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Come ci si informa? I più giovani preferiscono le news da leggere

Come ci si informa? I più giovani preferiscono le news da leggere

Secondo uno studio del Pew Research Center, i giovani tra i 18 e i 29 anni preferiscono leggere le news piuttosto che guardarle. E gli altri?

Dovrebbero essere i più abituati agli ambienti multimediali, i più lontani dalla cultura prettamente “tipografica” dei loro nonni e genitori e, di conseguenza, preferire i formati audiovisivi anche quando si tratta di consultare news. E, invece, secondo una recente rilevazione del Pew Research Center, i giovani sono quelli che più preferiscono, ancora, semplicemente leggerle.

Chiamati a rispondere, infatti, su come preferiscono informarsi, almeno il 42% dei giovani americani tra i 18 e i 29 anni ha risposto “leggendo”, contro un 38% che ha indicato il formato video come quello preferito e il restante 19% che dice di informarsi soprattutto ascoltando le notizie (da radio tradizionali o web, si presume).

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La percentuale di lettori di news tra i giovanissimi è di gran lunga superiore alla media generale della popolazione locale, considerando, infatti, che almeno il 46% tra gli americani di tutte le età dice di preferire “guardare” le news o fruirne in formato video. La percentuale di lettori di notizie, in particolare, sembra diminuire in maniera progressiva con l’aumentare dell’età. Nella fascia tra i 30 e i 49 anni leggere le notizie e guardarle in formato video sembrano rappresentare due opzioni alternative (il 40% preferisce leggerle, contro un 39% che preferisce guardarle e un solo 20% che preferisce ascoltarle). A partire dalla fascia d’età 50-64 si avvertono, invece, differenze più profonde. Gli over 50 preferiscono di gran lunga fruire di notizie video, con il 52% che dice di guardare per lo più le notizie, contro un 29% che ancora preferisce leggerle (e solo un 17% che le ascolta). Tra gli over 65 i lettori di notizie sono solo il 27%, contro un 58% che consuma notizie video e un 10% che le ascolta.

I dati? Sembrano andare nella stessa direzione della predilezione dei giovani per il consumo di notizie online su testate tradizionali, blog , portali specializzati, social network . Le ricerche in questo senso sono delle più svariate: alcune sottolineano l’importanza del ruolo di “influencer” di fiducia come amici e familiari, altre invece includono il consumo crescente di news digitali tra i trend da tenere d’occhio per quanto riguarda l’informazione digitale.

La preferenza dei giovani per le notizie “da leggere” sembra sottolineare, infine, come la smania per le news video, quelle “da guardare” insomma, sia dettata non tanto dal lato degli utenti, quanto dal lato della produzione. Basti pensare ai video Facebook native, per esempio, su cui gli editori avrebbero investito incentivati dalla disponibilità tecnica, da un algoritmo premiante e dalle pressioni dei big dei social network. Anche l’aspetto investimenti in advertising non è da sottovalutare: quello che ha determinato la sterzata dei produttori di news verso i contenuti video sembra essere stato, infatti, anche la possibilità di investire in display advertising.

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