- Macroambiente
- 4' di lettura
Fare login con un video-selfie: Facebook testa un nuovo sistema di verifica del profilo per contrastare gli account falsi

Facebook testa un nuovo sistema di verifica del profilo tramite video-selfie: a cosa potrebbe servire questo strumento e come funziona?
L’azienda di Mark Zuckerberg starebbe lavorando a una nuova funzionalità in grado di verificare l’identità degli utenti e identificare i profili falsi. Così Facebook testa un nuovo sistema di verifica del profilo attraverso i video-selfie, in base a quanto si legge in un tweet di Jane Manchun Wong, sviluppatrice nota perché esperta di ingegneria inversa, attraverso cui altre volte aveva svelato nuove funzionalità, non ancora lanciate o in fase di test di FB.
i video-selfie per accertare l’identità degli utenti: come funziona questo sistema?
Si tratterebbe di una funzionalità, ancora in fase di test, che punta ad accertare l’identità degli utenti; in realtà non è stata neanche annunciata ufficialmente da Facebook. La notizia, però, è stata inizialmente riportata il 5 novembre 2019 da Jane Manchun Wong, diventata famosa (e, tra l’altro, seguita su Twitter da diversi dipendenti di Facebook) dopo aver scoperto (e condiviso online) delle funzionalità non ufficializzate e aver pubblicato la relativa notizia prima dell’annuncio ufficiale dell’azienda.
Facebook is working on Facial Recognition-based Identity Verification, asking users take selfie looking at different directions pic.twitter.com/w4kZHEpDeG
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) November 5, 2019
Questa volta, in un tweet la ricercatrice di Hong Kong ha spiegato il funzionamento del nuovo sistema di verifica del profilo che prevede l’upload di video-selfie. Secondo l’esperta, verrà chiesto agli utenti di puntare verso di loro la telecamera e di girare un video mentre si sposta la testa in varie direzioni formando un cerchio e seguendo le indicazioni che compaiono sullo schermo (come si può vedere nelle immagini pubblicate dalla sviluppatrice).
Secondo l’esperta, Facebook informerebbe l’utente del fatto che «nessuno vedrà il video-selfie e che esso verrà cancellato dopo 30 giorni dalla verifica».

Fonte: Profilo Twitter di Jane Manchun Wong.

Fonte: Profilo Twitter di Jane Manchun Wong.
Facebook testa un nuovo sistema di verifica del profilo: È riconoscimento facciale oppure no?
Dagli screenshot pubblicati da Jane Manchun Wong, Facebook informerebbe gli utenti del fatto che la funzionalità in questione servirebbe per «assicurarsi che [chi cerca di accedere a Facebook] sia una persona reale» e non un bot.
Anche se Manchun Wong l’ha presentato inizialmente come un «sistema di verifica dell’identità basato sul riconoscimento facciale», in un tweet successivo l’esperta ha chiarito l’affermazione: «Il motivo per cui l’ho descritto come [una funzionalità] di riconoscimento facciale è perché il sistema riconosce il mio volto in quanto tale. [Per “riconoscimento facciale”] non intendo la tecnologia che associa un volto a un’identità».
Infatti, anche se il primo tweet faceva intendere qualcosa di simile, non era ben chiaro se il sistema andasse effettivamente a identificare i volti delle persone che realizzano video-selfie o se consentisse semplicemente di verificare se dietro al display ci fosse davvero un essere umano.
The reason why I described it as "facial recognition" is the feature recognizes my face as a face. I'm not referring to the tech that associates a face with an identity
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) November 6, 2019
Dopo le indiscrezione della ricercatrice, un portavoce di Facebook ha parlato a Fast Company, dichiarando che il sistema di verifica dell’identità tramite video-selfie, in fase di test, ha lo scopo di «eliminare i fake account dalla piattaforma». Si tratterebbe, secondo l’azienda, di «una versione più avanzata del classico test CAPTCHA e l’obiettivo del video-selfie è quello di aiutare i sistemi di Facebook a identificare, in tempo reale, chi si trova dietro all’account, cioè una persona o un bot». Alla rivista in questione Facebook ha negato esplicitamente l’utilizzo di una tecnologia di riconoscimento facciale, affermando che il sistema si limita a «rintracciare il movimento e a identificare se c’è o meno un volto all’interno del video».
Questa non è la prima iniziativa di Facebook per cercare di eliminare gli account falsi: infatti, nel maggio 2019 l’azienda di proprietà Zuckerberg ha annunciato di aver eliminato 2,19 miliardi di account falsi in soli tre mesi.
La funzionalità, comunque, non è stata ancora rilasciata e non si sa quando e se verrà resa pubblica, anche perché spesso l’azienda testa delle funzioni che non vengono poi rilasciate; considerando, però, la completezza del sistema trovato da Jane Manchun Wong e il recente impegno di Facebook nell’identificare ed eliminare i bot dalla piattaforma, tutto lascerebbe presagire che il relativo rilascio sia possibile e anche prossimo.
Occorre sottolineare tuttavia che, tenendo conto delle tante controversie legate a Facebook, alle sue politiche relative alla privacy e all’utilizzo dei dati degli utenti (si pensi, per esempio, alle recenti polemiche come quella che ha coinvolto la società britannica Cambridge Analytica, ndr), è possibile che che molte persone si sentiranno poco propense ad accettare delle modalità di verifica del profilo di questo tipo, nel caso in cui vengano lanciate.
- Forse le policy Facebook per le presidenziali americane 2020 non proteggeranno il voto e quella con Ocasio-Cortez non è una totale sconfitta per Zuckerberg
- Facebook non farà più fact-checking sui post dei politici e le ragioni non sono quelle che sembrano
- Aggiornamenti Facebook 2019: novità in arrivo per gli inserzionisti
- Facebook punta sui robot: perché questo investimento?
Notizie correlate

Può un’intelligenza artificiale generare la propria autobiografia? Un esperimento

La connected TV tra opportunità e resistenze editoriali: il punto di Giovannipio Gravina

Gianluca Maruzzella al Netcomm Forum 2023: grazie ai sistemi come ChatGPT le aziende tornano a parlare con i consumatori

I deepfake e i pericoli della disinformazione nell’era dell’intelligenza artificiale: alcuni esempi

Perché sempre più marketer iniziano a utilizzare attivamente i servizi VPN per le varie attività lavorative?
