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Instagram Reels: così il social sfida TikTok

Instagram lancia la nuova funzione Instagram Reels per contrastare la crescente popolarità di TikTok: ecco di cosa si tratta.
Clip video divertenti di 30 secondi a cui aggiungere musica – su cui eventualmente fare lip sync e karaoke – e testi: no, non si tratta di TikTok ma di Reels, la nuova funzione di Instagram che promette di dare filo da torcere al popolare social network cinese. Dopo che TikTok ha raggiunto il miliardo e mezzo di download da App Store e Google Play a novembre, non sorprende che Zuckerberg e soci si siano messi subito all’opera per contrastare l’ascesa del gigante cinese e la fuga di utenti – soprattutto giovanissimi – dalla piattaforma, i quali infatti sempre più spesso preferiscono il nuovo social network a Instagram. Esattamente come avvenuto in passato con Snapchat, Instagram Reels imita in tutto e per tutto le caratteristiche di maggiore successo del competitor.
La nuova funzione è stata testata prima in una sola nazione e poi in altre (un po’ come è accaduto con la rimozione dei like). Nello specifico, Instagram Reel è stata testata per la prima volta a novembre 2019 in Brasile, mentre ad agosto 2020 è stata resa disponibile globalmente raggiungendo oltre 50 Paesi tra cui anche l’Italia.
Instagram Reels: che cos’è e come funziona?
Instagram Reels consente di creare brevi videoclip di 30 secondi a cui gli utenti possono aggiungere una traccia audio presa in prestito da un altro video o un sottofondo musicale. Per quanto riguarda il montaggio, la piattaforma mette a disposizione dell’utente una serie di strumenti di editing per inserire testi, piccole transizioni, tagliare o eliminare le clip, regolare la velocità del video e aggiungere i classici filtri in realtà aumentata.

Una volta terminata la fase di editing, il video è pronto per essere condiviso nelle Stories – comprese quelle in evidenza – o in Direct. La possibilità di inviare i video in privato o scegliere di condividerli solo con una ristretta cerchia di amici rappresenta il principale punto di forza di Instagram Reels. In questo modo, infatti, anche gli utenti più timidi possono sfruttare la funzionalità senza dover necessariamente avere un profilo pubblico, entrando a far parte di fatto di una nuova schiera di creator più autentici e genuini. Per i contenuti invece pubblici è stata creata la raccolta “Top Reels” all’interno della sezione “Explore“, dove sarà possibile vedere i video che hanno generato più engagement e che potrebbe favorirne la viralità sia all’interno che all’esterno dell’applicazione stessa.

Fonte: TechCrunch
Insomma, nonostante qualche differenza, sono tante – forse troppe – le analogie con la piattaforma cinese, tanto che lo stesso Robby Stein, product director di Instagram, ha ammesso ai microfoni di TechCrunch: «Penso che Musically prima e TikTok poi abbiano il merito di aver reso popolare questo format […]. Tuttavia, non esistono due prodotti esattamente uguali e, alla fine, condividere un video con un sottofondo musicale è un’idea universale a cui pensiamo possano essere interessati tutti. La sfida è stata rendere tutto questo un format unico per noi».
Nulla di nuovo se si pensa alle parole che qualche anno prima Kevin Systrom, allora CEO della piattaforma, aveva usato riferendosi a Snapchat per parlare del lancio delle Instagram Stories. Tuttavia, il contesto sembra essere diverso e TikTok sembra essere cresciuto molto più del previsto, decisamente di più rispetto a quanto abbia fatto Snapchat nell’ormai lontano 2016. La domanda sorge dunque spontanea: basterà anche questa volta copiare o integrare funzionalità simili per arrestare la folle corsa di un competitor come TikTok?
Perché scegliere proprio il Brasile come paese per il test?
Sicuramente la scelta del paese in cui testare la nuova funzionalità non è casuale. Secondo i dati diffusi a febbraio 2019 da Hootsuite, il Brasile, infatti, è il terzo paese al mondo per numero di utenti iscritti a Instagram e vanta una community con una profonda cultura musicale e una spiccata propensione alla creazione dei contenuti. Se si considera poi che i brasiliani non sono ancora completamente ossessionati da TikTok – come invece è accaduto in altri mercati in via di sviluppo come l’India – non è difficile immaginare cosa abbia spinto l’azienda a scegliere proprio il Brasile come primo paese per la fase di test. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Zuckerberg, si sta «provando a vedere se [si riesce] a farlo funzionare [Reels, ndr] in paesi in cui TikTok non è già così diffuso […]. Instagram ha già utilizzato questa strategia di internazionalizzazione per lanciare le Stories quando Snapchat non era ancora così diffuso e ha funzionato sorprendentemente bene».
Il lancio di Instagram Reels nel resto del mondo
Dopo circa nove mesi dal test in Brasile, all’inizio di agosto 2020 la funzione è stata estesa ad oltre 50 paesi dell’area EMEA – tra cui anche l’Italia – insieme a Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Messico e Usa. L’arrivo della nuova feature è stato annunciato da un blog post ufficiale accompagnato da alcuni post pubblicati sui canali ufficiali della piattaforma.
Hellooooo, Reels 🙌
Introducing a new way to create and discover short, entertaining videos on Instagram.
Reels is rolling out today to more than 50 countries around the world.
🤳🤩🎥✨😂👀💯https://t.co/RfXDhYawSF pic.twitter.com/FjSGSpSGpn
— Instagram (@instagram) August 5, 2020
A poche ore dall’annuncio, se alcuni influencer e creators non hanno perso tempo a cimentarsi nella creazione di clip video in pieno stile Reels, altri invece si sono limitati semplicemente a fare l’upload di contenuti creati in precedenza con TikTok dimostrando ulteriormente quanto le due piattaforme siano estremamente simili.
Dal canto suo il social network preferito dalla generazione z non è rimasto in silenzio. Tramite un retweet del post ufficiale con cui Instagram ha annunciato la nuova funzione, la piattaforma cinese ha espresso in tono ironico il proprio disappunto nei confronti di Reels.
well… this looks familiar 🤔😉 https://t.co/V8GyRSXkPu
— TikTok (@tiktok_us) August 6, 2020
Una reazione attesa, che arriva in un momento molto delicato per il social network che lo vede impegnato a combattere contro la decisione di Donald Trump di bannare le app di proprietà del gruppo ByteDance dal mercato americano.
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