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La video etnografia mobile sostituisce i focus group

video etnografia mobile

L' innovativa metodologia di ricerca, elaborata da Squadrati, per fare studi di etnografia dei consumi con uno smartphone: la video etnografia mobile.

Per studiare le preferenze dei consumatori prima della realizzazione di un prodotto, di un packaging o campagne, si è soliti affidarsi ai focus group , seguendo i canoni tradizionali della ricerca di mercato. I focus group però non tengono conto di fattori importanti, quale può essere il contesto di riferimento dei consumatori; allontanano infatti i consumatori dal loro ambiente di consumo, inserendoli in situazioni neutrali, dove inoltre incide spesso anche la presenza dell’intervistatore e il doversi attenere, nell’esprimere le proprie opinioni, ai limiti posti dalla formulazione delle domande.

Per far fronte ai problemi che si possono riscontrare affidandosi a strumenti tradizionali, quali questionari e focus group, Squadrati, società di ricerche di mercato, integra altre due metodologie: la social media research e la video etnografia mobile. Quest’ultima è stata introdotta in collaborazione con l’app video D-Still e, come spiega Daniele Dodaro (co-founder di Squadrati), la video etnografia mobile ribalta i canoni della ricerca di mercato tradizionale: “è un superamento dei focus group, perché ci consente di arrivare in tutti i paesini d’Italia –così come in tutti i paesi del mondo– e rompere il milanocentrismo delle ricerche; perché ci consente di non limitarci a porre domande ai consumatori, ma di osservare ciò che fanno realmente e in questo modo integra nelle ricerche il contesto d’uso, che è fondamentale per inquadrare le pratiche di consumo, ma che è tagliato fuori da focus group e questionari“.

Con la video etnografia mobile ci si avvale di una app per smartphone per fare ricerche qualitative e video-intervistare i consumatori proprio nel loro contesto di consumo.

In che modo vengono condotte queste video-interviste? Scaricando l’app sul proprio smartphone il consumatore visualizza diverse video-storie, che contengono una o più domande, alle quali deve rispondere girando delle scene con la camera dello smartphone stesso. Tutte le scene girate vengono poi montate automaticamente, creando una sorta di film.

I vantaggi che si possono ottenere avvalendosi di questa metodologia di ricerca sono principalmente 4:

  • entrare nel contesto naturale del consumatore e poter raccogliere tra i molteplici dati anche quello dell’espressione facciale, un elemento utile per comprendere anche quello che involontariamente può essere mostrato in video;
  • contenere tempi e costi potendo arrivare ovunque e non essendo vincolati geograficamente;
  • non doversi relazionare con uno sconosciuto, quale appunto sarebbe un intervistatore, bensì interfacciarsi con uno strumento molto familiare e di uso quotidiano;
  • riuscire a coinvolgere i consumatori, non “usandoli” solo come fonte per la raccolta di opinione.

Inoltre, poiché al termine della ricerca un algoritmo della app monta automaticamente i video dei partecipanti -che vengono appositamente selezionati in base al test da condurre- si ottengono dei videoreport, che rendono oltretutto la ricerca piacevole da analizzare in azienda.

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