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Come sfruttare Instagram per l’eCommerce: strumenti e strategie

Come sfruttare Instagram per l'eCommerce: strumenti e strategie

Si può sfruttare Instagram per l'eCommerce? Ben oltre la promozione, cioè, come trasformare il social in una piattaforma per gli acquisti?

È tra i social più amati dai giovanissimi, anche per questo aziende e altri soggetti business hanno ormai compreso l’importanza di fare Instagram marketing se si si vuole arrivare a target specifici. Ben oltre le strategie di semplice promozione – quelle che portano molti, per esempio, anche a fare personal branding su Instagram – il social visivo di casa Facebook sembrerebbe particolarmente apprezzato, però, per la capacità di generare azioni e ritorno concreti. Non c’è da stupirsi così se, quando si parla di Instagram per l’ ecommerce , non si fa riferimento alla sola presenza sulla piattaforma dei principali player per le vendite online, quanto alla possibilità di sfruttare lo stesso social quasi come una piattaforma di eCommerce,  grazie a tool e funzionalità messi a punto nel tempo dagli sviluppatori e a strategie ad hoc pensate dai marketer.

Instagram e non solo: alcuni insight sul social commerce

Ci sono dei dati, del resto, che non possono essere ignorati. Da un lato la crescita inarrestabile di Instagram che contava, a luglio 2018, un miliardo di utenti mensili attivi.

Fonte: Statista.com

Dall’altro il crescente successo degli acquisti online, o meglio degli acquisti da mobile, che convincerebbero sempre più utenti. Il 96% dei consumatori americani sarebbe ormai un online shopper, per esempio. Anche quando l’acquisto è fisico, avviene in negozio e nelle forme più tradizionali, il viaggio del consumatore però è oggi diversificato e conta numerose tappe di cui molte sono ormai completamente digitali.

In questa prospettiva è più facile capire allora perché il 60% degli instagramer dica di aver scoperto un prodotto o servizio proprio su Instagram, tramite i canali ufficiali del brand in questione (l’80% degli iscritti, infatti, ne segue almeno uno) o i post di influencer e altri utenti comuni, e il 72% degli iscritti almeno una volta abbia comprato un prodotto o servizio dopo averlo visto su Instagram.

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Come si ottimizza, però, un profilo Instagram per l’eCommerce? Valgono certamente i principi generali che rendono buona una strategia di presenza sulla piattaforma. Anche chi vende online per esempio, ricorda Forbes, dovrebbe rispettare la regola dei terzi e cioè alternare post promozionali, in cui protagonisti sono i prodotti o i servizi offerti dal brand, con post «conversazionali» che premino cioè l’interazione con la fanbase e contribuiscano alla creazione di una community e con contenuti più generici che riguardino il settore o la macroarea in cui si opera.

Come sfruttare l’estetica e la grammatica di Instagram per l’eCommerce

Sono soprattutto grammatica ed estetica della piattaforma, però, che non vanno tradite, per questo il punto di partenza per chi vuole vendere su Instagram è senza dubbio prestare molta cura alle immagini utilizzate. Non si tratta solo di trovare un linguaggio, visivo in questo caso, che sia distintivo e che riesca a condensare storia, vision , mission e valori del proprio brand; si tratta di puntare su immagini accattivanti, strategicamente studiate del proprio prodotto e che riescano a convincere all’azione l’utente (la chiusura del carrello, in extrema ratio, nel caso specifico). Diversi studi sottolineano, del resto, come il cervello umano abbia una certa tendenza al visual processing: saremmo dieci volte più veloci, per esempio, nel trarre le informazioni da un’immagine e impiegheremmo pochi millesecondi a darle senso e significato. Non sorprende in questa prospettiva che anche quando si tratta di vendere online le immagini sarebbero più ingaggianti delle sole informazioni testuali. Un dato curioso in questo senso, con cui tutti i marketer hanno imparato in questi anni a familiarizzare, è però che il contenutoperfetto“, che segua tutte le linee guida fornite dalle stesse piattaforme social, non sempre converte o non converte almeno quanto riesce a fare un contenuto che dia invece l’idea di essere “fatto in casa”.

Per tornare, però, alla componente testuale di un post su Instagram, questa non andrebbe di certo sottovalutata: il giusto testo e la giusta immagine associati, infatti, incrementerebbero del 600% le probabilità che il contenuto sia correttamente ricordato. È per questa ragione che, esattamente come si dovrebbe prestare la necessaria attenzione nello scrivere le schede prodotto per l’eCommerce, se si vuole vendere su Instagram si dovrebbero adeguatamente curare anche descrizioni e caption dei propri post. Non basta il semplice storytelling di marca o di prodotto, serve giocare con un linguaggio emozionale che suggerisca all’utente l’idea di urgenza e di esclusività pur senza rinunciare ai necessari contenuti di carattere informativo e badando a che la call to action  (meglio se esplicitamente e semanticamente legata al campo degli acquisti, come «Vai al carrello!», «Acquista ora», ecc.) risulti sempre molto chiara.

