Realtà aumentata: cos'è e come funziona
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Definizione di Realta aumentata
La realtà aumentata è l'arricchimento della percezione del contesto circostante con dati di tipo digitale generati grazie a tecnologie che consentono la sovrapposizione di contenuti (quali testi, immagini, filmati live action o animati) percepiti come parte dell'ambiente reale in cui il soggetto si ritrova.
Cosa fa la realtà aumentata?
È possibile affermare che la realtà aumentata (in inglese “augmented reality“) cambia il modo di percepire il contesto circostante, sfruttando delle sue riprese in tempo reale e sovrapponendovi dei contenuti digitali di diverso tipo, di solito adatti o proposti in corrispondenza dell’ambiente in questione.
In questo modo, mentre la realtà virtuale consente di simulare una realtà o un contesto diverso da quello in cui il soggetto si trova fisicamente, la realtà aumentata (AR) consente di vedere il contesto intorno a sé arricchito da ulteriori dati (che possono essere collegati o meno all’ambiente circostante), grazie al supporto della tecnologia, come ha spiegato Lorenzo Montagna, consulente di realtà aumentata e virtuale, in un’intervista ai nostri microfoni.

Come funziona la realtà aumentata
Secondo l’esperto, è possibile distinguere due tipologie di realtà aumentata, ovvero quella gestita da smartphone, iPhone, tablet e iPad e quella invece gestita da visori indossabili.
La AR corrispondente al primo tipo si è diffusa in particolar modo nel 2016 con il lancio di “Pokémon GO“, un videogioco pensato per smartphone che consente agli utenti di allenare e catturare i Pokémon, creature virtuali che compaiono sul display del cellulare, si sovrappongono alle immagini presentate in tempo reale dalla telecamera e, quindi, vengono percepite dall’utente come se fossero inserite nel contesto circostante, man mano che essi si spostano. Questo tipo di tecnologia ha il vantaggio di essere particolarmente accessibile, poiché richiede soltanto l’utilizzo di uno smartphone e di un’applicazione ad hoc: basta inquadrare l’ambiente circostante con la fotocamera del cellulare e si può accedere a tutti i contenuti previsti dal software.
Esistono invece dei dispositivi indossabili come dei visori o degli occhiali di realtà aumentata che consentono di potenziare l’esperienza e di renderla ancora più immersiva, ma hanno un costo più elevato rispetto alla prima tipologia di tecnologia.
Inoltre, sia Google che Samsung hanno lanciato dei brevetti di lenti a contatto con realtà aumentata. Secondo le descrizioni dell’ultima azienda, le lenti in questione garantirebbero una qualità di immagine molto superiore a quella degli smart glasses attualmente esistenti e inoltre sarebbero anche meno invadenti rispetto ai dispositivi indossabili. Per ora, però, questo tipo di tecnologia non è in commercio e resta più diffuso l’uso della realtà aumentata gestita da smartphone o iPhone.
Particolarmente noti sono i Google Glass, in vendita attualmente a un costo di circa 1000 dollari, e che consentono, grazie a una proiezione sulla retina, di vedere l’ambiente circostante arricchito da informazioni o da elementi che non potrebbero essere percepiti con i soli cinque sensi (come l’accesso a informazioni stradali o a dettagli su locali o negozi in tempo reale, man mano che ci si sposta).

Un altro esempio di occhiali di realtà aumentata, che rivelano il potenziale di questa tecnologia, sono i Microsoft Hololens 2, che utilizzano dei sensori e un display 3D ad alta definizione e che consentono agli utenti di accedere a un’interfaccia olografica molto realistica con la quale si può interagire sia attraverso lo sguardo e la voce, sia mediante movimenti delle mani.
Nel 2017, poi, Google ARCore ha anche lanciato una piattaforma per la creazione di app in realtà aumenta, contribuendo così a facilitare lo sviluppo di questo tipo di soluzioni.
Applicazioni ed esempi di realtà aumentata
Le possibili applicazioni di questo tipo di tecnologia sono tante e nei più diversi contesti: vanno, per esempio, dall’intrattenimento all’ambito medico.
Intrattenimento: dal gaming alla lettura
Le potenzialità nel campo dell’intrattenimento sono praticamente infinite: Pokémon GO è soltanto uno dei tanti esempi di giochi di realtà aumentata geolocalizzata. A questo si aggiungono, per esempio, Harry Potter: Wizards Unite e Jurassic World Live.
Altri immaginari cinematografici infatti sono stati riproposti tramite la AR. Un esempio è rappresentato da Star Wars: alcuni dei personaggi della saga, come per esempio i piccoli Porg, grazie al “Project Porg” di Magic Leap, possono diventare degli animaletti domestici per i fan.

