- Macroambiente
- 5' di lettura
La fruizione di Internet in Italia è aumentata nel 2020: la conferma di Audiweb

C'entra il modo in cui la pandemia ha cambiato le abitudini (di consumo, lavorative, di svago, ecc.) della maggior parte degli italiani: non a caso, insieme alla total digital audience 2020 sono aumentate anche le connessioni mobile e quelle tra gli under 18 impegnati nella didattica a distanza.
Già durante le prime settimane di lockdown, a marzo 2020, è stato registrato un boom di traffico Internet: allora le misure di contenimento del contagio da coronavirus avevano costretto, da un giorno all’altro o quasi, alunni e insegnanti in DAD, lavoratori di ogni genere a smart working e remote working e tutti a rivedere anche le più semplici abitudini quotidiane, quelle legate allo svago per esempio o ai consumi culturali. Una (buona) connessione a Internet è stata così per molti versi indispensabile negli ultimi dodici mesi e a confermarlo arrivano, tra gli altri, i dati sulla fruizione di Internet in Italia di Audiweb.
La total digital audience 2020 ha raggiunto una media mensile di 43.5 milioni di utenti unici, il 4.6% in più rispetto alla media mensile dell’anno precedente e fino a comprendere il 73% della popolazione italiana di almeno due anni di età. I dati di Audiweb confermano quello che rilevazioni come quelle del report Digital 2021 di We Are Social e Hootsuite avevano già anticipato: la fruizione di Internet in Italia è stata quest’anno una fruizione soprattutto mobile. In media 38 milioni di utenti unici al mese, infatti, hanno usato uno smartphone per connettersi alla Rete: si tratta di oltre l’85% della popolazione italiana tra i 18 e i 74 anni, il 5.7% in più rispetto al 2019.
La fruizione di Internet in Italia: i dati Audiweb sul giorno medio
Sono soprattutto i dati Audiweb riferiti al giorno medio che rendono conto di come l’emergenza sanitaria abbia sconvolto le abitudini – di studio e di lavoro, di consumo, di svago – degli Italiani e con queste il loro rapporto con la Rete e le connessioni Internet. La fruizione di Internet in Italia nel giorno medio è aumentata nel 2020 di oltre il 3% rispetto al 2019. Il 7% della popolazione italiana ha utilizzato con maggior frequenza un computer fisso o un PC portatile per connettersi a Internet e su questo dato non può non aver influito, come già si accennava in apertura, il gran numero di studenti alle prese con la didattica a distanza e quello di dipendenti e lavoratori a casa in telelavoro e smart working.
Nel frattempo si consolidava, però, anche l’utilizzo dello smartphone, la cui crescita non si è mai arrestata dal marzo 2020 eccetto che per un breve e fisiologico stop nei mesi estivi.
Non solo il tempo trascorso online: con la pandemia cambiano anche siti e app più frequentati dagli italiani
Le differenze con la rilevazione precedente non sono però solo quantitative: nel corso del 2020, come riflesso di quanto stava accadendo su un piano sanitario ed economico-sociale, la fruizione di Internet in Italia è cambiata anche qualitativamente, sono cambiati cioè anche e soprattutto i consumi degli italiani online.
Lo si nota scorrendo la classifica Audiweb di siti e app più popolari nel 2020: la categoria dei motori di ricerca ha guadagnato circa un 3% di utenti unici mensili, superando i 41 milioni; immediatamente dopo viene quella di servizi e strumenti online che permettono di realizzare videocall di gruppo, con una total audience di circa 39 milioni di utenti unici al mese e in crescita di oltre il 5% rispetto al 2019; i social network non hanno perso appeal e hanno guadagnato un 4.7% di utenti unici mensili, superando i 38.8 milioni di utenti unici mensili; ancora, le piattaforme per lo streaming video hanno visto crescere del 4.6% rispetto alla scorsa rilevazione la propria audience media mensile, superando i 38.5 milioni di utenti unici; anche per le news online i risultati sono stati largamente positivi, grazie a una crescita del 7.5% degli utenti medi mensili rispetto al 2019 fino a un totale di 38.4 milioni.
