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Web Marketing Festival 2017: perdersi e ritrovarsi

Web Marketing Festival 2017: un evento sul digitale che deve tornare a misura d'uomo

A Rimini un evento in cui universi differenti si incontrano e si connettono attraverso il digitale: il Web Marketing Festival 2017.

Le parole ‘perdersi‘ e ‘ritrovarsi‘ legate ad un evento hanno un’accezione esclusivamente negativa? Analizzando, vivendo e prendendo parte al Web Marketing Festival 2017 possiamo affermare di no: ma cosa significa perdersi e cosa significa ritrovarsi in un evento legato al digitale?

Il senso di smarrimento di chi per la prima volta prende parte ad un evento che racchiude in sé l’essere fiera, l’essere convegno e l’essere workshop è dato dalla contemporaneità degli interventi che mette di fronte a delle scelte. Se l’obiettivo della propria presenza al Web Marketing Festival è la formazione, su circa 200 workshop distribuiti in due giorni è fisicamente possibile seguirne per intero meno di 15, il che significa focalizzarsi su un tema, provare a costruire un percorso tematico di proprio interesse e rinunciare alle occasioni di networking offerte. Se invece l’obiettivo della propria partecipazione è il networking, si riduce di gran lunga il numero di interventi da seguire e, decidendo di visitare l’area fieristica dedicata, ci si ritrova a visitare solo metà degli stand presenti.

Il Web Marketing Festival, si sa, è l’occasione per ritrovarsi, un momento di incontro per tutti coloro che lavorano nel mondo del digitale, ma anche per rendere reali le collaborazioni e le conoscenze virtuali e per confrontarsi con i professionisti del settore che mettono a disposizione le loro competenze negli speech. In entrambi i casi e viste le rinunce che si è costretti a fare – senza contare il prezzo intero del biglietto, ad esempio, cui aggiungere le spese di spostamento e pernottamento in una Rimini in alta stagione –, quanto vale la partecipazione all’evento? Proviamo a dare una nostra risposta dopo la partecipazione all’evento in qualità di Media Partner.

La sala plenaria

Il cuore pulsante dell’evento è stata anche per il Web Marketing Festival 2017 la sala plenaria in cui in entrambe le giornate si sono alternati momenti di intrattenimento e momenti di dibattito. Intrattenere il pubblico non significa solo farlo divertire, ma anche portarlo a riflettere su temi importanti quali il rapporto tra criminalità organizzata e digitale o sull’accessibilità e le barriere del web.

Il primo passo è in realtà ‘I cento passi‘, quelli dell’omaggio dei Modena City Ramblers all’eroe di Cinisi: «abbiamo richiamato Peppino Impastato e i cento passi – come hanno affermato Cosmano Lombardo e il team del Web Marketing Festival 2017 post evento – festeggiando i 40 anni di Radio Aut. Cento passi che sono diventati il macro-tema della due giorni. Cento passi che costituivano la distanza tra casa di Peppino e il boss Badalamenti: un percorso arduo verso la legalità. Cento passi che rappresentano la distanza da abbattere per la digitalizzazione del paese, per mettere a disposizione del maggior numero di persone possibile prodotti formativi di qualità, per raggiungere l’accessibilità, l’integrazione, ecc. Cento passi che possono essere fatti utilizzando il digitale come strumento al servizio degli esseri umani».Sala Plenaria

Come opera la criminalità organizzata con il digitale? Riccardo Meggiato, parlando di cybersecurity, Lorenzo Tondo, parlando di social smuggler e Federica Angeli, rendendo il pubblico partecipe della sua personale esperienza, hanno offerto una panoramica delle dinamiche digital della criminalità organizzata. Si è parlato di illecito digitale nel traffico di stupefacenti, sottolineandone il suo carattere globale e la struttura reticolare facilitata appunto dai network digitali, con dati e informazioni che passano soprattutto nel deepweb, ma si è parlato anche di hackeraggio profili e minacce social. Il web, però, è lo strumento che permette di fare arrivare a tutti messaggi forti e di impatto e per poterlo fare è necessario che sia accessibile. A introdurre il tema dell’accessibilità sono state le note di Ivan Delia, pianista cieco che si è esibito prima dell’intervento dedicato al digital divide nei confronti dei disabili visivi.

