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Gli italiani usano ogni giorno app di home banking e per i pagamenti digitali, ma sostengono di non conoscere la fintech

fintech dati

Un'indagine di Qonto ha rivelato una discrepanza tra la percentuale di italiani che sfrutta quotidianamente prodotti e servizi della tecnofinanza e quella di chi ritiene di avere una certa familiarità con la materia.

Quasi nove italiani su dieci utilizzano regolarmente app per effettuare pagamenti, attività bancarie, prestiti o altre attività finanziarie per ragioni personali o di lavoro, ma quando viene chiesto loro se sanno cos’è e come funziona la tecnofinanza in più di un caso su due dicono di conoscere poco o per niente l’argomento. È questa la conclusione a cui è giunta un’indagine di Qonto su italiani e fintech.

I dati di Qonto su italiani e fintech nel 2023

L’87% degli intervistati tra la popolazione generale e il 93% nella fascia d’età che va dai 18 ai 24 anni userebbe, come si accennava in apertura, con regolarità applicazioni per i pagamenti digitali e l’home banking. A questi si aggiunge un 76% del campione titolare di un conto online, personale o aziendale.

Il 68% degli italiani, ancora, dice di preferire ormai i pagamenti tramite carte di credito o debito e i pagamenti tramite app a quelli in contanti, che rimangono il metodo prediletto di meno di un intervistato su tre. A questo risultato hanno contribuito sia gli incentivi normativi all’uso di metodi di pagamento digitali e tracciabili, sia soprattutto le profonde trasformazioni nelle abitudini di consumo registrate in questi anni.

Quelli digitali sono ormai, secondo l’indagine di Qonto su italiani e fintech, i metodi di pagamento preferiti dagli italiani anche quando si tratta di pagare tasse, multe o bollettini: due italiani su tre optano per saldarli tramite app o siti o attraverso il sistema pagoPA (con una leggera differenza tra residenti al Nord e Centro Italia, più propensi ai pagamenti digitali a favore delle pubbliche amministrazioni rispetto ai residenti al Sud).

Sicurezza e affidabilità sono quello che gli italiani apprezzano di più delle soluzioni fintech

Il successo dei metodi di pagamento digitale e più in generale delle soluzioni fintech dipenderebbe dal fatto che la maggior parte degli italiani (l’85% degli intervistati) li riterrebbe ormai affidabili e sicuri quanto quelli tradizionali (è così per il 46% del campione), se non di più.

Almeno il 77% degli intervistati da Qonto, che diventa 82% nella fascia d’età compresa ancora tra i 18 e i 24 anni, è convinto che prodotti e servizi della fintech possano migliorare la vita di tutti i giorni. Contrariamente a quanto osservato per l’utilizzo dei pagamenti digitali a favore delle PA, è soprattutto chi vive al Sud e sulle Isole che confida nella tecnofinanza e nei suoi strumenti.

Tutti la sfruttano, ma in pochi in Italia sembrano conoscere la tecnofinanza

A dispetto di un utilizzo diffuso e di una percezione largamente positiva delle soluzioni della finanza digitale, però, un italiano su tre non ha mai sentito parlare di fintech e più di un italiano su due (il 57% del campione per l’esattezza) nonostante abbia già sentito il termine ammette di conoscere poco o per niente l’argomento.

I giovanissimi della generazione z sono la fetta di popolazione italiana con più familiarità con la materia: solo il 16% del campione appartenente a questa fascia d’età sostiene di non aver mai sentito parlare di fintech e il 12% sostiene invece di conoscere approfonditamente l’argomento (percentuale che è per la popolazione generale leggermente più bassa, ossia 10%).

Secondo l’indagine di Qonto su italiani e fintech ci sarebbe una leggera differenza anche nella familiarità che uomini e donne hanno con l’argomento: tra le donne italiane sale al 37% la percentuale di chi dice di non aver mai sentito nominare la tecnofinanza e se si considerano invece solo gli uomini la percentuale di chi si dice esperto della materia sale al 12%.

Con poca sorpresa, comunque, è soprattutto chi fa impresa che sembra avere in Italia una conoscenza maggiore e più diretta dell’argomento. Tra gli imprenditori intervistati poco più di uno su quattro non ha mai sentito parlare di tecnofinanza e la percentuale di chi dice di conoscere approfonditamente la fintech e i suoi strumenti sale al 15%.

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