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Le nuove regole del marketing e delle PR

Conoscere le nuove regole del marketing e delle PR per poterle applicare, infrangerle e riscriverle all’interno del proprio business.

EDITORE Hoepli
PUBBLICATO 2016
EDIZIONE
PAGINE 414
LINGUA italiano
ISBN/ISSN 9788820374877
AUTORE
D. Meerman Scott
VALUTAZIONE Inside Marketing

Recensione Inside Marketing

Esistono le regole e bisogna imparare a infrangerle, ma prima ancora di poterle infrangere è necessario conoscerle. È questo il principio alla base de “Le nuove regole del marketing e delle PR” scritto da David Meerman Scott è pubblicato da Hoepli all’interno della collana “Web e Marketing 2.0”.

Il volume è una guida completa per uffici marketing, attraverso cui è possibile imparare a ottenere la credibilità e l’autorità necessarie per costruire il proprio business, grazie a un’analisi degli strumenti a disposizione delle aziende, ricca di esempi e spunti di riflessione.

LE NOVITÀ DELLA SECONDA EDIZIONE DI “LE NUOVE REGOLE DEL MARKETING E DELLE PR”

Si tratta di una seconda edizione che amplia e integra il lavoro precedente (l’edizione del 2006 è disponibile in versione eBook sul sito di David Meerman Scott, ndr) e lo arricchisce con contenuti il cui focus è sui media online. Per alcuni versi, come afferma lo stesso autore, si può considerare un testo a più mani, poiché nel processo di scrittura hanno avuto forte influenza i commenti sul blog dell’autore, i tweet di risposta e le idee condivise via email. Una sorta di prodotto editoriale corale al centro del quale vi sono storie di successo raccontate da esperti di marketing. Nella presentazione di queste storie, Meerman Scott introduce il suo approccio allo studio dei casi: si impara più emulando le buone idee in campi diversi dal proprio che copiando quello che fanno i propri competitor.

IMPOSTAZIONE E TONO DEL TESTO

Il tono utilizzato è familiare e colloquiale, definito “tono da blog “, ed è stato scelto volontariamente dall’autore poiché rende le cose più semplici e “rompe le regole” della formalità tipica dei libri di business.

L’impianto bibliografico accompagna il lettore capitolo dopo capitolo come nota ad ogni citazione di rilievo. Si tratta principalmente di rimandi ai siti web, a podcast e a video di approfondimento.
Molto utile ai fini della consultazione specifica del volume è l’indice analitico che presenta oltre 200 voci e conclude il lavoro insieme ai ringraziamenti finali.

Fra le pagine è difficile trovare grafiche e infografiche, che sono davvero in quantità minima, senza però che questo vada a discapito della comprensibilità del testo.

COMUNICARE SUL WEB

Ciò che il web permette di fare è raggiungere i clienti in maniera diretta e di consegnare loro la giusta informazione nel momento esatto in cui sono più ricettivi. Ciò che il web permette non è solo l’invio di contenuti ben strutturati ma soprattutto la possibilità di interagire e partecipare alle conversazioni create dalle persone. Una comunicazione pull con contenuti e storie create ad hoc per la propria nicchia di mercato, una comunicazione che aiuta gli imprenditori a non cadere nella trappola del design ad alto budget con contenuti di bassa qualità e poco pertinenti. Si legge nel testo che «capire i clienti e costruire una strategia di contenuti efficaci per raggiungerli sono elementi centrali per ottenere successo», ma quali sono gli strumenti a disposizione dell’ufficio marketing in queste operazioni?

