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“Your Digital Business Experience”: 5 trend per personalizzare il digital marketing secondo Spider 4 Web

Spider 4 Web CEO Andrea Pizzato e COO Simone Perenzin

La digital agency friulana Spider 4 Web racconta come personalizza l’approccio al digital marketing verso le proprie aziende clienti, utilizzando un mix di 5 trend del settore.

Quando si parla di experience in ambito web, non bisogna focalizzarsi solo sugli “user”: anche le aziende entrano nell’universo digitale, da qualunque punto vi accedano, e si aspettano di essere guidate dalle agenzie in un percorso che sia efficace, soddisfacente e personalizzato. L’obiettivo però dev’essere uno: migliorare il proprio business. È quanto sostiene Spider 4 Web, digital agency di Pordenone che dal 2000 accompagna le aziende verso la digital transformation.

«Il nostro claim “Your Digital Business Experience” esprime ciò che offriamo alle aziende che ci scelgono come partner»,

spiega Andrea Pizzato, CEO di Spider 4 Web. Non solo servizi e soluzioni ma un percorso di crescita.

«Mettiamo a disposizione le nostre competenze in ambito digital marketing e digital technology – prosegue Andrea Pizzato – per aiutare le imprese a sviluppare il proprio business, offrendo loro strategie e servizi studiati per la specifica attività e precisi obiettivi aziendali. Inoltre, individuiamo per loro le tecnologie e gli strumenti digitali più appropriati per raggiungere gli obiettivi.»

La crescita dell’agenzia (un aumento del 144% del numero di dipendenti in 5 anni) è legata a doppio filo alla crescita delle aziende clienti.

Se all’inizio le richieste alla digital agency erano limitate alla progettazione di siti web e provenivano da PMI del territorio, man mano gli ambiti si sono intrecciati fra tech e marketing, il portafoglio clienti si è espanso andando a toccare diverse aree geografiche (tutta Italia e anche estero), diversi settori, varie dimensioni aziendali (dalle PMI alle multinazionali) e tipologie di business (sia B2C che B2B).

Questo perché oggi le aziende scelgono consapevolmente di utilizzare i canali digitali come leva strategica del proprio business e cercano un interlocutore attento e preparato, in grado di creare per loro un percorso graduale. Facendo tesoro di 23 anni di conoscenza delle esigenze delle aziende, Spider 4 Web ha così confezionato il proprio mix di proposte facendo leva anche su 5 trend rilevati nell’ultimo periodo: non novità, ma scelte strategiche oggi alla portata di tutte le aziende, grazie ad approcci personalizzati e scalabili.

Trend #1: centralità della user experience in tutte le fasi

La UX è uno dei grandi temi del 2023, vista la rivoluzione di GA4 che traccia come “eventi” le interazioni degli utenti, raccogliendo molte informazioni sul loro comportamento online. Questa nuova modalità si unisce agli strumenti già a disposizione delle aziende per costruire relazioni tra utenti e asset digitali, in grado di far incontrare le esigenze di entrambi.

Tra gli asset principali, il primo è senz’altro il sito web, la “casa” dell’azienda nell’ecosistema digitale. Il sito è di estrema importanza per raccogliere i dati di prima parte, ovviando all’incertezza sempre crescente dei dati di terze parti (si pensi alla complessità delle vicende relative a Meta, Apple Privacy e il mondo cookies in generale). Un sito ottimale permette di costruire esperienze utente altamente personalizzate, tanto che oggi si parla di DXP, digital experience platform: un ecosistema che si adatta alle esigenze aziendali nella gestione, ottimizzazione e distribuzione di esperienze digitali multicanale, anticipando le azioni o i bisogni dei visitatori del sito.

Questo tipo di esperienza è possibile utilizzando alcuni CMS evoluti come Umbraco, selezionato da Spider 4 Web per le sue grandi potenzialità a parità di costo con altre soluzioni open source.

«Da tre anni stiamo affrontando un percorso di certificazione su Umbraco – precisa Simone Perenzin, COO di Spider 4 Web –. Si tratta di un CMS headless tecnologicamente all’avanguardia, che presenta grandi vantaggi: in primis l’essere totalmente personalizzabile e semplice da utilizzare per i marketer che svolgono quotidianamente attività content-oriented. Inoltre, può garantire sicurezza dei dati, alte performance di velocità, scalabilità orizzontale nella distribuzione del traffico per affrontare agevolmente picchi improvvisi, la possibilità di essere integrato con qualsiasi soluzione di terze parti, anche in futuro.»

Trend #2: affiancamento dei team interni aziendali con la digital marketing consultancy

Negli anni sono cambiati gli interlocutori aziendali e la tendenza generale osservata è quella dell’internalizzazione delle attività di marketing, dato che rispecchia quanto riporta l’Osservatorio Marketing B2B 2022: stando al campione esaminato, solo il 10% delle aziende affida in outsourcing completo il digital marketing1. Ne consegue che, sempre più, le aziende chiedono il supporto di un partner strategico e operativo.

Un modo efficace per rispondere a questa esigenza consiste nello sviluppo di consulenze di digital marketing personalizzate per affiancare i team interni aziendali: analisi, strategie e metodologie che possono coprire vari ambiti e richiedere la partecipazione attiva dell’azienda.

