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Neuromarketing World Forum 2019: un evento che punta allo sviluppo del settore

Neuromarketing World Forum 2019: resoconto dell'evento

Il Neuromarketing World Forum 2019 è un evento che mira alla crescita del settore e alla promozione delle best practice.

L’ottava edizione del neuromarketing World Forum 2019 si è svolta a Roma, al Radisson Blu es. Hotel, per una tre giorni ricca di contenuti nonché di opportunità per ascoltare e conoscere i professionisti del settore.

Neuromarketing world forum 2019 tra ricchezza e diversità dei contenuti

Per quanto riguarda il programma dell’evento, il Neuromarketing World Forum 2019 si è tenuto in tre giornate, in ognuna delle quali in teoria vi erano momenti dedicati a diversi tipi di target .

Il 13 marzo si sono svolte le attività di “pre-conferenza”, con un’introduzione al neuromarketing da parte di Michael E. Smith, principal scientist presso Adaptation Research e autore del libro Neuromarketing essentials: What every marketer needs to know. In questo senso potremmo dire che l’ottava edizione dell’evento è stata pensata anche per eventuali futuri clienti (meno esperti, quindi), interessati a conoscere meglio l’argomento ed eventualmente incontrare i professionisti del campo.

Dalle 16.15 in poi la giornata è stata dedicata al networking fra i membri della Neuromarketing Science and Business Association (NMSBA) – associazione che ha organizzato l’evento –, con una riunione in cui ogni azienda ha potuto presentare gli ultimi lavori realizzati. La giornata di pre-conferenza si è poi conclusa con la cena di apertura, nella medesima location.

La giornata del 14 marzo, quando abbiamo presenziato anche noi all’evento, è iniziata con le parole introduttive di Carla Nagel, organizzatrice dell’evento ed executive director del NMSBA, a cui hanno fatto seguito quelle di Phil McGee, presidente di Decision Breakers. È stata invece Elissa Moses, ex-CEO del Neuroscience and Behavioral Science Center di Ipsos, a presentare il primo speech della giornata, facendo il punto sullo stato dell’arte dell’industria del neuromarketing e sui cambiamenti e progressi che ci sono stati nel corso degli ultimi anni.

Questa nuova edizione dell’evento ha visto la partecipazione di Facebook, con l’intervento della neuroscienziata Ingrid Nieuwenhuis che ha spiegato come l’azienda lavori per aumentare validità e affidabilità della ricerca nell’ambito delle neuroscienze del consumatore.

L’unico relatore italiano di questa giornata è stato Fabio Babiloni, professore di neuromarketing presso l’Università di Roma La Sapienza, che ha parlato di come la dimensione degli schermi possa avere un impatto sui risultati delle ricerche di mercato online.

Professore Fabio Babiloni, Chief Scientific Officer di BrainSigns e Arianna Trettel, direttrice e co-fondatrice di BrainSigns.

Per parlare invece di online user experience, Laura Lipscomb, user experience architect alla Southwest Airlines, e Ashley Schroeder, senior user experience designer nella stessa azienda, hanno presentato un interessante case study attraverso cui si è mostrato come ridurre lo stress e i momenti di frustrazione vissuti dagli utenti durante l’esperienza di navigazione su un sito.

Neuromarketing: come migliorare l’user experience di un sito? | Lisa Lipscomb
Neuromarketing: come migliorare l'user experience di un sito? | Lisa Lipscomb

Fra i tanti speaker della giornata presente anche Yener Girisken, CEO di ThinkNeuro, che ha spiegato cosa rende un annuncio “leggendario”, cioè quali elementi contribuiscono ad aumentare il ricordo di una pubblicità.

Cosa hanno in comune le pubblicità di successo? | Yener Girişken
Cosa hanno in comune le pubblicità di successo? | Yener Girişken

Anche la terza giornata è stata davvero ricca di spunti, grazie agli interventi di speaker internazionali – tra cui Carolyn Yoon, professoressa di marketing presso l’Università del Michigan – e italiani, come per esempio Davide Baldo, global R&D lead di Ipsos, che abbiamo anche avuto modo di intervistare nel corso della prima giornata e che ha spiegato, tra le altre cose, come l’umore dei consumatori incide sulla percezione della pubblicità.

