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Il Qatar vieta la bandiera arcobaleno ai Mondiali 2022? Pantone la rivisita in versione completamente bianca

Ha i codici grafici attribuiti a ciascuna tonalità al posto delle sei iconiche strisce colorate la bandiera arcobaleno rivisitata da Pantone e STOP HOMOPHOBIE contro il divieto di esporla ai Mondiali del Qatar 2022.
Quali sono i colori dell’amore? Per la nazione che ospita il Campionato mondiale di calcio 2022 non certamente quelli della bandiera arcobaleno: già da qualche mese circolano infatti voci secondo cui il Qatar avrebbe vietato l’esposizione in pubblico della Rainbow Flag[1], simbolo per eccellenza della comunità LGBTQIAP+, nel tentativo di scongiurare che, sventolandola o indossandola durante i match, attivisti e semplici tifosi denuncino in mondovisione le sistematiche violazioni dei diritti a cui coppie e individui non binari sono soggetti nel Paese. Per i Mondiali in Qatar Pantone ha rivisitato, così, la classica bandiera arcobaleno sostituendo a ciascuno dei suoi sei colori i codici corrispondenti.
Codici grafici al posto dei colori contro il divieto di esporre la Rainbow Flag
“Colors of Love” è il titolo dell’iniziativa in cui Pantone, nota appunto nel mondo della grafica per il Sistema Pantone di codifica dei colori e tra i non addetti ai lavori soprattutto per indicare ogni anno il colore dell’anno (nel 2022 è toccato al Very Peri), è stata affiancata da STOP HOMOPHOBIE, un’associazione che in Francia – e non solo – si occupa di contrasto all’omofobia e tutela dei diritti LGBTQIAP+.
Per chi vorrà continuare a sventolarla in tutta sicurezza anche durante i Mondiali in Qatar Pantone e STOP HOMOPHOBIE hanno creato, supportati dall’agenzia TBWA/Paris, una versione completamente bianca della Rainbow Flag. Al posto dei sei colori dell’arcobaleno che dal ’78 rappresentano la comunità LGBTQIAP+, scelti dall’attivista Gilbert Baker come simbolo di gioia e amore in contrasto con l’originale nastro rosa che raccoglieva la triste eredità del simbolo usato nei lager nazisti per i deportati omosessuali, ci saranno semplicemente i codici con cui gli stessi sono identificati nel Sistema Pantone, ormai per molti versi uno standard a livello globale: il 253 C per il viola, il 2726 C per il blue, il 356 C per il verde e via di questo passo.
Ai Mondiali del Qatar Pantone pensa anche al merchandise a sostegno della community LGBTQIAP+
La speciale versione bianca della Rainbow Flag non è stata stampata solo in formato bandiera. Come ogni grande evento sportivo che possa definirsi tale non può mancare l’apposito merchandise e, forse in aperto contrasto con quello ufficiale dei Mondiali in Qatar, proprio per questo Pantone ha fatto stampare la nuova Rainbow Flag bianca anche su maglie e cappelli da stadio[2].
Sarà più facile e più sicuro in questo modo per attivisti, tifosi, semplici spettatori indossare i colori della libertà e dell’amore – per parafrasare il titolo dell’iniziativa, solo una di quelle con cui brand e sponsor hanno preso le distanze dai tentativi di sportwashing del governo del Qatar – e mostrare il proprio supporto alla comunità LGBTQIAP+ internazionale.
Se ai colori dell’arcobaleno si sostituiscono dei semplici codici dovrebbe essere più difficile, infatti, per autorità e forze dell’ordine far valere il divieto di esporre la bandiera arcobaleno per tutta la durata della World Cup e, soprattutto, perseguire chiunque lo violi.
Credits della campagna “Colors of Love” di Pantone e STOP HOMOPHOBIE
Head of STOP Homophobie: Terrence Khatchadourian
Head of Pantone: Sonia Rainero, Sara Walker, Lindsay Scheinberg
Agency: TBWA\Paris
Agency official: Jonathan Serog, Julia Montagu, Selma Metadjer
Executive creative director: Benjamin Marchal, Faustin Claverie
Copywriter: Nicolas Roncerel
Artistic director: Paul Reyrolle
Director, graphic supervisor: Nicolas Duval
Audience planning director: Eleonore Berthier-Milot
Digital production: Sidney Bourgalle
Technical director: Guillaume Rancurel
Print producer: Muriel Vieville
Production: Else
CEO \Else: Maxime Boiron
Producer: Paul Couturier
Head of 3D: Younes Chekouh
Sound production: Else
Music producer: Fanny Mithois
Sound engineer: Matthieu Seignez
EG+ production print: Eric Lecam, Caroline Vanrompu, Sandra Delefosse
Agency media: OMD Business
NB director: Aurélien Meyer
Digital display: Exterion Sawa Ndoumbe
Digital display: Clear Channel Isabelle Coudard
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