- Macroambiente
- 3' di lettura
Una panoramica sull'eCommerce in Europa nel 2014

Qual è lo stato dell'eCommerce in Europa nel 2014? Qualche dato che rileva anche un problema culturale tutto italiano.
Nonostante la complessiva crescita del settore, lo sviluppo dell’ ecommerce italiano è ancora distante dai livelli dei europei: nella classifica sull’utilizzo dell’eCommerce in Europa nel 2014 l’Italia si colloca al 25° posto su 28 Paesi, prima di Grecia, Bulgaria e Romania. Il ritardo riguarda sia i cittadini, che ignorano e in qualche caso temono ancora questo metodo di acquisto, sia le imprese, la cui quota di fatturato legato all’eCommerce è ancora molto modesto.
I risultati emergono da uno studio realizzato dal Centro Studi di MMOne Group, Web Agency italiana specializzata in servizi e-business per le aziende, con competenze tecnologiche e strategiche di eCommerce, web marketing e business intelligence. L’agenzia ha preso in considerazione 12 indicatori Eurostat che fotografano i comportamenti di aziende e cittadini legati all’eCommerce in Europa, sia per quanto riguarda l’attitudine all’acquisto e alla vendita di prodotti, sia per l’utilizzo di servizi come l’internet banking e il booking online.
ecommerce in europa 2014: unA CLASSIFICA
Aggregando opportunamente gli indicatori considerati, dallo studio sull’eCommerce in Europa nel 2014 si delinea una netta spaccatura fra Nord e Sud Europa.
Ai primi posti della classifica si posizionano paesi quali la Danimarca, Svezia e Gran Bretagna che si distinguono per il maggior utilizzo del commercio elettronico.Attribuendo un punteggio convenzionale pari a 100 alla Danimarca – il Paese che sfrutta al meglio le potenzialità della rete – la situazione dell’Italia è peggiore di quella di Spagna, Francia e Germania: con un punteggio di 14,2, a fronte dei più alti delle tre nazioni menzionate, quella dell’Italia è una performance insufficiente per un Paese che vuole competere sul mercato internazionale per superare la difficoltà economica in atto.
USO DELLECOMMERCE DA PARTE DELLE IMPRESE in Italia
Entrando nel dettaglio del ritardo italiano, la quota di fatturato delle imprese derivante dalle vendite in rete è appena del 6%, mentre in Europa la media si attesta al 15%.
Inoltre, appena l’11% delle attività commerciali del nostro Paese ha una piattaforma di vendita integrata nel proprio sito web (la media europea è del 15%), ma solo il 5% riceve ordini via internet (con una media UE pari al 13%).
L’unico dato che vede il nostro Paese leggermente al di sopra della media europea è quello relativo alle imprese italiane che fanno acquisti online: si tratta del 35%, contro una media europea del 34%.
USO DELLECOMMERCE DA PARTE DEI CITTADINI in Italia
Molto deludente risulta essere l’utilizzo dell’eCommerce in Italia da parte dei cittadini: solo il 17% degli italiani ha fatto almeno un acquisto sul web, contro il 74% degli svedesi (la media europea si attesta al 44%) .
L’acquisto di viaggi online è all’8% (UE 24%, Germania e Francia oltre il 30%, UK quasi 50%), mentre solo il 21% degli italiani utilizza l’eBanking per le operazioni di conto corrente, a fronte di un 82% della Finlandia e di una media europea del 40%.
L’arretratezza dell’Italia si può ascrivere ad un ritardo culturale, oltre che imprenditoriale e sicuramente istituzionale. In questo senso sono ancora poche le strategie nazionali messe in atto per potenziare e valorizzare il commercio elettronico, fra tutte la riduzione del digital divide – ancora presente in molte aree del Paese – e la diffusione della banda ultra larga. Come afferma Mauro Cunial, Presidente di MMONE Group: «Sono auspicabili politiche di sviluppo economico che affrontino gli annosi nodi digitali italiani, promuovendo un cambiamento nelle abitudini e nelle modalità d’acquisto e che incentivi l’utilizzo dello strumento informatico a tutti i livelli. Senza dimenticare i necessari investimenti per portare ad un livello avanzato le performance dell’infrastruttura digitale in termini di affidabilità e velocità di connessione.»
Notizie correlate

Gestire un eCommerce in full outsourcing? Ecco quando conviene e perché

Prodotti contraffatti su Amazon: arriva in Europa la prima causa civile contro chi li vende

Così l’eCommerce contribuisce alla crescita digitale del Paese

Quali saranno le principali tendenze per l’eCommerce nel 2023?

I servizi di logistica eCommerce di FBY