I SOCIAL MEDIA: COME E QUANDO USARLI

I social media sono strumenti che aiutano le persone a condividere informazioni e a coltivare una community. Si differenziano dai media tradizionali per la semplicità di condivisione che offrono e per il fatto che chiunque può commentare e completare un’informazione già presente online. I casi di successo presentati provengono da settori più vari come quello del turismo, del food & beverage e dei servizi cloud, ma risulta molto interessante anche l’impiego dei social nell’ambito del recruiting e delle HR. Facebook e le sue fan page vengono presentate come «il buon primo passo per mettere in gioco la propria organizzazione». Le persone condividono contenuti e il fine delle organizzazioni potrebbe essere dunque quello di creare prodotti che le persone vogliono condividere, ma anche rendere disponibili informazioni utili a queste ultime. La seconda edizione del volume, datata 2016, non tiene conto di numerosi cambiamenti nel mondo del social media marketing ma, come nel caso del paragrafo dedicato a Google+, anche da ciò che non c’è più abbiamo sempre qualcosa da imparare. Infine, a conclusione delle analisi sul social media marketing , l’autore si ritaglia uno spazio per aiutare il lettore a individuare la migliore piattaforma per il proprio business e a curare la propria presenza online con azioni mirate di personal branding.

RAGGIUNGERE IL PROPRIO TARGET ATTRAVERSO IL BLOG

Attraverso un blog è possibile rendere pubblici sul mercato i propri punti di vista e quelli della propria organizzazione. È uno strumento dalle grandi potenzialità utilizzato sia in maniera individuale che collettiva, un medium in tempo reale” non scevro da pregiudizi legati alla qualità delle informazioni in esso presenti. Un blog permette di monitorare attraverso i commenti cosa le persone dicono dell’organizzazione, permette di partecipare alle conversazioni commentando su altri blog, permette di entrare in contatto con altri blogger e infine permette di dare una forma alle conversazioni. I blog sono un veicolo mainstream e la loro personalizzazione può essere un plus che li differenzia dai potenziali competitor e ne esalta la personalità attraverso alcuni accorgimenti. Le fotografie, così come succede per i siti web, sono un ottimo modo per comunicare con i propri clienti. Di queste e delle grafiche viene premiata l’originalità e la veridicità, alle foto di stock è sempre meglio preferire immagini di persone reali.

I CONTENUTI DEL SITO WEB

Il fulcro di un sito web di successo sono i contenuti. La loro organizzazione e le tecniche utilizzate per spingere i clienti all’azione sono strumenti a disposizione degli editor per provare a raggiungere un mercato sempre più globale. Fra gli esempi di sito web efficace e ben fatto citati da Meerman Scott c’è quello di WaterField Design che sembra creato su misura per ogni singolo utente. L’organizzazione ha fatto proprio il concetto di buyer persona e partendo da questi modelli ha fornito le giuste informazioni che avrebbero portato l’utente a prendere una decisione d’acquisto e quindi a diventare cliente. Il sito non è solo comunicazione attraverso parole ma anche video e foto. Contenuti visuali come i video fanno leva sulle emozioni, sono un valido ausilio nel racconto delle storie e sono adatti nel caso in cui l’argomento sia ostico o particolarmente noioso. Anche i podcast, contenuti audio in cui il suono è il protagonista, sono stati introdotti come strumento per il marketing B2B e B2C. Costruiti sul modello degli show radiofonici soddisfano pubblici diversi e contribuiscono allo slancio del business.

Le nuove regole DELLE PR FRA COMUNICATI STAMPA E NEWSROOM

In “Le nuove regole del marketing e delle PR” si identifica il periodo in cui viviamo come il momento di un’importante rivoluzione della comunicazione. Chi si occupa di marketing è tenuto a orientare le proprie strategie verso un target raggiungibile attraverso il web, micro-mercati da raggiungere nel momento più opportuno e con messaggi precisi. Chi vuole essere leader deve produrre news offrendo ai propri utenti qualcosa che non sanno, fornendo risposte e incoraggiandoli a navigare sul sito. In questo contesto le pr sono invitate a raggiungere i clienti targetizzando la comunicazione e servendosi di comunicati stampa non solo per raggiungere i giornalisti ma anche per raggiungere i clienti stessi. Si parla di brand journalism efficace perché racconta storie, di sala stampa mobile perché in movimento e di strategie di news release che si servono di servizi di distribuzione e ottimizzazione della pubblicazione sui social. La sala stampa online che prende il nome di newsroom va progettata sulla base di un’analisi dei bisogni, deve tenere conto e fornire delle informazioni di contesto necessarie, presentare contenuti multimediali e altri dati di valore, trattare i blogger al pari dei giornalisti.

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