Come l’umore dei consumatori incide sulla percezione delle pubblicità | Davide Baldo
Come l'umore dei consumatori incide sulla percezione delle pubblicità | Davide Baldo

In un’intervista ai nostri microfoni, invece, Carla Nagel ha messo in risalto la grande novità di quest’edizione: «la nuova sezione introdotta quest’anno dedicata ai clienti (che sfruttano le tecniche di neuromarketing nel proprio business). (Un panel) che riporta la prospettiva del cliente nel settore del neuromarketing».

Neuromarketing World Forum 2019: una panoramica dell’evento | Carla Nagel
Neuromarketing World Forum 2019: una panoramica dell'evento | Carla Nagel

Occasioni di networking con i professionisti del neuromarketing

Nel corso di questi tre giorni non sono mancate le opportunità per entrare in contatto con i diversi player dell’industria del neuromarketing. Uno spazio, infatti, è stato proprio pensato con questo scopo: la neuromarketing exhibition, in cui erano presenti diverse aziende che offrono servizi di neuromarketing, era aperta anche a visitatori (che non partecipavano all’evento), interessati eventualmente esclusivamente ad acquistare dei servizi di neuromarketing.

Tra gli espositori presenti alla Neuromarketing Exhibition c’era l’azienda iMotions, sponsor dell’evento.

Molti sono stati i momenti di networking, dai coffee break e i pranzi alla cena di gala del secondo giorno, evento questo promosso da iMotions e tenutosi sulla Terrazza Caffarelli, posto strategico dove poter sfruttare il panorama della “Città eterna“. Il tutto è stato ben coordinato dagli organizzatori, che hanno messo a disposizione dei partecipanti degli autobus in partenza dall’hotel in cui si svolgeva l’evento e dove hanno fatto ritorno al termine della cena.

Momento di coffee break al Neuromarketing World Forum 2019.

precisione, completezza e organizzazione: i punti di forza dell’evento

Come fatto notare in precedenza, punto di forza di quest’evento è stata la varietà degli argomenti trattati. Come sottolineato dall’organizzatrice:

«abbiamo degli speech accademici, degli speech sul mobile advertising, su delle campagne pubblicitarie e sull’analisi dell’audience: quindi (abbiamo degli interventi) sull’applicazione del neuromarketing a praticamente su ogni settore».

A questo proposito, sul sito ufficiale c’era una sezione che riassumeva i diversi interventi e argomenti trattati durante il Neuromarketing World Forum 2019 in 18 domande“Come garantire la qualità delle misurazioni di neuromarketing?“, “Quale la causa dell’alto bounce rate?“, “Come ottimizzare gli annunci video su tutte le piattaforme?“, “Come integrare le neuroscienze all’interno del processo creativo?” e “Come condurre delle ricerche di neuromarketing in uno scenario del ‘mondo reale’“?, alcune delle questioni che racchiudevano l’obiettivo di alcuni degli speech, incentrati appunto su una grande varietà di tematiche.

Speaker di riferimento nel settore, provenienti da diversi paesi – Canada, Turchia, Stati Uniti, Regno Unito, Africa, ecc. –, hanno riportato le proprie ricerche, offrendo così una panoramica abbastanza completa sullo stato di sviluppo del neuromarketing nel mondo. Oltre alla divulgazione e all’aumento dell’awareness riferite al neuromarketing, l’evento in questione risulta di particolare importanza per lo sviluppo dell’industria, poiché ampio spazio viene dato di anno in anno alla ricerca e agli studi sulle best practice nel campo, ma anche in quello delle neuroscienze del consumatore, puntando così a una crescente affidabilità dei risultati ottenuti.

Da lodare l’accoglienza dello staff, che si è rivelato molto disponibile nel rispondere alle nostre richieste (in quanto media partner dell’evento), riservandoci una sala in cui poter realizzare le interviste in tutta tranquillità, oltre alle comode postazioni, dedicate a tutti i partecipanti.

Foto della location del Neuromarketing World Forum 2019

A questo punto occorre sottolineare che anche la location è tra i punti di forza del Neuromarketing World Forum 2019, per la comodità degli spazi e per la vicinanza alla stazione di Roma Termini.

Inoltre, è stata data a ogni partecipante la possibilità di vincere un biglietto per la nona edizione del forum (volo, soggiorno e cene comprese), invitando a rispondere a domande sulle aziende di neuromarketing presenti all’expo.

In sostanza, per il lavoro organizzativo, l’accuratezza nella scelta degli speaker e la completezza e la diversificazione dei contenuti, il Neuromarketing World Forum contribuisce alla crescita della disciplina e si presenta come un evento di riferimento nel settore.

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