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Quanto e come i social impattano sulla vita "al di fuori della Rete"? Il pensiero di Livia Viganò di Factanza

A Digital Innovation Days 2022 Livia Viganò di Factanza Media ha tenuto un intervento dal titolo "Come cambiare il mondo un post dopo l'altro". Ha parlato soprattutto dell'impatto dei social sulla vita fuori dalla Rete.

La sfera dei social media non è “soltanto” digitale: si pensi, per esempio, alla possibilità di intessere relazioni, di comunicare, di dar vita a movimenti e anche eventi (politici, storici, ecc.) che portano a importanti cambiamenti in maniera più generale nella società, al di fuori della Rete. È proprio di questo che ha parlato Livia Viganò, co-founder e COO di Factanza Media, nell’intervento dal titolo “Come cambiare il mondo un post dopo l’altroall’evento Digital Innovation Days 2022.

Il ruolo dei social “al di fuori della Rete”

Il titolo “Come cambiare il mondo un post dopo l’altro”  è stato scelto proprio per mettere in risalto il ruolo che i social media hanno al di fuori della Rete, con l’obiettivo di scardinare un pregiudizio secondo cui i contenuti pubblicati su tali media non hanno lo stesso impatto rispetto ad azioni compiute “offline” (anche se ormai si parla diffusamente da tempo di azioni onlife).

I social, ha sottolineato la relatrice, alla luce di ciò vanno valorizzati e sfruttati il più possibile perché capaci di generare un impatto positivo sulla società.

Factanza Digital Innovation Days

Oggi non si può prescindere dall’utilizzo dei social network sites praticamente in ogni campo. Un esempio portato da Livia Viganò è la campagna elettorale in Italia per le elezioni politiche del 25 settembre 2022, durante la quale i politici su social come TikTok, ma anche Twitter e Instagram, hanno avuto la possibilità di raggiungere una platea enorme di persone con riscontri in termini numerici molto più alti rispetto alle precedenti campagne.

Il valore dei social va però al di là dell’amplificazione, perché i social hanno anche un ruolo di tipo relazionale, aiutano le persone a connettersi tra loro, contribuendo per esempio alla nascita di avvenimenti, movimenti, mobilitazioni, proteste anche al di fuori della Rete.

Il “problema” generazionale dei social

Allo stesso tempo, però, questi mezzi di comunicazione sembrano porre in evidenza una problematica: sarebbero, infatti, fortemente generazionali. Generazioni diverse (come baby boomers , generazione x , Generazione Y – quindi millennials – ma anche post millennials e quindi generazione z e generazione alpha ) utilizzano social diversi o, anche, generazioni diverse usano gli stessi social ma in modi differenti. Ciò incide anche sul modo in cui gli individui si informano: alcune generazioni sembrano prediligere media tradizionali per informarsi, mentre altre i social media. Naturalmente, quindi, l’informazione deve adeguarsi al medium su cui viene diffusa.

Stando a quanto riferito dalla relatrice, oggi un terzo degli italiani si informerebbe solo tramite social e Factanza è nato proprio per rispondere a questo nuovo bisogno delle persone: il suo obiettivo è rendere l’informazione accessibile e attrattiva anche per le nuove generazioni. Nata come realtà su Instagram nel 2019, si è poi spostata su tutte le principali piattaforme digitali per raggiungere appunto le nuove generazioni e soddisfare le diverse esigenze informative, puntando su un’informazione diffusa in forme diverse, attrattive e innovative. 

Come si può avere un impatto positivo utilizzando i social?

I social media sono uno strumento che permette di raggiungere un numero indefinito di utenti e di conseguenza, diffondendo un contenuto, di avere un forte impatto sul dibattito pubblico.

Il concetto di community

Per riuscire a genere un impatto (positivo) non basta però “semplicemente” essere sui social e avere alti numeri in termini di seguito (si pensi alle vanity metrics): è fondamentale, infatti, saper comunicare in modo efficace.

Per esempio, nel caso di Factanza il principale target di riferimento è la Generazione Z, una generazione diversa da quelle che l’hanno preceduta, poiché i membri sono nati già con il digitale. Per riuscire ad avere impatto sulla Generazione Z, realizzando una comunicazione efficace, secondo Factanza è fondamentale il concetto di community

Factanza Digital Innovation Days

La necessità di fare parte di una community, come messo in evidenza nel corso dello speech, è estremamente naturale per l’uomo che ha il bisogno infatti di sentirsi in un gruppo, anche sui social media. Il concetto di community dovrebbe quindi essere al centro di qualsiasi strategia di comunicazione.

Come formare, però, una community? Parlando, per esempio, dei temi più caldi e più importanti per quella community, che per la Gen Z possono essere temi come diversità, inclusione, sostenibilità, progresso.

Tre concetti per formare una community

I principali concetti per riuscire a formare una community, non solo per una pagina di informazione ma anche per un’azienda o un personal brand , secondo Livia Viganò sono tre.

  • Il concetto di indentità.
    Prendendo ancora come esempio Factanza, gli utenti ne riconoscono subito un post scorrendo il proprio feed di Instagram. Questo avviene prima di tutto per l’identità visiva, ma anche per il tono di voce molto riconoscibile.
  • Il concetto di multicanalità.
    Bisogna essere in grado di portare avanti la propria identità su diversi canali e piattaforme. Non apparire su una piattaforma come TikTok, per esempio, vuol dire sparire per centinaia di migliaia di persone e non è un’operazione consigliabile per chi vuole muoversi soprattutto nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Non basta, però, essere su un canale per comunicare: è necessario farlo bene, adeguando la comunicazione al medium. Per esempio, Factanza su TikTok, a differenza di Instagram, mostra sempre nei contenuti una persona che parla.
  • Il concetto di autenticità.
    Gli utenti, e soprattutto i membri della Generazione Z, non sarebbero interessati a vedere un brand asettico, ma vorrebbero una maggiore umanizzazione dei brand per capirne i valori e identificarsi in questi. Va sfruttato il più possibile, quindi, un tipo di approccio bidirezionale, con gli utenti e con la propria community.

Il messaggio dell’intervento di Livia Viganò ai DIDAYS2022, quindi, è che per avere buoni risultati sui social, nonché per creare contenuti che funzionino in termini di riscontro, non servono attrezzature incredibili, ma studio e comprensione delle necessità degli utenti.

Con questi presupposti è evidente che con i social è possibile generare un impatto (significativo) sulla realtà che ci circonda e più in generale sulla società. Tra gli obiettivi di Factanza vi è proprio il continuare a utilizzare i social per riuscire a costruire una comunità migliore.

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