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LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro

EDITORE Goware
PUBBLICATO 2021
EDIZIONE
PREZZO 9,99 su Amazon
PAGINE 162
LINGUA italiano
ISBN/ISSN 8833634612
AUTORE
P. Serena Nerattini
VALUTAZIONE Inside Marketing
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Recensione Inside Marketing

LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro”, edito da goWare e uscito nel 2021, si colloca a metà strada tra l’essere un manuale operativo per la scoperta del più famoso social network professionale e il racconto del percorso di rinascita personale e lavorativo dell’autrice Pamela Nerattini.

Il cambiamento nel percorso professionale e le competenze

Mettendo al centro del testo l’obiettivo di attrarre le opportunità lavorative ideali e di facilitare connessione tra le persone giuste, l’autrice si rivolge a un target da lei definito «di gente determinata» e in una sorta di cammino condiviso analizza il concetto di cambiamento come momento nato dalla volontà di trasformare il proprio percorso professionale. Questa trasformazione avviene a opera di chi desidera guardarsi intorno per capire cosa può dare al mercato del lavoro, di chi ha bisogno di rinascere sotto un nuovo punto di vista professionale e di chi, per svariate motivazioni, ha invece bisogno di reinserirsi in un contesto lavorativo in cui è assente da tempo.

Il cambiamento che è protagonista dell’intero volume riguarda in primis un nuovo approccio allo strumento e l’apertura a tutte le trasformazioni che potrebbero scaturire dal suo utilizzo. Si parla di un vero e proprio «LinkedIn Karma», perché avere un approccio positivo attirerebbe situazioni positive. Il capitolo con cui si apre “LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro” è dedicato al cambio di mindset e pone il lettore davanti a diversi interrogativi, quesiti funzionali alla definizione del sé professionale.

Un ruolo chiave in questo capitolo è giocato dalle competenze fondamentali e accessorie e dal bilancio che può essere fatto di esse. Il lettore viene invitato prima alla scoperta di termini quali competenze, conoscenze, abilità e attitudini e, in un secondo momento, attraverso lo svolgimento di alcuni esercizi, a domandarsi in cosa riesce e cosa gli dà gioia. Un metodo autovalutativo in cui si apprendono competenze nascoste e attraverso il quale gettare le basi della scoperta del sé professionale. Gli obiettivi che ci si pone devono essere reali e raggiungibili, in linea con le proprie competenze e con ciò che piace fare.

Alla scoperta del social network delle relazioni

Nel definire “LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro” un manuale operativo per la scoperta di LinkedIn, la presentazione che viene fatta del social network è precisa e approfondita. Le singole parti di cui è composto l’account vengono dettagliatamente analizzate e di esse vengono evidenziate best practice da seguire e errori comuni da evitare.

Lo studio delle sezioni è orientato alla costruzione di un profilo efficace su LinkedIn sia in funzione dell’algoritmo di ricerca, sia in funzione della ricerca da parte dei recruiter. Come fa notare più volte l’autrice, la ricerca del lavoro su LinkedIn è spesso passiva, perciò l’obiettivo non è più cercare un lavoro ma mettersi nelle condizioni di essere trovati. A tal proposito un intero paragrafo viene dedicato alla seo per LinkedIn e al suo interno è possibile trovare una serie di esercizi per affinare la ricerca e la scelta delle parole chiave più performanti.

Dall’utilizzo di Google Trends all’utilizzo della matrice SWOT, sono diversi gli strumenti che l’autrice suggerisce per potenziare l’appetibilità del proprio profilo agli occhi dei recruiter e lo fa invitando i lettori a svolgere degli esercizi di immedesimazione. Conoscere LinkedIn significa anche saper misurare le proprie prestazioni e leggere le statistiche messe a disposizione dalla piattaforma. Nel breve capitolo dedicato a questo argomento, i singoli dati analitici presenti nella dashboard vengono presentati alla luce di quelli che sono kpi utili per migliorare profilo, interazioni e ricerche.

Reputazione online: come costruirla?

Il ruolo di LinkedIn nel social recruiting è centrale ma non esclusivo. Nella riflessione presente all’interno del volume, il classico CV e profilo LinkedIn sono strumenti complementari che spesso finiscono con l’integrarsi con blog , altri profili social e sito web personale e che sicuramente contribuiscono alla costruzione della reputazione online.

Se da un lato una funzione come “referenze” permette all’utente di guadagnare una forte riprova sociale del proprio valore, dall’altro diventa essenziale affiancare a un buon profilo anche la consapevolezza che LinkedIn è il luogo in cui ci si fa conoscere. All’interno di “LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro” si parla così di personal branding e della necessità di “commercializzare” se stessi costruendo la propria reputazione come se si fosse un brand . Lo si fa attraverso gli interventi di coach, psicologici e facilitatori che in sezioni dedicate del libro forniscono indicazioni sugli strumenti offerti da LinkedIn per curare il proprio personal brand e la propria reputazione online.

“LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro”: la struttura del libro

Per quanto riguarda l’organizzazione interna del volume è possibile individuare facilmente le tre parti di cui è composto: la prima ha un taglio prettamente strategico e si basa sulla definizione di una strategia per la presenza sulla piattaforma; la seconda ha un taglio più operativo e presenta consigli e istruzioni per sfruttarne al meglio le potenzialità; la terza  è orientata, in maniera più pratica e attiva, all’utilizzo di LinkedIn per chi cerca un lavoro.

Ogni capitolo di cui è composto il volume è ben corredato di immagini che permettono al lettore di ritrovare facilmente nella piattaforma quanto descritto nel testo. A queste si aggiunge una delle caratteristiche principali di “LinkedIn per chi cerca un (nuovo) lavoro”, ossia la presenza di alcune sketchnotes a sostegno dei concetti presentati. La scelta di sintetizzare in maniera visuale alcuni punti focali, mettendo insieme testo, disegni e altri elementi grafici, permette al lettore memorizzare i concetti molto più facilmente e aggiunge un ulteriore tocco di colore al volume.

L’assenza di un impianto bibliografico non pesa e ogni riferimento presente nel testo è puntualmente specificato da una nota a piè di pagina. Nel complesso, la scelta dell’autrice di un racconto personale è ben bilanciata con la presenza di indicazioni operative tipiche di un manuale.

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