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Qr code

Definizione di Qr code

QR code: cosa è, come funziona e possibili utilizzi Il Qr code è un codice a barre bidimensionale di forma quadrata composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema bianco. Le informazioni contenute, codificate in maniera rapida, vengono principalmente lette attraverso la fotocamera dello smartphone.

Il QR code (di seguito QRC) prende il suo nome dalla sua principale caratteristica: la velocità attraverso la quale fornisce delle informazioni. La sigla QR deriva dall’inglese “quick response” e indica la rapidità nella decodifica delle informazioni contenute al suo interno. Il suo primo utilizzo è legato al mondo dell’industria automobilistica giapponese che, nel caso specifico della Toyota, cominciò a utilizzarlo per tracciare i pezzi disponibili in magazzino.

Come funziona il QR code

La matrice di un QR code è composta da un numero variabile di moduli a seconda della versione utilizzata e può essere letta in qualsiasi direzione. Fra gli elementi che lo caratterizzano è sicuramente possibile individuare:

QR code struttura

  • i tre grandi quadrati (nell’immagine esemplificativa sono evidenziati in verde) che sono chiamati position detection pattern e rappresentano i margini del QRC. L’area esterna intorno a essi è definita quiet area;
  • il quadrato piccolo in basso a destra che ha la funzione confermare allo scanner il suo perfetto allineamento. A seconda della versione è possibile trovarne più di uno. Il quadrato che nell’immagine esemplificativa è indicato in blu è assente nei micro QR code;
  • le sezioni evidenziate in rosso indicano il formato specificando se il contenuto del QR code è un sito web, una Vcard, un’immagine o un testo. A seconda delle caratteristiche del software utilizzato per la sua creazione è possibile identificare codici statici o codici dinamici. I codici dinamici, evoluzione di quelli statici, permettono di modificare il link cui rimanda il QRC e di ottenere delle statistiche sulle aperture e le visualizzazioni;
  • i moduli evidenziati in arancione rappresentano il numero della versione del QR code. Maggiore è il numero di moduli che compongono la matrice, più alto è il numero della versione.

Tipologie di QR code

Dalla sua comparsa nei primi anni 2000, la classica matrice si è evoluta e trasformata dando vita a diverse tipologie di codice quali:

  • Micro QR: il Micro QR è una versione ridotta del normale codice e viene utilizzata se deve essere condivisa una minore quantità di informazioni e la stampa avviene in spazi ridotti;
  • iQR code: l’iQR code è una particolare versione del QR code che racchiude l’80% in più delle informazioni. Le sue dimensioni possono essere ridotte del 30% rispetto a una classica matrice e soprattutto può essere modificato nella forma. L’iQR code può essere di forma rettangolare, stampato in negativo e molto utile se da imprimere su forme cilindriche;
  • SQRC: matrice riservata a dati codificati, non presenta particolari differenze con un comune QR code;
  • Frame QR: evoluzione del QR code caratterizzata da un’area interna totalmente personalizzabile con immagini.

tipi di QR code

 

Come usare un QR code e casi di successo

I vantaggi nell’utilizzo di un QR code sono molteplici e legati alla sua peculiarità di portare un contenuto mirato dall’offline all’online in maniera rapida. Lo spazio occupato all’interno di un visual è ridotto e offre un ampliamento del messaggio a zero costi di produzione. Nel caso in cui si veicoli una campagna marketing, l’utilizzo del QR code permette di misurare e tracciare l’andamento della stessa anche se di fondo non si nega la difficoltà nell’invitare l’utente all’azione. Non in tutti i dispositivi mobili è presente un qrcode reader e quindi è richiesto il download di un’applicazione gratis specifica. Questo, insieme alla scarsa connessione in determinati luoghi, è frequentemente un freno al suo utilizzo.

Codice QR in ambito editoriale e nei musei

Trattandosi di un ponte fra l’offline e l’online, un possibile utilizzo dei QR code in ambito editoriale è all’interno dei manuali che contengono esempi o approfondimenti da visualizzare sul web. La sitografia dettagliata o le note a margine indicate sotto forma di QRC sono una soluzione valida che andrebbe a sostituire i lunghi url che difficilmente il lettore ricopia manualmente sul proprio browser. Nella scena dell’integrazione fra carta e digitale in ambito editoriale, Amazon ha introdotto in fase di roll out gli SmileCode, codici QR presenti all’interno di riviste (per il lancio ad inizio 2018, negli USA, sono state scelte Cosmopolitan e Seventeen, ndr) e che permettono all’utente di accedere a specifiche offerte speciali.

Un caso di studio particolarmente interessante relativo all’utilizzo del QR code nei musei è quello del Sukiennice Museum di Varsavia. Può un QR code invogliare i giovani a visitare un museo con maggiore interesse? La risposta è data da una campagna di Leo Burnett Varsavia che attraverso storie, retroscena e particolari legati alle opere d’arte esposte ridefinisce il concetto di fruizione dei luoghi dell’arte.

