Home / libri di Marketing e Comunicazione / Scrivere un’email. Con voce sicura, limpida, tua

Scrivere un’email. Con voce sicura, limpida, tua

EDITORE Zanichelli
PUBBLICATO 2017
EDIZIONE
PAGINE 121
LINGUA italiano
ISBN/ISSN 9788808220660
AUTORE
L. Carrada
VALUTAZIONE Inside Marketing

Recensione Inside Marketing

Nell’accingersi alla lettura di “Scrivere un’email. Con voce sicura, limpida, tua” di Luisa Carrada un primo pensiero che potrebbe nascere nella mente del lettore sugli intenti di questo testo potrebbe prendere vita grazie al breve sottotitolo, ossia “con voce sicura, limpida, tua”: esso presenta l’obiettivo principale di questa guida che, con brevità e concisione e toni decisi e amicali, illustra diversi consigli per rendere le email chiare partendo dall’analisi delle singole parti che le compongono. Il libro fa parte della collana “Chiavi di scrittura” edita da Zanichelli, una serie di guide per scrivere in maniera efficace testi professionali e personali. Il progetto grafico è pulito ed essenziale; all’interno del libro non sono presenti grafici ma illustrazioni che accompagnano una dinamica impaginazione fatta di tabelle, elenchi puntati ed elementi che ne facilitano la lettura; una bibliografia minima permette al lettore di approfondire gli argomenti affrontati e allo stesso tempo, grazie alla sintesi che ne accompagna ogni voce, si configura come una sorta di consiglio di lettura.

scrivere un’email: gli elementi da considerare

La lettura di un’email viene definita stratificata e ogni strato, a cui viene dedicato un apposito paragrafo, è analizzato alla luce di quelli che sono gli errori più comuni. Il mittente di un’email e l’oggetto sono i primi due elementi che forniscono degli indizi al destinatario: il primo deve essere chiaro per dare credibilità e affidabilità al messaggio; il secondo deve anticipare il contenuto dell’email e incuriosire quel tanto che basta affinché questa venga aperta. Come anticipato nell’introduzione del libro, il rispetto del tempo di chi leggerà l’email è fondamentale ed è partendo da questo elemento che vengono presentate le caratteristiche che deve avere il corpo della stessa: è importante tener conto della lettura in mobilità, della presenza di un piccolo schermo e delle mille possibili distrazioni. Al tempo stesso l’obiettivo deve essere chiaro da subito, entrando in argomento fin dalle prime righe; le informazioni vanno ripulite dagli elementi superflui e ordinate dal punto di vista di chi legge. Su quest’ultimo punto l’autrice si sofferma particolarmente e riporta un testo scritto una volta dal punto di vista di chi scrive e una volta dal punto di vista di chi legge, chiarendo quanto teorizzato nel paragrafo. Gli allegati di un’email vengono presentati come «lo strato più profondo» e i consigli che vengono indicati sono legati alla personalizzazione del nome dell’allegato e all’importanza della loro presentazione (e anticipazione) anche all’interno del testo dell’email.

La “voce scritta” di un’email

La voce scritta” è il titolo del terzo capitolo di “Scrivere un’email” e si apre con un importante messaggio: le parole non sono solo informazioni e dati, ma anche emozioni che si trasmettono e per questo il tono va curato così come viene fatto con i contenuti. Tra i suggerimenti da parte dell’autrice c’è l’attenzione al fattore umano: “burocratese” e forme impersonali vanno evitate poiché ci si rivolge a delle persone; le maiuscole di riverenza non si utilizzano più; il tono di voce è sempre meglio tenerlo orientato verso semplicità, immediatezza e naturalezza. Sempre in questo capitolo vengono fatti degli esempi di newsletter dall’attacco personalizzato, riconosciute come una nota dolente dell’ email marketing automation poiché, quando non preparate con attenzione, possono risultare indirette e poco naturali. “Attenzione” è anche la parola su cui far leva in fase di revisione delle email e nella fase di invio.

Quando inviare un’email?

C’è un tempo per inviare le email, ma c’è anche un tempo in cui a queste va preferito il contatto a voce. Entrambe le questioni vengono affrontate in diversi punti del libro e per entrambe le situazioni vengono identificate delle best practice. Nel caso degli orari in cui inviare un’email si tiene conto del fatto che la lettura può avvenire ormai in un qualsiasi momento perché si è sempre connessi, ma in realtà ciò non autorizza il mittente a inviare email di lavoro a orari inopportuni. Il penultimo capitolo elenca una serie di situazioni e motivazioni per le quali un testo scritto potrebbe generare o alimentare incomprensioni e dunque sarebbe meglio avere un contatto vis a vis o una telefonata.

L’email però rappresenta uno strumento di comunicazione che, anche se più volte dato per morto, si rivela vivo ed essenziale per comunicazioni formali, professionali e commerciali; a differenza delle app di messaggistica istantanea, da cui si pensava potesse essere sostituito, offre ampio spazio di espressione al mittente, ma soprattutto la possibilità di tracciare e catalogare quanto scambiato. Un’email può essere inviata per conoscenza a più destinatari e un’intera conversazione può essere identificata e ricercata attraverso l’oggetto.

Scrivere un’email” di Luisa Carrada è un elogio alla cura e all’attenzione da prestare quando si costruisce un’email; è inoltre un testo ricco di suggerimenti e capace di far emergere delle criticità nelle pratiche fino ad adesso attuate. Il libro si chiude con una serie di contesti di invio, in cui a seconda della situazione vengono scelti dei testi di email rispetto ad altri, e con una preziosa checklist. Una piccola guida nelle dimensioni ma grande nell’obiettivo raggiunto, ossia aiutare il lettore a scrivere un’email con una voce sicura, limpida e “sua”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato! Ricevi gratuitamente le ultime news e le offerte esclusive per corsi, eventi e libri in ambito marketing e comunicazione.

ISCRIVITI ai nostri canali:

loading
MOSTRA ALTRI