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La notte degli Oscar 2016 vista dai social media: domina l'instant marketing

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Oscar 2016 sono stati i più social di sempre. Tra cinguettii, gif animate, endorsement e instant marketing ecco cos’è successo

Abbiamo aspettato la Notte degli Oscar incuranti del lunedì che incombeva. L’abbiamo aspettata, nonostante i risultati più che prevedibili, come gli americani aspettano il Super Bowl e come in febbraio in Italia aspettiamo Sanremo. E, cioè, l’abbiamo aspettata per “esserci”, per abbandonare pudore e (qualche volta) buon senso e vestire i panni di critici cinematografici da salotto. Armati di smartphone e account social, insomma, abbiamo aspettato questa notte degli Oscar, più di tutte quelle degli anni precedenti, per fare second screen .

CHE NUMERI DA OSCAR!

E i numeri, del resto, lo confermano. Secondo delle stime Facebook, a livello mondiale 24 milioni di persone hanno discusso degli Oscar sui loro profili. Con un totale di 67 milioni di interazioni, in crescita rispetto allo scorso anno, è stata la Notte degli Oscar più Facebook friendly di sempre. Ai dati di casa Zuckerberg andrebbero aggiunti, poi, quelli che riguardano Twitter, salotto per eccellenza per gli amanti della social TV. Qui, secondo dei dati di InTime e Talkwalker, dalle 8 di sera del 28 febbraio alle 8 del mattino seguente (ora italiana) ci sarebbero state oltre 10 milioni di conversazioni. Tre gli hashtag di riferimento con cui gli utenti si sono inseriti nel flusso dei cinguettii a tema Oscar: #Oscars (8,9 milioni di citazioni), #Oscar (818 mila) e #Oscar2016 (196 mila). A questi si aggiunge, in Italia, #SkyCinemaOscar, hashtag ufficiale della maratona Sky, utilizzato almeno 87.500 volte.
Il picco dei cinguettii? Prevedibilmente intorno alle 6 ora italiana, quando dall’Accademy consegnavano il premio a Leonardo Di Caprio -nel solo momento della premiazione sarebbero stati inviati, stando agli stessi dati, oltre 404 mila tweet- e annunciavano il titolo di miglior film per “Il caso Spotlight”.
Una chicca in più? Durante la Notte degli Oscar le più attive sui social sarebbero state le donne, che vincono per un 52,8% rispetto ai twitterer uomini.

DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI #OSCAR?

Commenti generici sulla cerimonia al Dolby Theatre, tweet al vetriolo sugli outfit da red carpet, ma di cosa hanno parlato davvero i milioni di utenti che hanno seguito la Notte degli Oscar sui social? Ovviamente, il più discusso è stato Leonardo Di Caprio con la sua (agognata) vittoria dopo sei nomination. Il divo di “Revenant” è stato oggetto, sommando citazioni, menzioni dirette e hashtag dei più vari, di almeno 2,9 milioni di conversazioni – quasi 1,4 milioni col solo hashtag #LeonardoDiCaprio, almeno metà delle quali con sentiment positivo. Per l’intera durata della cerimonia tra i trending topics anche #OscarSoWhite, hashtag diventato nelle scorse settimane baluardo della campagna contro nomination troppo ‘bianche’ e, più in generale, contro un’Hollywood in “profonda crisi d’inclusione”. Il merito va al monologo di apertura di Chris Rock: con grande ironia, l’host della “White People Choice’s Awards” -così ha scherzosamente definito la cerimonia- ha spiegato la sua personale scelta di non boicottare gli Oscar, il motivo per cui nessuno ha bisogno che vengano create “black categories” anche per le ambite statuine e come un’Hollywood razzista non possa che essere riflesso della società. Tra gli argomenti ‘caldi’ in Italia anche l’oscar per la colonna sonora di “The Hateful Eight” a Ennio Morricone – il solo #EnnioMorricone è stato utilizzato 3545 volte, 1558 delle quali con hit positive.

SHARE THE OSCAR!

Difficile bissare il successo del selfie di gruppo di Ellen DeGeneres agli Oscar del 2014 – ci ha provato il cast di “Il caso Spotlight” con uno scatto condiviso sull’account Instagram di Liev Schreiber, ma gli oltre 7550 cuoricini sono poco cosa rispetto ai tre milioni e passa di retweet del primo. Anche quest’anno, però, ci sono stati momenti e immagini della Notte degli Oscar più condivisi di altri. Ancora una volta the winner is Leonardo Di Caprio. Sul podio dei tweet più ritwittati in assoluto, infatti, il suo personale ringraziamento all’Academy e al cast di “Revenant” (361.148 retweet) e l’annuncio (116.498 retweet) e i complimenti (36.243 retweet) dell’Academy.