I temi in programma e le problematiche

Il programma dell’evento è stato ricco e ha ruotato intorno ai temi del digitale, contribuendo alla creazione di un ecosistema di formazione e informazione. Ai capisaldi del mondo digital come ecommerce , social media strategy e Facebook advertising si sono affiancati otto nuovi temi e otto nuove sale formative dedicate a digital healthcompetenze e professioni digitali, mercati esteri, digital accessability, brand programmaticchatbot e startup.

Seguire tutti gli interventi è impossibile, ma fornire la possibilità attraverso una app di organizzare la propria agenda per il Web Marketing Festival potrebbe essere un’idea da attuare per la prossima edizione. Una soluzione del genere permetterebbe di evitare diversi problemi sorti nell’arco delle due giornate, come ad esempio l’impossibilità di accedere alle sale per la troppa affluenza o l’imbarazzo di trovare delle sale semi deserte. Conoscere in anticipo le preferenze dei partecipanti permetterebbe da un lato un’ottimale distribuzione dei percorsi formativi e dall’altro l’accesso a chi ha acquistato il biglietto, a qualunque prezzo lo abbia fatto (dagli 849 del prezzo intero ai 99 dell’early bird). Per motivi di sicurezza al Web Marketing Festival 2017 lo staff ha impedito ai partecipanti di sedersi per terra o di occupare gli spazi di passaggio, ma coloro che hanno pagato per seguire un intervento possono davvero accontentarsi della diretta streaming inviata a fine evento?

L’intervento di Gerardo Grasso

Gerardo Grasso WMFProtagonista di uno speech dedicato all’influencer marketing è stato il nostro autore Gerardo Grasso. Partendo dagli argomenti affrontati all’interno del focus “Influencer marketing: strategie, processi e analisi” e approfonditi, poi, all’interno del suo recente libro edito da EPC, Gerardo Grasso ha dato un taglio pratico al suo intervento citando casi internazionali di rapporti che intercorrono fra brand e influencer . «Nell’attuale scenario dell’influencer marketing la vera sfida per i marketer è incentrata sulla maturazione di un approccio orientato al ROI. L’individuazione di un chiaro modello retributivo – ha affermato – è indispensabile per la definizione di un quadro completo che regoli le relazioni tra brand e influencer, disciplini il tipo di attività oggetto della campagna, stabilisca timeline e flussi di lavoro nel rispetto delle professionalità coinvolte».

La location

web marketing festival locationIl Palacongressi di Rimini è una struttura all’avanguardia e si conferma la location perfetta per eventi in cui l’elevata affluenza rischia di diventare un aspetto negativo dell’evento stesso. Locali climatizzati, area parcheggio e facilità di raggiungimento dai mezzi pubblici contraddistinguono la struttura. Le principali sale, poi, sono dotate di diversi punti ricarica (nelle sale Anfiteatro 1 e Anfiteatro 2 ogni poltroncina è dotata di postazione ricarica, ndr) e nell’intera struttura non mancano aree relax e aree riservate alla stampa dove poter tranquillamente lavorare.

Il Web Marketing Festival 2017 sui social

Un evento sul web marketing non può che essere un evento vissuto anche sui social. Oltre 10mila tweet in due giorni (il dato elaborato attraverso la piattaforma del nostro partner Talkwalker tiene conto esclusivamente dei tweet e non dei retweet, ndr) di cui oltre 400 provenienti solo dall’account ufficiale che si attesta top influencer per engagement e numero di post. Il sentiment generato è stato principalmente neutro, ma i commenti presenti sulla pagina ufficiale Facebook dell’evento hanno fatto registrare un forte malcontento fra i partecipanti. Le motivazioni principali sono legate al sovraffollamento delle sale, alla scarsa qualità delle traduzioni degli interventi in lingua inglese e ai punti ristoro non proporzionati all’affluenza. Il social team del Web Marketing Festival ha iniziato a rispondere a tutti i messaggi e, prima ancora delle critiche post evento, il chairman Cosmano Lombardo si è più volte scusato oltre a rendersi disponibile per un confronto al fine di migliorare le edizioni future del Festival.

Il grande lavoro svolto dall’intero staff del Web Marketing Festival 2017 è la conferma di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di fornire una formazione di qualità, ma che proprio a partire da quest’anno, dove sono stati superati i 6mila ingressi, richiede un ritorno ad una dimensione umana per non perdersi e continuare a dare ai partecipanti la possibilità di ritrovarsi.

finale talkwalker wmf 2017

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