Sukiennice “Secrets Behind Paintings”
Sukiennice

QR code nelle attività commerciali e nella ristorazione

Utilizzare il QR code all’interno di un negozio può essere utile per far visionare la scheda prodotto ai propri clienti o per far leggere loro delle recensioni. La scelta del cliente è sempre più consapevole e approfondire sul web è diventata un’operazione comune, anche se solo fornire informazioni pertinenti ed esclusive concorre ad aumentare il valore percepito dei prodotti in questione. Un esempio classico è quello proveniente dal settore Food&Wine, come nel caso delle etichette della Biondi-Santi, storica cantina della Toscana nota per il Brunello di Montalcino. Attraverso il QR code presente sull’etichetta si può accedere a informazioni sulla bottiglia, sul produttore e sul territorio di origine.

etichetta qr code modulgraf

Un esempio di QR code applicato sull’etichetta di una bottiglia di vino. Fonte: Modulgraf

Sempre dal mondo del beverage, da un’idea sviluppata da BBDO New York nasce la pinta di birra personalizzata con il QR code. Il codice funziona solo se all’interno è contenuta della birra scura, in questo caso quella dell’azienda committente che è la Guinness. Fotografando il codice era possibile condividere la propria posizione su Foursquare e magari individuare qualcuno con cui condividere il momento di convivialità.

guinness qr code

Immagine della campagna Guinness in cui viene utilizzato il QR code. Fonte: Ads of the World

Il QR code per il personal branding e il recruiting

Scambiarsi biglietti da visita è ancora importante e se all’interno del biglietto da visita si trova il QR code si riescono a fornire informazioni ancora più complete come il link al profilo aziendale o ai canali social. Spesso il link cui si viene rimandati è quello della vCard da salvare direttamente sul telefono ma non mancano i casi in cui si viene collegati alle “online business vCard”, pagine che in maniera rapida ed essenziale presentano la propria bio raccogliendo le presenze diffuse in Rete. Un curioso caso di utilizzo del QRC proviene dal settore recruiting e più nello specifico da uno studio di tatuatori di Istanbul. Il Berrge Tattoo Studio per verificare le competenze del personale da assumere ha deciso di metterlo alla prova in maniera poco convenzionale. Gli aspiranti tatuatori sono infatti stati invitati a completare con mano ferma il QR code presente all’interno di un annuncio stampa. Una volta “disegnato” in maniera corretta, il codice ha fornito accesso al modulo di assunzione da completare online.

Bergee tattoo annuncio

L’annuncio stampa del Berrge Tatoo Studio per la ricerca di personale – Fonte: Creative Criminals

QR code per il non profit

L’annuncio “Help Japan now” è presente su numerosi siti come progetto per la raccolta fondi dopo il disastro di Fukushima in Giappone anche se secondo una fonte della CNN non è un’iniziativa ufficiale della Croce Rossa. L’immagine è comunque un interessante esempio di come il QRC si possa integrare in una campagna visual. Il codice presenta al centro una grafica stilizzata del Giappone e lungo i bracci diverse icone raffiguranti le stampelle, la valigetta medica, un elicottero, il personale del soccorso alpino e una barella.

Sempre in ambito non profit, Citybility racchiude la possibilità di fare una donazione mentre si fa shopping in determinate attività commerciali. Il cliente sceglie il progetto da voler finanziare e i negozi coinvolti nell’iniziativa, fa i suoi acquisti e attraverso la app scansiona il codice QR presente in negozio in modo da segnalare l’acquisto e devolvere una parte della sua spesa al progetto scelto.

Citybility – La tua città si fa più buona!
Citybility - La tua città si fa più buona!

QR code e advertising

Il principale utilizzo del QRC nelle campagne di advertising è relativo agli annunci stampa. Le campagne Erin, Lily e Candice realizzate dalla Miami Ad School nel 2011 utilizzano il QR code come particolare “effetto censura” per le modelle di Victoria’s Secret. La campagna stampa incuriosisce gli utenti con un particolare effetto “vedo non vedo” e li invita a scansionare l‘apposito QR code per visionare l’immagine per intero. Stesse modalità anche per Calvin Klein che con la campagna “Get It Uncensored” non lascia nemmeno intendere il contenuto del manifesto pubblicitario: un QR code primeggia e lascia spazio all’immaginazione invitando i curiosi ad accedere al link.

Annuncio Stampa Victoria's Secret

Le tre campagne Victoria’s Secret il cui protagonista è il QR code. Fonte: Ads of the world

QR code di Ck Billboard

La campagna “Get it uncensored” di Calvin Klein. Fonte: Public Ad Campaign

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