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"Drop it. Una goccia cambia tutto": ecco come la nuova campagna di ActionAid vuole spingere i Millennials a donare

"Drop it" è la campagna di ActionAid che mira a portare acqua potabile a delle comunità bisognose in Africa, invitando giovani donatori a contribuire, puntando su un obiettivo alla volta.

Con la nuova campagna di fundraising di Action Aid Italia, l’organizzazione no-profit vuole parlare «ai Millennials, i nuovi donatori di oggi e ancor più di domani», invitandoli a dare un contributo e ricordando loro che ogni singola donazione (per quanto piccola) può fare la differenza. È per questo che nella nuova campagna di ActionAid, “Drop it. Una goccia cambia tutto“, l’organizzazione no profit ha scelto di avviare un modello di fundraising pensato per coinvolgere e fidelizzare il donatore in maniera progressiva, proponendo un progetto (e un obiettivo) alla volta.

“Drop it. Una goccia cambia tutto”: la nuova campagna di raccolta fondi di actionaid

La nuova campagna di ActionAid è stata sviluppata da H-FARM Digital Marketing e pensata allo scopo di «portare acqua potabile dove non è disponibile», come si può leggere nel comunicato di presentazione della campagna. Per raggiungere questo obiettivo, l’organizzazione ha scelto di rivolgere la nuova campagna ai giovani, proponendo donazioni da 10 euro che possono essere effettuate tramite sistemi di pagamento veloci come PayPal e Satispay o ancora tramite Facebook Fundraising.

Come afferma Raffaella Lebano, vice segretario generale di ActionAid, «le nuove generazioni sanno bene che “non esiste un pianeta B”, questo pianeta è l’unico che rimarrà loro in eredità. Sono consapevoli della necessità di interventi seri e globali e sono pronti a contribuire al cambiamento. Per questo ActionAid in questa occasione si rivolge a loro».

Una campagna pensata per coinvolgere i millennialS (con un progetto alla volta)

«È solo una goccia? No. È molto di più. L’acqua è un diritto di tutti. Dona ora»: ecco l’invito presente nel video della campagna “Drop it. Una goccia cambia tutto“, con un messaggio molto semplice e diretto dallo «stile positivo, fresco e autentico» che parla il linguaggio del target di riferimento, ossia i millennials .

A questo proposito è opportuno ricordare che la ricerca di gratificazione immediata è una caratteristica con frequenza associata a questa generazione, una tendenza che sarebbe alimentata in parte dalle nuove tecnologie e dall’accesso immediato ai contenuti e che comporterebbe una maggior impazienza nel vedere i risultati delle proprie azioni (e donazioni). Seguendo questo presupposto, molte organizzazioni del terzo settore e siti di crowdfunding hanno compreso l’importanza di fissare delle mete più specifiche quando si invitano le persone a fare una donazione per una causa. Infatti, quello di combattere la povertà può sembrare un obiettivo sicuramente nobile e degno di attenzione, ma forse troppo vago e irraggiungibile (almeno nel breve termine), scoraggiando così i potenziali donatori. Sentire di poter contribuire anche minimamente ma in maniera effettiva e concreta alla risoluzione di un problema specifico potrebbe più facilmente stimolare le persone a fornire il proprio aiuto, poiché esse potrebbero avvertire che questo può avere impatto reale sulla vita di qualcuno, riuscendo a visualizzare in maniera più chiara il proprio ruolo all’interno del piano di raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

La nuova campagna di ActionAid punta proprio su questo, invitando i donatori a contribuire a singoli progetti che vengono gradualmente sviluppati in brevi periodi di tempo, in modo tale da permettere agli individui di monitorare i differenti obiettivi raggiunti grazie al loro contributo. Il comunicato stampa di presentazione della campagna sottolinea che in tempo di pandemia i Millennials «hanno mostrato di essere disposti a donare per delle cause che sentono urgenti e vicine». Per questa ragione, sul sito di ActionAid è possibile trovare la lista dei differenti progetti che verranno portati avanti nei prossimi mesi: quello attualmente attivo riguarda i mesi di luglio, agosto e settembre e l’obiettivo è finanziare attività di formazione in Kenya sull’importanza dell’acqua potabile per la prevenzione di malattie e la distribuzione di kit per l’igiene, sapone e disinfettanti. Nel corso dei prossimi mesi, però, sarà possibile trovare informazioni più dettagliate relativamente alle prossime sfide da affrontare (come quella che riguarda ristrutturazione e costruzione di nuovi pozzi o quella della fornitura di pastiglie per la depurazione dell’acqua).

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