«Abbiamo studiato consulenze modulari – precisa il COO Perenzin –. «Lo strategic assessment & consultancy fa da cappello ai progetti più completi, ideali per mappare le reali esigenze dei business più strutturati, a cui generalmente segue una content strategy per definire un piano di contenuti da veicolare su tutti i canali aziendali. Come conseguenza, ma anche come attività verticali a sé stanti, i nostri strategist e specialist possono affiancare le risorse aziendali su focus specifici, dal taglio più operativo: social consultancy, lead nurturing, SEO consultancy, social selling.
Qualunque sia l’esigenza espressa, è fondamentale ritagliare gli output sulle reali necessità e skill delle risorse interne.»

Propedeutico alle consulenze o step successivo per monitorarne l’efficace applicazione, un digital marketing audit è invece una fotografia dello stato dell’arte degli asset digitali aziendali, finalizzato a rilevare criticità, opportunità di miglioramento e gap da colmare.

«L’audit può focalizzarsi su vari aspetti, dal SEO audit al data analytics audit, dal SEA & paid audit al CRO, dallo UX audit al content audit e social audit –prosegue Perenzin –. «L’obiettivo di questi strumenti è fornire una base per poter prendere decisioni data driven, in modo da ottimizzare l’effort delle attività di marketing e valorizzare gli investimenti.»

Trend #3: data analysis semplice e integrata in un’unica dashboard

Inevitabile parlare di dati: l’analisi e il monitoraggio dei KPI sono sempre più imprescindibili per guidare il business nel mondo digitale e proporre strategie sostenibili.

«Ci siamo preparati per tempo investendo da anni nella realizzazione di un software ad hoc, la suite 4Analytics, una soluzione di analisi e reportistica che aggrega in un’unica dashboard i dati raccolti da diverse fonti» spiega il CEO Pizzato.

Non solo sito web ma anche email, social, gestionale aziendale e qualsiasi altra fonte utilizzata: i dati sono già a disposizione delle aziende ma spesso queste non sanno come collegarli tra loro, per poter avere un’idea chiara di tutto il percorso di un contatto nell’intera scena dei touchpoint aziendali. Per essere realmente utili a marketer e management nel prendere decisioni, i dati raccolti devono essere personalizzabili, comprensibili e interpretabili a colpo d’occhio: ancora una volta è l’esperienza utente a dare il valore aggiunto a informazioni che, altrimenti, rischiano di far perdere tempo senza portare a risultati concreti.

Trend #4: marketing automation per personalizzare i messaggi e automatizzare le attività time-consuming

Risparmiare tempo è senz’altro un’esigenza sempre più impellente e la marketing automation è una delle grandi soluzioni a disposizione dei marketer: secondo il report di Hubspot “The State of Media & Content Planning in 2022”, il 78% dei marketer utilizza tool di automazione e media planning per gestire i contenuti aziendali, con il doppio beneficio di ridurre i tempi di lavorazione e incrementare le opportunità di relazione con gli utenti.

La marketing automation però è molto di più: è un insieme di processi, strategie e tecnologie finalizzate a coinvolgere e qualificare i lead grazie a contenuti al contempo automatizzati nell’invio e personalizzati in base alle esigenze del singolo contatto.

«Negli anni abbiamo acquisito varie certificazioni e partnership con le principali piattaforme di marketing automation presenti sul mercato: siamo silver partner di SharpSpring (ora denominata Constant Contact Lead Gen & CRM), partner di Sendinblue e di ActiveCampaign» afferma il CEO Pizzato.

Avere competenze certificate su diverse piattaforme è ottimale per garantire ai clienti le migliori soluzioni e loro utilizzi: creare landing page per raccogliere contatti, tracciare le interazioni, mandare messaggi personalizzati e automatizzati, riducendo il tempo di esecuzione di ciascuna di queste attività.

Trend #5: velocizzazione e ottimizzazione del lavoro grazie ad AI e ML

Trend da diversi mesi, infine, è l’AI: intelligenze artificiali e machine learning possono migliorare e velocizzare il lavoro di chi si occupa di marketing e lasciare più tempo per attività strategiche e di personalizzazione.

Dalla ricerca di parole chiave alla composizione di messaggi ottimizzati per il proprio target, dall’analisi di dati all’ispirazione per creare nuovi contenuti: sono tante le attività che possono trarre vantaggio da un uso consapevole e strategico dell’AI. L’importante è inserire dati e informazioni di qualità, saper porre le domande pertinenti e saper rielaborare e approfondire gli output in maniera coerente con il proprio brand.


Per chiudere il cerchio sulla digital business experience personalizzata, si può affermare che più aumenta la consapevolezza delle aziende sulle potenzialità del digital marketing, più un’agenzia può costruire progetti di reale efficacia, più deve investire internamente per ampliare e affinare le competenze, meglio può affiancare le aziende in un percorso di crescita, alzando sempre più l’asticella, in un circolo virtuoso secondo cui, per crescere, bisogna condividere la crescita.

Note
  1. Osservatorio Marketing B2B
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