- Macroambiente
- 2' di lettura
- Francesca Paola Esposito
Fondo imprese creative Capo III, l'incentivo dello stato per PMI anche per attività di marketing e branding

Il Fondo imprese creative, Capo III, è l'incentivo statale per le PMI che necessitano di un supporto specialistico nel settore creativo. Il contributo sarà pari all’80% delle spese, fino a un massimo di 10mila euro
Il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero della cultura, promuove il Fondo imprese creative. Si tratta di un incentivo nazionale volto a finanziare tutte le PMI, indipendentemente dal settore, purché cerchino supporto nel settore creativo. Le normative di riferimento sono il Decreto 19 novembre 2021 e il Decreto Direttoriale 30 maggio 2022, che fissano la dotazione finanziaria a 9,6 milioni di euro.
Chi può beneficiare del Fondo imprese creative
Potranno richiedere gli incentivi tutte le PMI con sede in una regione italiana e che abbiano la necessità di ottenere supporto nei processi di ammodernamento degli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale.
I servizi specialistici a cui si potrà accedere attraverso gli incentivi dovranno riguardare:
- azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand ;
- design e design industriale;
- incremento del valore identitario del company profile;
- innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.
È però necessario che questi servizi, per essere riconosciuti, siano oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda di agevolazione, entro e non oltre i tre mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Inoltre, dovranno avere una durata non superiore a 24 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione.
Modalità di invio della domanda per l’accesso
La gestione degli incentivi è stata affidata a Invitalia, ragione per cui la domanda di iscrizione dovrà essere presentata per via telematica attraverso la piattaforma messa a disposizione dall’agenzia. È fondamentale, dall’inizio della procedura, essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE), di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante dell’impresa già costituita.
Sono previste due fasi per l’iscrizione, una prima fase di compilazione e una seconda fase di invio. Per la fase di compilazione è previsto che il candidato acceda all’area riservata per inoltrare la documentazione (scaricata e compilata preventivamente) e conservi il “codice di predisposizione della domanda” rilasciato al termine della compilazione. In questa fase sarà necessario verificare che i dati societari presenti nel Registro delle imprese siano completi e aggiornati, vista la possibilità da parte della piattaforma di invalidare una domanda a seguito di errori riscontrati durante controlli incrociati.
Dal 22 settembre 2022 sarà invece possibile accedere alla seconda fase. Perché ciò avvenga bisognerà riprendere il “codice di predisposizione” e digitarlo all’interno della pagina dedicata che verrà segnalata sul sito di Invitalia.
La procedura di invio potrà considerarsi conclusa con successo solo all’ottenimento del numero di protocollo e l’attestazione di avvenuta presentazione della domanda.
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