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C'è un nuovo Ken Sirenetto a segnare il futuro, sempre più inclusivo, di Barbie Mattel
La bambola, in edizione limitata, è stata scelta tra quattro proposte di uno showdown Barbie a tema marino: con i suoi dettagli rosa e scintillanti combatte gli stereotipi di una mascolinità tossica.
Ha lunghi capelli ondulati e raccolti da fermagli scintillanti, un’armatura incastonata di conchiglie e un’ampia coda rosa iridescente il nuovo Ken Sirenetto che è subito apparso agli occhi di molti, compresi quelli della nutrita community LGTBQIAP+ sui social1, come l’ultimo passo avanti di Mattel in tema di inclusività e lotta agli stereotipi di genere.
Per anni, infatti, Ken è stato il corrispettivo “al maschile” di Barbie anche nel veicolare un’idea di mascolinità cliché e per molti versi ormai anacronistica e persino tossica: dal fisico scolpito e con i muscoli sempre ben in evidenza, l’action figure di Ken era costantemente impegnata in occupazioni come cavalcare le onde su un surf o svolgeva mestieri, come quello del pompiere, anch’essi tradizionalmente considerati appannaggio esclusivo degli uomini. Ora il nuovo Ken Sirenetto, così, «emerge dal suo regno acquatico […] con i suoi regali ornamenti»2 – come si legge nella descrizione ufficiale della nuova bambola di Ken in versione tritone – a interpretare un certo spirito del tempo.
L’edizione speciale e da collezione del nuovo Ken Sirenetto
La King Ocean Ken Merman Doll – questo il nome prodotto ufficiale di Ken Sirenetto – è stata la più votata tra quattro bambole finaliste di uno showdown riservato alla community Mattel.
Al designer Angel Kent era stato commissionato di disegnare quattro nuove Barbie ispirate al tema “Under the sea ” tra cui sceglierne successivamente e in crowdsourcing , facendo affidamento cioè sui voti dei più appassionati fan di Barbie, una da inserire in Barbie Signature, una delle linee da collezione di casa Mattel, che raccoglie le bambole più preziose per materiali e finiture oltre che per design.
Con un po’ di sorpresa anche per lo stesso ideatore, i votanti non hanno avuto dubbi nel riservare la propria preferenza a Ken Sirenetto. Sarà anche perché ricorda i fasti dell’antica mitologia e di esseri altrettanto mitologici come i tritoni, a cui il designer ha ammesso di essersi ispirato.
Perché Ken in versione sirena è la prova definitiva che il futuro di Mattel è sempre più senza genere
Dal nome – “merman” non è il termine esatto usato in inglese per riferirsi alla creatura mitologica del tritone e indica qualcosa di più vicino al sirenetto – agli accessori ci sono molto più indizi che fanno pensare che i fan di Barbie abbiano amato fin da subito e prima di tutto la fluidità di genere di Ken Sirenetto.
Già da tempo e per sopravvivere a un mercato delle bambole per bambini in profonda trasformazione, Mattel prova ad affrancarsi da stereotipi di genere e cliché di bellezza e lanciare messaggi positivi di accettazione e self empowerment dedicati soprattutto ai più piccoli.
Lo ha fatto prima normalizzando misure e aspetto di Barbie, ossia creando bambole curvy, di colore, in sedia a rotelle e in cui fosse più facile per le bambine riconoscersi, e poi dedicando delle Barbie ad atlete olimpiche, scienziate – come quelle in prima linea durante l’emergenza coronavirus – o pilote e astronaute e provando così a correggere quel “dream gap” che ha spesso portato bambine e ragazze a credere che ci fossero mestieri “da maschi” a loro per natura preclusi.
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Con Ken Sirenetto, come aveva già fatto in passato con le Barbie Ungendered, Mattel sembra ora chiudere il cerchio dell’inclusività e voler suggerire anche ai propri piccoli clienti uomini che non c’è niente di male nel sognare di essere una sirena o, meno oniricamente, nel giocare con le bambole inventandosi fantastiche avventure sotto l’oceano.
Un’operazione riuscita se si considera che Ken Sirenetto è stato disponibile in preorder solo per una settimana sull’area riservata alle Mattel Creations e che, nonostante il prezzo “esclusivo” (di 100 dollari, ndr) è andato presto sold out.
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