandi potenzialità.

eBook: nascita e sviluppo

La data di nascita dell’eBook cade già nei prototipi dei pionieri di Arpanet a metà anni ’60, ma il 2000 è l’anno della prima sperimentazione del mercato del libro digitale: Stephen King aveva pubblicato il suo romanzo “Riding the Bullet” appoggiandosi ai principali venditori online di libri, Amazon su tutti. Il romanzo, disponibile alla vendita solo su web, dopo poche ore dalla sua pubblicazione è stato comprato e scaricato da circa 500mila persone. Nonostante questo, dopo poche settimane dalla sua uscita, il romanzo è stato piratato e diffuso gratuitamente in Rete, nonostante la Glassbook (società che verrà, poi, assorbita dalla Adobe e titolare all’epoca dei diritti del libro in formato PDF, ndr), avesse modificato il sistema di crittografia del testo. L’esperimento può ad ogni modo ritenersi positivo, tanto che subito dopo King pubblica “The Plant”, altro romanzo pubblicato sotto forma di eBook di cui i primi capitoli vennero venduti in forma shareware: 150mila lettori per il primo capitoli che si riducono a 40mila al quinto. All’inizio di questo secondo esperimento King aveva annunciato: «Se paghi la storia continuerà altrimenti si interromperà» ed in mancanza di introiti si è visto costretto a fermare la pubblicazione del romanzo. Solo nel 2001 la casa editrice di King ha messo in vendita per intero il romanzo dell’autore. Il sostanziale fallimento di questo secondo esperimento aveva fatto gioire non poco le case editrici perché, in caso contrario, sarebbe stato l’inizio di un nuovo modello di business che avrebbe portato con sé l’opportunità di pubblicare (e vendere) le proprie opere bypassando totalmente le case editrici classiche e creando un nuovo tipo di lettura.

Negli ultimi quindici anni il mercato dell’eBook è cresciuto in maniera esponenziale ed il 2008 è da considerarsi l’anno della svolta a livello mondiale: i giganti dell’elettronica, sempre sensibili alle statistiche, sono scesi in campo con eBook Reader di nuova generazione (Cybook, Plastic Logic, Polymer Vision, Sony), altamente performanti, con tecnologiae-ink” , l’inchiosto elettronico che non affatica la vista, e con un consumo quasi nullo di energia elettrica. Nello stesso anno, Amazon lancia il Kindle, vendendone 500mila pezzi in un anno; vi è, inoltre, la diffusione degli USB-eBook, i primi dispositivi per portare eBook in libreria. Si parla anche di stampa on demand, per spingere gli editori a produrre eBook e stamparli solo in caso di bisogno, portando ad un notevole risparmio di costi e una maggiore attenzione per l’ambiente.

Nuovi modelli di business

L’editoria tradizionale è già corsa ai ripari: ad oggi tutti gli editori hanno già modificato e reso digitali i loro cataloghi e molti altri ne sono nati, sfruttando la scia del momento magico dato dalla visibilità del web 2.0. Molte sono le università in Italia che, in accordo con case editrici e biblioteche, si attivano per adeguarsi al nuovo servizio di pubblicazioni digitali, ciò comporta che testi importanti (spesso scientifici, prima preclusi solo agli “addetti ai lavori”) possano trovare spazio ed essere distribuiti liberamente. Google, poi, ha da subito intuito la grande possibilità e la sfrutta con Google Book Search ed indica come oltre 20mila gli editori in tutto il mondo che rendono disponibili parti dei loro libri in formato digitale e quasi un milione le opere senza copyright. Amazon procede dagli albori in questa direzione, comprando già nel 2007 Abebooks (leader sul mercato di libri rari ed usati) e Library Thing, social network dedicato ai libri, arrivando infine ad acquisire Shelfari, social network per gli amanti dei libri. Il modello di business di Amazon da sempre prevede che Kindle non sia solo uno strumento ma un servizio che apre a nuove possibilità di mercato, accedendo direttamente ad una libreria digitale e fornendo un’esperienza condivisibile, social.

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