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I dipendenti della Commissione europea non potranno più utilizzare TikTok

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È poco sicura e non garantisce un adeguato trattamento dei dati personali: per questo la Commissione europea ha bannato TikTok dai dispositivi dei propri dipendenti e collaboratori sulla scia di quanto successo negli USA.

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I dipendenti della Commissione europea non potranno più utilizzare TikTok
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La Commissione europea banna TikTok dai dispositivi di dipendenti e collaboratori per proteggere i propri dati e la propria sicurezza informatica.

La notizia è circolata ufficiosamente per diversi giorni1 , prima di essere confermata in prima persona da Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato Interno, che ha ribadito come la sicurezza dei dati e delle persone sia un pilastro fondante per l’Europa e le sue istituzioni. Tanto che, ora, anche il Parlamento europeo sembrerebbe valutare una mossa simile.

Perché la Commissione europea banna TikTok dai dispositivi di dipendenti e collaboratori

Nell’occhio nel ciclone, come già successo in passato, è finito il modo in cui l’app cinese di casa ByteDance tratta dati e informazioni personali degli utenti.

A novembre 2022 era emerso da delle inchieste – ed è poi stato confermato dalla compagnia – che i dipendenti di TikTok hanno accesso alle informazioni degli iscritti. Il dubbio, sebbene dalla casa madre abbiano ribadito in più occasioni che non è mai successo, è che possano condividerle con le autorità cinesi in caso di pressioni da parte delle ultime o in presenza di norme e circostanze che legittimino il governo cinese a consultare i database delle aziende del Paese.

La Commissione europea banna TikTok, insomma, per la stessa ragione per cui l’app negli scorsi è stata messa al bando dagli ambienti governativi, da alcuni uffici federali e da molti campus americani.

Da un lato c’è lo spettro della cybersorveglianza a opera di Pechino, lo stesso che aveva scatenato ai tempi una vera e propria guerra di Trump contro TikTok, e dall’altro il pericolo decisamente più concreto che il trasferimento della grande mole di dati degli utenti europei verso data center esteri non avvenga sempre in maniera trasparente e rispettosa della privacy.

Nei mesi scorsi, non a caso, durante diversi incontri con l’amministratore delegato della compagnia, Shou Zi Chew, le autorità europee avevano richiamato TikTok a conformarsi più e meglio alle previsioni del GDPR.

Che conseguenze avrà il ban di TikTok da parte della Commissione europea

Il trasferimento verso l’estero e senza adeguate garanzie quanto al rispetto di standard di sicurezza si fa tanto più rischioso se i dati in questione sono quelli sensibili, «riservati»2 e potenzialmente strategici di dipendenti e funzionari europei, come ha sottolineato in un’intervista ad AGI Guido Scorza, componente del Collegio del Garante italiano per la privacy.

La notizia secondo cui la Commissione europea banna TikTok dai dispositivi di chi ha accesso ad alcune informazioni istituzionali, continua l’esperto, andrebbe inquadrata così nell’ottica delle «normali clausole che regolano il rapporto tra datore di lavoro e dipendente» e che sempre più spesso, ormai, riguardano anche l’uso dei social e di altri servizi digitali durante l’orario lavorativo, sui dispositivi aziendali o su dispositivi personali che si usano anche per ragioni di lavoro.

Non si tratta, insomma, di una decisione marcatamente politica. Né, come hanno tenuto a sottolineare i portavoce dell’organo europeo, c’è stata influenza diplomatica da parte degli Stati Uniti. Tanto più che non c’è probabilità, almeno per ora, che il ban di TikTok sia esteso anche agli utenti comuni: 125 milioni di europei che ogni mese scelgono di stare sull’app delle challenge, dei video verticali, ecc., come hanno fatto notare dalla compagnia nel mostrare la propria delusione nei confronti della decisione della Commissione.

Più probabile è che altre istituzioni, come i governi degli Stati membri, optino per un simile blocco di TikTok sui dispositivi in uso ai propri dipendenti e collaboratori. Al momento, però, nessun esecutivo sembra essersi mosso in questa direzione.

Di certo, insomma, c’è solo che il personale della Commissione europea ha tempo fino al 15 marzo 2023 per provvedere a disinstallare TikTok dai propri dispositivi aziendali e da quelli personali che usa anche per ragioni di lavoro. Chi non lo farà, ha specificato un portavoce dell’ EC Corporate Management Board, l’organo che ha formalmente preso la decisione di bannare TikTok dai dispositivi di dipendenti e collaboratori della Commissione Europea, perderà accesso alla email istituzionale e ad altri servizi come Skype Business.

Il ban è comunque temporaneo e la Commissione non esclude di ritornare sui propri passi una volta che ByteDance sarà intervenuta a risolvere le criticità dell’app in materia di privacy e sicurezza.

Note
  1. Euractive
  2. AGI
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