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Tanti e nuovi strumenti di parental control in un unico posto: il Family Center di Meta

Qui i genitori possono controllare cosa fanno i figli sui servizi della compagnia, ma il vero compito del Meta Family Center è aiutare gli uni e gli altri a prendersi cura vicendevolmente del proprio benessere digitale.
Il nuovo Meta Family Center si propone di diventare un vero e proprio hub dove gli adulti possano avere più controllo e a 360 gradi su quello che i loro figli o i minori di cui sono responsabili fanno quando usano le tecnologie di proprietà dell’azienda o – per usare le stesse parole che Adam Mosseri, head of Instagram, ha speso nel presentarlo – come strumento utile per essere «più coinvolti nelle esperienze di bambini e ragazzi»[1].
Cos’è e a che serve il Meta Family Center
Il lancio nei giorni scorsi del Meta Family Center è, a detta della compagnia, solo uno dei numerosi passi che porterà genitori e tutori di tutto il mondo ad avere a disposizione in un «unico posto centrale» tutti i tool e le informazioni di cui hanno bisogno per controllare cosa fanno in Rete i più piccoli, prendersi cura del loro benessere digitale e, perché no, familiarizzare con nuove tecnologie e loro possibili usi e costruire nuove «abitudini digitali positive, insieme» ai propri ragazzi.
Al momento la sezione più corposa del Meta Family Center è, non a caso, un hub educativo dove i genitori hanno accesso a risorse come articoli, video, tutorial, tip pratici su argomenti come come parlare con i più piccoli dei social media e costruire un clima di fiducia che porti gli ultimi a sentire di poter condividere in famiglia quello che succede loro mentre navigano in Rete. Sono risorse per cui Meta ha lavorato con esperti e addetti ai lavori come, per gli Stati Uniti, quelli di Connect Family e Net Family News, gruppi a cui nel tempo se ne aggiungeranno altri.
Da Meta nuovi strumenti di supervisione parentale per Instagram e la realtà virtuale
All’interno del nuovo “Centro per la famiglia di Meta” sono raggiungibili, però, anche dei nuovi strumenti di parental control per Instagram al momento disponibili solo negli Stati Uniti e solo per app mobile ma la cui disponibilità sarà presto estesa anche altrove. Sono tool di supervisione che permettono ai genitori di controllare quanto tempo i bambini trascorrono su Instagram ed eventualmente impostare un limite massimo, di ricevere una notifica quando gli stessi bloccano o segnalano utenti e un riassunto periodico riguardo agli account che i propri figli seguono e da cui sono seguiti.
Più in avanti si dovrebbero aggiungere anche strumenti di parental control per settare gli intervalli di tempo durante i quali bambini e ragazzi possono usare Instagram o che permettano a più di un adulto di avere controllo sulle attività online del bambino.
La vera novità però sono gli strumenti di parental control pensati appositamente da Meta per la realtà virtuale e da applicare all’uso dei visori Quest. I genitori potranno collegare gli account dei figli con i propri e usare un’apposita funzione per bloccare ai minori di 13 anni il download e l’accesso ad app inappropriate per la loro età, blocco che nei prossimi mesi dovrebbe essere comunque introdotto in automatico dalla piattaforma.
È un «processo di co-creazione», come lo definisce nella presentazione ufficiale uno dei partner della compagnia, quello che ha portato al lancio del Meta Family Center e che vedrà aumentare nel tempo il numero di risorse disponibili al suo interno anche e soprattutto sulla base dei feedback ricevuti dagli utenti. Unico obiettivo che dovrà restare invariato? Far in modo che i genitori possano essere «modello» e fonte d’ispirazione «per i bambini nell’aumentare gradualmente la propria indipendenza, quando dimostrano di fare un uso sano e responsabile [della Rete] e rispettoso di se stessi e degli altri».
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