Ragionando invece per categorie tematiche, stando ad Audiweb, le performance migliori sarebbero state quelle dell’instant messaging (+11,6% di audience rispetto alla media del 2019), di siti e app appartenenti alle categorie food & cooking (+11,3%), health, fitness & nutrition (+11,1%), news & information (+13,4%) e, ancora, government, con un’audience in crescita del +20,6% (tra questi andrebbero incluse le app per il contact tracing e la gestione dell’emergenza sanitaria sviluppate sia a livello nazionale e sia a livello regionale e i portali da cui accedere a bonus e cashback), financial news & information (+25,7%), delivery (+21,2%), educational resources (+14,7%) e universities (+16,8%).
Come naturale conseguenza della modifica delle abitudini degli italiani, invece, a perdere audience nei dodici mesi passati sono stati soprattutto siti e app dedicati al mondo del turismo, dei viaggi e degli spostamenti.
Tra le categorie di siti e app più colpiti in negativo le maps & travel Info (-4,3% di audience rispetto alla media del 2019), i siti e le app di prenotazioni viaggi (-12,4%), le guide turistiche online (-2,5%), le risorse dedicate ai trasporti cittadini (-25,5%), all’ospitalità alberghiera (-26,6%) e agli spostamenti in aereo (-26,1%).
Anche le lotterie online hanno perso audience (-21,3%), così come siti e app del settore automobilistico (-11,0%).
focus sulla total digital audience a dicembre 2020 e confronto con il 2019
Per meglio comprendere com’è variata quest’anno la fruizione di Internet in Italia, Audiweb si è concentrata in particolar modo sulla total digital audience del mese di dicembre 2020 e sul confronto con dicembre 2019. Nell’ultimo mese del 2020 ci sono stati 44.7 milioni di utenti unici in Italia, ossia è stato connesso il 74.7% della popolazione dai 2 anni in su, mediamente per un tempo totale di 66 ore e 43 minuti a persona. Oltre 39 milioni di utenti italiani (circa il 90% della popolazione maggiorenne) hanno scelto di connettersi da smartphone, mentre la fruizione Internet da computer ha contato 27.7 milioni di utenti mensili, circa il 46% della popolazione dai 2 anni in su.
In un giorno medio di dicembre 2020 ci sono stati 32.2 milioni di italiani connessi a Internet almeno una volta dai device di cui si è già detto e in media per 2 ore e 43 minuti (con chi ha navigato da smartphone, quasi il 71% di 18-74enni italiani, che è restato connesso in media per 2 ore e 18 minuti).
Dal confronto con i dati Audiweb sulla fruizione di Internet in Italia nel giorno medio del 2019 ci si accorge che sono soprattutto alcune fasce d’età ad avere, non solo aumentato il tempo trascorso in Rete, ma anche cambiato quest’anno le proprie abitudini di connessione. L’incremento di fruizione Internet si nota soprattutto tra gli over 64 (+24,9% rispetto al giorno medio di dicembre 2019), tra i 18-24enni (+9,5%) e tra i 55-64enni (+7,8%).
Gli under 18 a dicembre 2020 risultavano, invece, soprattutto più propensi che in passato a navigare da computer: l’uso di questo device è aumentato, rispetto al giorno medio dello stesso mese nel 2019, del 137% tra chi ha 2-12 anni e del 106,4% tra i 13-17enni, sicuramente per via di didattica a distanza e didattica integrata.
Sembrerebbero, infine, soprattutto gli italiani del Centro Italia (qui la total audience nel giorno medio di dicembre 2020 era dell’8.4% in più rispetto a quella nel giorno medio di dicembre 2019) e del Nord Ovest (+7.5%) e Nord Est (6.8%) ad aver aumentato la fruizione Internet, che resta perlopiù stabile invece nel Sud Italia e nelle Isole.
- Consumi culturali durante la pandemia: come sono cambiate le abitudini degli italiani e quali i vantaggi della fruizione da remoto?
- Giovani e coronavirus: così la pandemia ha già cambiato consumi e abitudini
- Italiani e social media 2020: abitudini e nuovi trend secondo Blogmeter
- Coronavirus e digital divide: se la pandemia rischia di accentuare (e riaprire) il divario digitale
Notizie correlate

Dove (e come) i social network diventarono un fenomeno globale

Aggiornamento UNA a seguito delle testimonianze emerse relative a molestie sessuali e abusi

La posizione di FERPI sulle notizie relative ai casi di sessismo nel mondo della comunicazione

Stabili le letture dei giornali in Italia (che si fanno, però, sempre più digitali)

Cosa tenere a mente quando si vende un’auto online
