Ghosting

Ghosting: cos’è

Dalla parola inglese “ghost”, ossia fantasma, il termine “ghosting” può essere tradotto in italiano con l’espressione “sparire come un fantasma“. Il termine ha raggiunto una popolarità tale da rientrare nel linguaggio comune quando si parla di relazioni al tempo del digitale, ma anche nel vocabolario Treccani¹, oltre a essere riportato anche dall’Accademia della Crusca².

Chi fa ghosting taglia improvvisamente qualsiasi contatto e sparisce dalla vita di una persona con la quale precedentemente aveva un rapporto: in maniera più pratica, tale fenomeno si caratterizza per l’assenza di chiamate, contatti sui social, fino addirittura al blocco dell’account altrui da ogni piattaforma pur di rendersi irreperibile. Ciò può verificarsi sia nelle relazioni amorose, sia in quelle amicali e soprattutto in maniera improvvisa, senza alcuna spiegazione, che non verrà fornita nemmeno qualora dovesse essere richiesta. Anzi, tutti gli sforzi del ghoster sono orientati a sfuggire da ogni tentativo di contatto.

La finalità di chi fa ghosting è quella di porre fine alla relazione senza doverlo dire, schivando ogni responsabilità e il peso di dover comunicare di aver perso interesse.

Gli effetti del ghosting

Per chi lo subisce, il ghosting è difficile da accettare; la mancanza di chiarimenti e di una vera e propria chiusura rendono complesso mettere un punto e voltare pagina. Si rimane in una sorta di limbo in cui nascono numerosi interrogativi sui motivi che possono aver portato l’altro a sparire e ciò conduce, di conseguenza, a una spirale di colpevolizzazione e di tentativi di ristabilire i contatti.

La vittima del ghosting corre il rischio di sviluppare un’ossessione verso la possibilità che l’altra persona torni a farsi viva; ciò può portare a controllare compulsivamente il telefono, lo stato (online/offline) sulle app di messaggistica e a spiare continuamente i social network in cerca di informazioni.

Cause e motivazioni alla base del ghosting

Perché le persone fanno ghosting, ci si potrebbe chiedere. Le motivazioni possono essere molteplici. Un riassunto esaustivo di queste cause viene offerto dalla psicologa Jennice Vilhauer in un articolo sul tema in cui spiega che le persone “ghostano” (verbo coniato nella lingua italiana proprio a partire dal termine “ghosting”) perché è il modo più facile di chiudere una relazione evitando di dover dare spiegazioni e affrontare conversazioni difficili³.

Alcune ricerche hanno dimostrato che si ricorre al ghosting per evitare di ferire l’altra persona rivelando di non essere più interessati a frequentarla. Questa motivazione, però, non va confusa con un atto di altruismo: la preoccupazione di chi fa ghosting è principalmente rivolta a evitare il disagio emotivo che scaturirebbe da una eventuale richiesta di confronto. Ghostare, infatti, permette di schivare il conflitto ed è il modo più veloce e meno impegnativo di chiudere una relazione.

A conferma di ciò, la psicologa Theresa E. DiDonato, elenca quattro motivi principali per cui le persone ghostano⁴: convenienza (è facile e veloce); perdita di interesse; interazioni indesiderate (l’altra persona ha detto/fatto qualcosa che ha provocato una repulsione per la quale non vogliamo più averci a che fare); sicurezza (ci si rende conto di essersi lanciati in una relazione con una persona che si rivela poi inquietante o strana, per questo si decide di sparire senza lasciare traccia).