Screen dal video: Project Porg: Bring Porgs Home in ILMxLAB’s Latest Experiment!
Ugualmente interessante è l’uso di questa tecnologia per potenziare l’esperienza di lettura, con la creazione di libri che consentono di vedere in 3D i personaggi delle storie o analizzare nel dettaglio aspetti specifici del contenuto stampato.
Settore industriale e aumento della produttività
Le prime applicazioni della realtà aumentata al settore industriale sono nate negli anni ’90 con il lavoro di Thomas Caudell e David Mizell per l’azienda Boeing Inc. Da allora, i possibili utilizzi e la qualità della tecnologia sono aumentati moltisso.
Come ha spiegato Lorenzo Montagna ai nostri microfoni, la realtà aumentata presenta grandi vantaggi «quando ci troviamo in un contesto lavorativo come può essere quello di una fabbrica». Pensando per esempio alla manutenzione dei macchinari, si comprende tutto il potenziale di questa tecnologia: se ci sono dei problemi con una macchina specifica e un dipendente che ha particolare familiarità con il suo funzionamento non è presente al momento oppure lavora nella sede dell’azienda in un altro paese, è possibile, come spiega l’esperto, chiedere assistenza in tempo reale, inquadrando e trasmettendo le immagini del macchinario in maniera remota al dipendente in questione e ottenendo da esso informazioni precise su come procedere per risolvere il problema.
Microsoft invece spiega all’interno di un video come il prodotto Microsoft Hololens 2 possa essere utile nel settore della costruzione e dell’architettura per la realizzazione di modelli architettonici digitali, che vengono mixati con la realtà proprio grazie al visore. Ciò consentirebbe agli ingegneri di avere una visione molto più accurata di tutta la struttura e del lavoro in corso in ogni fase di costruzione e ristrutturazione di palazzi o monumenti.

Arte e turismo
Anche nel settore del turismo le applicazioni della realtà aumentata si rivelano particolarmente interessanti, poiché consentono di ottimizzare l’esperienza dei visitatori all’interno di musei così come dei clienti delle strutture alberghiere.
Marketing e customer experience
Molte aziende hanno iniziato a sfruttare la realtà aumentata per promuovere i propri prodotti o servizi. Ikea rappresenta un ottimo esempio di utilizzo di questa tecnologia per aiutare i clienti nella scelta d’acquisto, invogliandoli a utilizzare un’app apposita per vedere in che modo i propri prodotti di arredamento potrebbero essere adatti o meno alle dimensioni o all’allestimento della casa. Lo stesso tipo di utilizzo viene fatto anche da Amazon per la promozione delle più svariate categorie di prodotti.

Applicazioni in ambito medico
Diverse aziende, tra cui Proximie ma anche Microsoft e Google, da molto investono nello sviluppo di tecnologie di questo tipo per fornire un supporto ai professionisti del settore medico. L’uso di occhiali di realtà aumentata consentirebbe per esempio ai medici di avere accesso a informazioni mediche utili e dettagliate in tempo reale, senza dover ricorrere a dispositivi come smartphone o computer.
In un video di Proximie si può vedere come visori di realtà aumentata potrebbero risultare utili al personale medico durante un intervento chirurgico, potendo difatti questi confrontarsi con altri colleghi che non sono fisicamente presenti in sala operatoria ma che potrebbero vedere e commentare l’intervento a distanza, interagendo con le relative immagini trasmesse in tempo reale e fornendo così delle indicazioni dettagliate, indicando proprio sul corpo del paziente le aree a cui fanno riferimento mentre parlano grazie a una piattaforma apposita.