 

Così Instagram prova gli shoppable post…

Come si accennava, però, nel tempo sono state messe appunto delle feature specifiche e a prova di chi voglia sfruttare Instagram per l’eCommerce. Boosted post, contenuti sponsorizzati, Instagram Ads sono sicuramente tra queste, ma si tratta a rigore di strategie paid e di promozione che vanno al di là delle possibilità organiche di trasformare – o quasi – il proprio feed Instagram in una piattaforma per le vendite online. Decisamente più interessanti sono quelle impostazioni che trasformerebbero i post di Instagram in shoppable post. Il bottone Compra Ora“, per esempio, che permette a chi stia visitando un profilo business di effettuare direttamente l’acquisto senza uscire dal social.

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Un esempio di tag dei prodotti in vendita su Instagram.

Più di recente la piattaforma ha permesso ai profili commerciali collegati con Facebook o Business Manager di taggare i prodotti su Instagram se presenti nelle foto o negli album (cinque nel primo caso, venti nel secondo) in modo che sia possibile per l’utente, con un semplice tap sul tag, guardare più da vicino il prodotto, ricevere tutte le informazioni di cui ha bisogno e nell’eventualità procedere direttamente con l’acquisto.

Un sistema come questo potrebbe rivelarsi un’alternativa innovativa e originale ai più classici cataloghi online, dal momento che permette all’utente di andare alla scoperta dei prodotti dei brand che segue e da cui si lascia ispirare. Non è un caso che tra i primi a sfruttare questa nuova funzione ci siano stati i brand del fashion che ne hanno approfittato per suggerire tramite i loro post su Instagram outfit e look di tendenza alla propria fanbase.

…e fa delle storie un alleato per eCommerce

Diventate nel tempo un efficace strumento di marketing, comunque, anche le Storie possono rivelarsi utili nell’ottica di una strategia Instagram per l’eCommerce.

Non è detto, infatti, che «la volatilità del contenuto sia per forza, anche, una volatilità del mezzo o dell’attenzione», come sottolinea Valentina Vellucci a eCommerce Hub 2018. Se raggiunge il pubblico giusto – il pubblico interessato – nel momento giusto, anche il contenuto temporaneo può convincerlo all’azione e, anzi, ci sono settori – come il beauty – in cui proprio i contenuti temporanei sembrano avere tassi di conversione migliori dei classici contenuti da feed. Le Storie su Instagram, poi, rappresentano uno strumento scalabile e per questo adatto a business diversi per natura e dimensioni. Che cosa significa più pragmaticamente tutto questo? Che sfruttando la possibilità di inserire dei link cliccabili nei contenuti temporanei, per esempio, un profilo business potrebbe rimandare direttamente i suoi follower al negozio online, dove a sua volta questo può chiudere o ampliare il carrello; in alternativa si possono ideare promozioni speciali, sconti sul totale degli acquisti riservati alla propria audience Instagram. Lo stesso vale per la possibilità, più recente, di salvare delle Storie in evidenza: sfruttando questa nuova feature si riescono a creare delle vere e proprie categorie – visualizzate in cima al proprio profilo Instagram – che rendono lo stesso profilo più facilmente esplorabile e che, ancora una volta, potrebbero risultare strategiche per riservare promozioni, offerte e sconti speciali a chi acquista online.

instagram per eCommerce storie in evidenza

Anche le Storie in evidenza permettono di creare “categorie” per quanto riguarda i prodotti o servizi in catalogo.

Quando si prova a vendere tramite le Storie di Instagram, comunque, non si può fare a meno di operare A/B test, che devono essere incentrati tra l’altro non solo sulla parte di creatività ma anche e soprattutto sui lead . Una comunicazione personalizzata e un’efficace strategia di content curation sono altrettanto importanti. Almeno quanto lo è smettere di avere paura di «sbriciolare il classico funnel di vendita», sottolinea ancora Valentina Vellucci a #eHub18.

Come sempre quando si tratta di generare azioni significative da parte degli utenti, insomma, avere a disposizione le giuste feature tecniche è certo importante, ma lo è soprattutto saperle sfruttare al meglio e nell’ambito di una strategia completa e integrata.

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