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Perché il ‘social’ non si può fermare!

Perché il ‘social’ non si può fermare!

Allo Young Media Campus 2016, tenuto per la sesta edizione del Social World Film Festival, la potenza del ‘social’ in ogni sua sfaccettatura.

Un workshop di fotografia, comunicazione, ripresa e giornalismo per i social network : è stato questo lo Young Media Campus 2016, curato, per la sesta edizione del Social World Film Festival (SWFF), da Inside Marketing, e coordinato da Pina Meriano.

Già tra le attività del SWFF negli scorsi anni, lo Young Media Campus è stato quest’anno proposto dalla nostra Redazione – incontrando perfettamente gli interessi degli organizzatori della kermesse – con un obiettivo diverso: unire ore di formazione e laboratorio a pratica sul campo, così da permettere a diverse figure professionali di sperimentare il lavoro di gruppo necessario per comunicare un evento in maniera efficace sui social media . “Ci siamo resi conto che non poteva esserci un Festival di giovani senza dare la giusta priorità al web“, ha infatti dichiarato Giuseppe Alessio Nuzzo (direttore ed ideatore del Social World Film Festival) ai nostri microfoni.

Foto di Angelo Sorrentino, partecipante allo Young Media Campus, workshop di fotografia, comunicazione, ripresa e giornalismo per i social network

Foto di Angelo Sorrentino (partecipante allo Young Media Campus 2016) scattata durante il workshop Young Acting Space.

Dare spazio ai giovani, mettere in risalto le loro doti indirizzandole nella giusta direzione rispetto alle tante che affollano il web,  farli diventare – come ha sottolineato lo stesso Nuzzo – protagonisti e non solo fruitori di un’attività“.
È su questi propositi che si è basata la strutturazione del workshop, congiuntamente ad una seconda finalità: dare risalto, grazie al lavoro sul campo dei partecipanti selezionati, agli aspetti “più nascosti” del Festival così da catturare i momenti salienti del dietro le quinte dello spettacolo e delle prove, oltre che le emozioni e le reazioni del pubblico di spettatori dell’evento e dei partecipanti alle altre attività, andando oltre – e affiancando – il lavoro svolto dallo staff interno.

Foto di Thaina Correa da Mota (partecipante allo Young Media Campus 2016), durante l'intervista di IM di Virginia Dara a Carla Panico.

Foto di Thaina Correa da Mota (partecipante allo Young Media Campus 2016), durante l’intervista di IM di Virginia Dara a Carla Panico.

Per usare le parole dette da Carla Panico (Ufficio Marketing del Festival) nel corso di un’intervista al nostro giornale, il SWFF “è una kermesse estremamente articolata, quindi è difficile anche riuscire a comunicarla nel modo giusto, facendo capire alle persone che la seguono quanto c’è dietro” ed è tenendo ben presente questo aspetto – e applicando nell’immediato la teoria discussa nelle ore di formazione in aula con i nostri autori Pina, Simona, Virginia e la stessa Carla – che ognuno dei diciassette partecipanti al workshop ha lavorato in sinergia con gli altri per cercare di realizzare materiale di qualità, sia dal punto di vista tecnico che contenutistico.

foto di Gabriele Visconti

Foto di Gabriele Visconti (partecipante allo Young Media Campus 2016) scattata durante il workshop Young Film Factory.

Gli obiettivi di partenza dello Young Media Campus sono stati in effetti raggiunti: i partecipanti al workshop sono riusciti nell’apprendere e nel fare proprie nel giro di pochissimo tempo nozioni teoriche sull’evoluzione della comunicazione, sul socialcasting, sul web journalism, sulle interviste video, sulla scrittura creativa e tanto altro ancora.

Non solo! Sono stati proprio i diciassette partecipanti selezionati che hanno trasmesso ulteriori insegnamenti agli organizzatori del workshop e input e stimoli che, più in generale, hanno dato risalto al termine ‘social‘.
Socializzazione, sociale, ma anche social network: nessuna sfaccettatura della parola chiave presente nella specifica del workshop e nello stesso nome del SWFF, è andata persa nel corso dei giorni 28-31 luglio 2016.

Frame dell'intervista video ripresa da Francesco Bottino allo Young Media Campus 2016: Fabio Ripamonti intervista Veronica Pivetti.

Frame dell’intervista video ripresa da Francesco Bottino allo Young Media Campus 2016: Fabio Ripamonti intervista Veronica Pivetti.

I ragazzi hanno  condiviso conoscenze,competenze e passioni, lavorando sinergicamente alla realizzazione di video, foto, interviste e post per le pagine social ufficiali del Festival, coinvolgendo anche i componenti degli altri workshop presenti all’evento, nonché la Giuria Giovani e la Giuria Ragazzi e gli stessi componenti della nostra Redazione presenti sul posto per attività giornalistiche.

Un’esperienza importante, sia per chi ha organizzato che per chi ha partecipato, e che proseguirà – come sta proseguendo – ben oltre i quattro intensi giorni a Vico Equense. Se ‘social’ è stata la parola chiave, vien da sé che non può vincolarsi entro un limitato spazio e, come espresso in uno dei video realizzati nel corso del workshop: #cantstopthesocial!

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