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Smau Napoli 2017: un appuntamento fisso eppure diverso 

Smau Napoli 2017: un appuntamento fisso eppure diverso 

L'evento fiera torna in territorio partenopeo e fa un passo avanti in termini di qualità. L'innovazione di Smau Napoli 2017.

La tappa del roadshow di Smau su Napoli è per la nostra redazione un appuntamento fisso ormai e vi prendiamo parte di anno in anno come media partner. Il format dell’evento è sempre lo stesso: uno spazio fiera dedicato agli espositori, diversi workshop che si tengono in contemporanea in differenti aree, nonché momenti di dibattito e riflessione sull’ innovazione a 360 gradi, con un focus particolare sul territorio campano, dando visibilità anche alle startup. Il team organizzativo del roadshow è ormai ben consolidato: alcune persone, come Claudia Scarpari, Daniela Monteverdi, Erika Maiutto, Alessandra Bovo, sono presenti nello staff da anni e confermano ogni volta la loro professionalità e la loro preparazione. Stessa poi anche la location: Smau Napoli 2017 si è svolto infatti sempre all’interno del padiglione 6 della Mostra d’Oltremare. Questa edizione però ha riservato piacevoli sorprese, portando l’innovazione non solo come argomento chiave di discussione ma come caratteristica propria dello svolgimento stesso dell’evento.

Qual è stata la differenza di Smau Napoli 2017?

Potremmo dire che le due giornate di Smau Napoli 2017 – quelle del 14 e del 15 dicembre – sono state caratterizzate da scambio di valore e proprio questo aspetto ha fatto sì che l’edizione di quest’anno si differenziasse dalle precedenti.

Se l’impressione, da una parte, è stata di vedere meno espositori e meno persone girare nel padiglione, dall’altra i presenti sono sembrati molto più focalizzati sugli interventi. La partecipazione a quasi tutti i workshop, ad esempio, è stata molto numerosa e, stando alle domande avanzate dal pubblico, è stata caratterizzata anche da un sincero e vivo interesse. Va anche sottolineato che la scelta dei workshop operata per questo Smau Napoli 2017 è sembrata molto più accurata, più orientata ai contenuti e meno alla presentazione personale o aziendale e, anche se ci sono state delle eccezioni – come il caso di un workshop in cui la relatrice ha utilizzato 15 minuti dei 55/60 a disposizione solo per raccontare le proprie esperienze formative e lavorative –, il livello generale è stato sicuramente molto alto.

Francesco Setaro durante il workshop a Smau Napoli 2017

La lista dei relatori da citare come esempi di valore aggiunto a questa edizione di Smau sarebbe davvero lunga: da Giulio Gargiullo, con uno speech sull’internazionalizzazione con le news, a Claudio Vaccaro, che ha analizzato la native advertising e l’influencer marketing; da Alessandra Salimbene, che ha dato delle dritte su come trasformare i follower in clienti, a Marco Rotella, che ha fornito delle nozioni su analisi dei dati, kpi e customer lotalty; da Diomira Cennamo e Carlo Fornaro, che hanno parlato di brand journalism, a Rosa De Vivo, che ha illustrato la professione dell’e-learning specialist; da Ivano di Biasi, che ha approfondito la tematica della keyword research strategica, a Evelina Bruno, che ha affrontato in modo dettagliato il valore di raccontare il cibo; da Laura Sargentini, che ha parlato di eBay, a Francesco Setaro, che ha tenuto per noi un workshop sul misurare il successo delle campagne online tramite la digital analytics.

Coloro che si sono fermati agli stand – e lo affermiamo per esperienza diretta, vista la nostra presenza a Smau Napoli 2017 anche con uno stand, appunto – erano solo in piccola parte incuriositi dal conoscere per linee generali le diverse realtà: piuttosto avevano come obiettivo quello di avvicinarsi a ciascuna di esse per comprendere le attività portate avanti al fine di creare una rete e cercare nuove opportunità per il proprio business. Questa in effetti è una delle principali finalità di un evento fiera di questo genere, meglio inquadrata quest’anno anche dagli organizzatori stessi che hanno valorizzato maggiormente la presenza degli espositori dedicando loro anche un momento riservato alla conoscenza. A conclusione della prima giornata, infatti, le porte di Smau Napoli 2017 si sono chiuse al pubblico per dare spazio a “Smau Unplugged – A tu per tu con gli addetti ai lavori“, ovvero un’ora interamente dedicata alla presentazione di ciascuna realtà presente in fiera, con la possibilità di prendere appuntamenti diretti se interessati ad approfondire ulteriormente.

Socialità ma anche social

Una maggiore apertura alla socialità, insomma, senza trascurare però la presenza sui social. Ottimo il lavoro degli addetti alla gestione dei social di Smau, che hanno portato avanti un racconto costante dell’evento su Napoli, soprattutto su Twitter, monitorando anche costantemente le conversazioni sull’ hashtag #Smau (un’attenzione particolare da questo punto di vista si è notata anche da parte del direttore di Smau, Pierantonio Macola, e del direttore generale, Valentina Sorgato, che, con smartphone sempre alla mano, hanno retwittato di continuo).

Di seguito alcuni dettagli sui post e le interazioni su #Smau, in una grafica realizzata con Talkwalker.

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