UN OSCAR TUTTO DA RIDERE!

La cerimonia degli Oscar, almeno per gli utenti social, è stata però anche una divertente occasione di polbusting -che polbusting non è- per giocare con ironia e creatività su uno dei più potenti feticci di Hollywood: la maledizione delle nomination che, per anni, non si trasformano in statuine. Che è come dire che chiunque abbia frequentato i social in quelle ore -già giorni prima, in realtà- non potrà non essersi imbattuto nelle gif di Leo che rincorre invano l’Oscar, dell’orso di “Revenant” che soffia per un pelo l’ambita statuetta al legittimo candidato o nel variegato prontuario di espressioni deluse da #dateunOscaraquelluomo di Di Caprio e fanclub. Menzione d’onore va per l’Italia ai The Jackal che, reduci dal buzz del Sanremo appena passato,  hanno omaggiato la vittoria di Di Caprio con un divertente video sul risveglio post Oscar –il video ha raggiunto in poche ore 1,8 milioni di visualizzazioni su Facebook, oltre 45 mila like e più di 14 mila condivisioni.

oscar Di Caprio Revenant

E DA “ENDORSARE”

La Notte degli Oscar è stata, anche, la notte degli endorsement . Non solo per i tanti che hanno dimostrato la solidarietà a suon di cinguettii a Chris Rock e alla causa #OscarSoWhite (tra gli altri: Oprah Winfrey, Mike Lawrence, Philip DeFranco e Demi Lovato). Ma, anche e soprattutto, per il gran numero di celebrità e personaggi noti che hanno usato i loro account social per complimentarsi con nominati e vincitori. Ellen DeGeneres ha twittato, così, i suoi complimenti (e il suo amore) all’amico Leo, Arnold Schwarzenegger ha detto di Stallone “per me sei il vincitore”, lo yotubber Dan Howell ha ringraziato l’Academy e tutti i presenti per l’impronta sociale data a questa edizione. Sul fronte nostrano, invece, gli endorsement sono piovuti sull’Oscar a Morricone: da Renzi a Jovanotti, passando per Fiorello, nessuno si è fatto scappare l’opportunità per un complimento ‘virtuale’ al maestro.

LA FEBBRE DA LIVE SHOW

Ci hanno pensato gli account ufficiali dell’Academy, già molte ore prima della premiazione, a portarci con il pensiero (e gli occhi!) sul red carpet hollywoodiano, tra le poltroncine del Dolby Theatre: i suoi social media manager, infatti, ci hanno dato dentro con foto durante gli intervalli, aggiornamenti dal backstage e contenuti esclusivi per i propri follower . Anche le star, però, non sono state da meno: con centinaia di foto, selfie, aggiornamenti stato e, in alcuni casi, grazie alla funzione “In Diretta” di Facebook hanno condiviso con i fan la loro personalissima Notte degli Oscar. Insomma, vorreste proprio sapere come si prepara un conduttore alla più insidiosa delle performance, cosa succede nei bagni del teatro o sulle limousine dirette al Dolby? Basta un giro sui social di Rock, Sasha Cohen, Ruffalo e compagnia bella perché la vostra curiosità sia soddisfatta.

La foto sulla limousine appena prima di arrivare al Dolby Theatre, postata dall’account ufficiale di Mark Ruffalo

Screenshot da Facebook Profilo Mark Ruffalo

Screenshot da Facebook Profilo Mark Ruffalo

E DA INSTANT MARKETING

Se persino un caso come quello di #petaloso è buono per fare marketing, per finire, figuriamoci un’occasione ghiotta come la Notte degli Oscar. Decine di brand , già ore prima della premiazione, si sono inserite nella conversazione sugli Oscar con richiami più o meno velati ai propri prodotti di punta o alla propria brand image . L’assist è servito, ancora una volta, dalla nomination -poi vittoria- di Leonardo di Caprio. Decine di brand del beverage hanno proposto, così, i propri prodotti come l’ideale per brindare a una vittoria o dimenticare l’ennesima sconfitta (Molinari docet). Lego ha riprodotto la scena della premiazione con i suoi iconici mattoncini. Un piatto di pasta in bianco ha finalmente fatto, per Barilla, la differenza con la notte di Leo e un pacco di fazzoletti sono serviti a Tempo per esprimere la propria commozione. C’è poi chi, come Lancia, ha condotto un’intera campagna per il suo modello in store a suon di hashtag (#iostoconDiCaprio) e di situazioni in cui solo una vettura del brand avrebbe potuto salvare l’attore. Persino una società di onoranze funebri –Taffo, che ormai ci sta abituando alle sue ironiche iniziative di instant marketing- ha voluto lanciare il suo (forse un po’ macabro!) monito all’Oscar, come a dire: o con Leo o contro di tutti.

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