Home / Macroambiente / Mancano emoji rappresentativi della religione ebraica e dei suoi simboli

Mancano emoji rappresentativi della religione ebraica e dei suoi simboli

Emoji rappresentativi della religione ebraica: la richiesta

Richiesta l'aggiunta di emoji rappresentativi della religione ebraica. Allo Unicode Consortium arriva la lettera dei rabbini: manca la kippah

«Ci sono emoji di donne in hijab e del clero arabo e gli ebrei sono stati dimenticati?», ha chiesto Gadi Gronich, chief of staff della CER, la Conferenza dei Rabbini Europei. Chiedendo l’introduzione di emoji rappresentativi della religione ebraica, la CER ha inviato una lettera allo Unicode Consortium, regolatore del linguaggio universale grafico utilizzato dalle diverse piattaforme di messaggistica e sistemi operativi: non si tratta soltanto di creare nuovi emoji, dunque. Per i rappresentanti della comunità ebraica sarebbe più una questione di inclusione.

Emoji rappresentativi della religione ebraica: quali ci sono e quali mancano?

Dalla lista di emoji dello Unicode Consortium.

Nella lista di emoji approvata dal Consortium Unicode è possibile trovare la Stella di Davide e la sinagoga, accanto ad altri luoghi di culto quali la chiesa e alla moschea. Tuttavia, nonostante ci siano diversi emoji che rappresentano il tradizionale abbigliamento della religione islamica, manca una figura che indossa la kippah, copricapo circolare utilizzato da molti credenti che professano la fede ebraica.

Oltre alla richiesta fatta dalla CER, c’è in atto anche una campagna per l’aggiunta dell’emoji della Torah, il testo sacro della religione ebraica, promossa da Sefaria, la biblioteca online di testi ebraici.

At Sefaria, we tackle the big issues! That’s why we’re filing an official petition with the emoji selection panel to add…

Posted by Sefaria on Monday, May 20, 2019

Emoji come specchio della società

La segnalazione da parte dei rabbini è stata fatta proprio nel periodo in cui sono emerse controverse dichiarazioni di un ufficiale del governo tedesco nei confronti degli ebrei presenti in Germania: egli aveva consigliato a questi ultimi di evitare di utilizzare la kippah in alcune regioni del paese a causa dell’aumento di incidenti di natura antisemita. In un clima già teso a causa della questione che si è sollevata sulla kippah negli ultimi giorni, così, è pervenuta anche la richiesta (e quindi un alto livello di attenzione) dei rabbini europei: «gli emoji mettono in risalto e rappresentano la diversità presente all’interno della popolazione e se noi non accettiamo le differenze lì, come la potremmo accettare in generale?», le parole di Gadi Gronich.

Nella lettera rivolta al Consortium, Gronich ha parlato di un mondo impegnato nell’accettazione della differenza, ma «sembra che la religione ebraica e i suoi simboli non rientrino nella diversità». Come ha aggiunto, la lotta all’antisemitismo deve partire dalle piccole cose come, per esempio, dagli emoji utilizzati dagli utenti a livello mondiale: «l’omissione della nostra religione e dei relativi simboli da un mezzo (di comunicazione) così ampio» ha delle conseguenze, «ci trasforma in un’eccezione, ci rende “quelli che non vengono rappresentati”».

Ebrei, soldi ed emoji: Telegram accusata di antisemitismo

A proposito di emoji e di rappresentazione della fede ebraica, è opportuno far luce su un ulteriore episodio accaduto negli ultimi giorni, che ha visto coinvolta, però, la piattaforma di messaggistica Telegram, accusata di antisemitismo. L’accaduto è stato reso noto quando un utente che ha digitato la parola ebreo” all’interno di un messaggio su Telegram ha visto comparire come suggerimento automatico l’emoji del “sacchetto di soldi” e quello del “simbolo del dollaro” insieme all’emoji della Stella di Davide.

L’incidente è stato causato, come ammesso da Telegram, da un «errore di un dipendente». Dopo la proposta di un utente di associare gli emoji in questione alla parola “ebreo”, il dipendente avrebbe, «per sbaglio», approvato il suggerimento automatico sul sistema. La comparsa automatica di questi simboli in seguito all’inserimento della parola “ebreo” è stata comunque rapidamente risolta e rimossa.

La speranza è che l’introduzione di emoji rappresentativi della religione ebraica possa in qualche modo contribuire a evitare questo tipo di “errori” e a promuovere l’inclusione, partendo proprio dal mondo digitale che oggigiorno racconta tanto della nostra società.

Altre notizie su:

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato!

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

loading
MOSTRA ALTRI