Home / libri di Marketing e Comunicazione / Professione youtuber: tutto quello che devi sapere per lanciare un canale di successo

Professione youtuber: tutto quello che devi sapere per lanciare un canale di successo

I consigli e le tecniche per ottimizzare la propria presenza su YouTube e trasformare la passione per i video in una professione remunerativa.

EDITORE Maggioli Editore
PUBBLICATO 2016
EDIZIONE
LINGUA italiano
AUTORE
M. Perna, P. Crespi
VALUTAZIONE Inside Marketing
Compra

Recensione Inside Marketing

Nel proliferare di professioni per il web una riflessione a sé va dedicata alla possibilità che YouTube offre di trasformare la passione per gli audiovisivi in una vera e propria professione con ampi margini di guadagno. Un caso degno di nota è quello dello youtuber, ovvero un videomaker con competenze di social media marketing che attraverso il proprio canale promuove se stesso e la propria attività. Da questa definizione fornita da Paolo Crespi e Mark Perna all’interno del libro “Professione youtuber. Tutto quello che devi sapere per lanciare un canale di successo” emergono quelle che sono le principali caratteristiche richieste nel settore del video marketing e attraverso un’accurata analisi si ha una panoramica di questo mondo.

A introdurre il lavoro è Derrick De Kerckhove, sociologo, professore e giornalista famoso per essere stato traduttore e assistente di Marshall McLuhan e del quale viene considerato erede intellettuale. De Kerckhove passa in rassegna le condizioni che al giorno d’oggi rendono favorevoli produzione e distribuzione del formato video ed evidenzia come il mercato permetta di inserire i mestieri che ruotano attorno ad esso fra gli User Generated Employement.

Le competenze richieste a uno youtuber professionista sono diverse da quelle richieste a un regista o a un videomaker: questi soggetti, infatti, hanno caratteristiche di entrambe le professioni che sono sia di tipo tecnico sia di tipo organizzativo. Perché se da un lato è vero che una buona videocamera produce dei buoni video, l’artefice è sempre chi sta dietro di essa e riesce a trasformare in fotogrammi un’idea senza produrre ore di video difficili da utilizzare. Come ogni professione, poi, anche quella dello youtuber presuppone un’organizzazione del lavoro, di conseguenza è sempre necessario avere chiaro che cosa si vuole dire, a chi lo si vuole dire e come lo si vuole dire.

Sul tema da affrontare YouTube offre un’ampia serie di categorie di riferimento fra le quali è possibile individuare dei filoni di tendenza. Allo stesso tempo, però, anche gli argomenti di nicchia hanno un’audience di riferimento o una platea potenziale. Il linguaggio visuale offre numerose possibilità espressive e i potenziali fan possono essere conquistati attraverso uno stile che diventa tratto distintivo del processo di creazione. Fra gli stili che è possibile individuare troviamo

  • tutorial e webinar: video attraverso i quali lo youtuber spiega agli utenti le procedure da eseguire per realizzare una determinata attività. Pur essendo molto simili fra loro, i webinar hanno una natura più accademica e alternano la visualizzazione del docente alle slide di supporto;
  • recensioni: video caratterizzati da un montaggio dinamico e nei quali lo youtuber effettua una spiegazione dettagliata delle funzionalità di un prodotto o di un servizio;
  • sketch e interviste: accanto alla classica intervista vi sono anche esempi di intervista doppia e sketch. Questi ultimi richiedono una vera e propria sceneggiatura e la capacità dei protagonisti di avere dei tempi scenici e della comicità.

Il primo passo da compiere per diventare uno youtuber, comunque, è avere un canale sulla piattaforma. Dopo un excursus delle basi da avere e delle tecniche da conoscere per realizzare un video, il lavoro svolto dagli autori Crespi e Penna si focalizza su tutti quegli aspetti relativi alla creazione e alla gestione di un canale. Per poter avere un profilo su YouTube è necessario possedere un account Gmail; da questo è possibile accedere a tutte le funzionalità della piattaforma fra le quali anche quelle legate ad AdSense e alla monetizzazione dei video.

I video pubblicati all’interno del canale in modalità “pubblica” sono visibili all’intera comunità che ha accesso al servizio YouTube; inoltre questi rientrano anche fra i risultati di ricerca di Google. Una volta pubblicato il video inizia  il lavoro di promozione e distribuzione e all’interno del testo “Professione youtuber” a queste operazioni vengono dedicati ben due capitoli. Il capitolo 6, nello specifico, è incentrato sul concetto di viralità di un video e fornisce diversi spunti partendo proprio da video diventati famosi. Un ruolo importante nel rendere un video virale è giocato dalle emozioni e dalla capacità dello youtuber di essere parte attiva di un network. La rassegna dei video diventati virali e degli youtuber più famosi, di cui vengono evidenziati i punti di forza, rappresenta un buon vademecum di pratiche da attuare ed errori da evitare.

Nel complesso, il libro edito da Maggioli Editore ha un testo scorrevole e di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori. I capitoli dedicati agli aspetti legali della pubblicazione di materiali audiovisivi sulla piattaforma di Mountain View e alla monetizzazione sono ben curati e con un ampio corpus di rimandi ad approfondimenti e procedure guidate online. La sezione riservata allo studio degli analytics affronta il tema importante della granularità dei dati, ovvero la possibilità di andare a impostare diversi livelli di dettaglio e di sintesi dei dati raccolti. Uno degli errori più comuni commessi da youtuber alle prime armi è infatti quello di soffermarsi sui dati pubblici senza sfruttare completamente le preziosissime informazioni fornite dai rapporti di YouTube Analytics.

Ad aprire e chiudere il libro, poi, due capitoli dedicati al mondo dei video e alla loro declinazione in chiave marketing con diverse statistiche che si confermano ancora valide e affermano la supremazia del formato video.

Le caratteristiche del libro che risaltano immediatamente all’occhio del lettore sono la presenza di qr code accanto ai video inseriti a fini esemplificativi e la totale assenza di una bibliografia alla fine del volume. La prima è una scelta molto orientata al lettore che attraverso lo smartphone può disporre immediatamente del contenuto e non deve ricopiare url o cercare su Google quanto appena citato. Presentandosi come manuale, l’assenza di riferimenti bibliografici è una pecca; una sorta di bibliografia tuttavia è presente ma distribuita sotto forma di note fra i capitoli del libro.

L’obiettivo degli autori, cioè quello di fornire «tutto quello che devi sapere per lanciare un canale di successo», si può considerare raggiunto e ancora valido a quasi due anni dalla pubblicazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Libri correlati

Resta aggiornato! Ricevi gratuitamente le ultime news e le offerte esclusive per corsi, eventi e libri in ambito marketing e comunicazione.

ISCRIVITI ai nostri canali:

loading
MOSTRA ALTRI