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La nuova campagna di brand globale di Montblanc: «seguire le intuizioni, non le indicazioni»

Campagna di brand globale Montblanc

“What Moves You, Makes You” è il claim della nuova campagna pubblicitaria di brand globale Montblanc, lanciata a partire da aprile 2020.

Montblanc, noto brand specializzato nella produzione di strumenti da scrittura, che si propone da sempre di accompagnare le persone a lasciare il segno nel mondo, promuovendo l’arte, la cultura e sostenendo attività filantropiche e di beneficenza, ancora una volta ripone il proprio interesse in una buona causa, che incoraggia le persone ed esalta la diversità. Con la nuova campagna di brand globale Montblanc, intitolata “What Moves You, Makes You“, la maison cerca infatti di dimostrare con gli esempi di tre testimonial che ognuno ha la necessità di scoprirsi e letteralmente farsi guidare dalle passioni.

«siamo le nostre passioni»: perchÉ montblanc ha voluto rimarcarlo

Lo scopo principale della campagna di brand globale “What Moves You, Makes You” è quello di stravolgere il modello convenzionale di “corsa alla carriera”, che per molti anni nel ventunesimo secolo ha fatto sì che le persone si affannassero per tendere sempre di più alla figura del perfetto businessman. È comune pensare che per avere una vita soddisfacente dal punto di vista professionale ci si debba necessariamente omologare a quanto richiesto dalla società. È credenza diffusa che esistano delle vere regole per il successo, senza le quali è impossibile raggiungere l’apice della carriera. Tutto ciò ovviamente porta a comportarsi sempre allo stesso modo, dando priorità alle stesse cose e reprimendo le proprie naturali predisposizioni o attitudini.

Secondo Montblanc, però, ognuno dovrebbe semplicemente conoscere i propri punti di forza ed esaltarli: questa è la chiave per il successo. Vincent Montalescot (Montblanc EVP marketing) ha affermato: «con questa nuova campagna vogliamo rivolgerci a una nuova generazione globale di leader e professionisti, ispirandoli a esprimere il loro massimo potenziale mentre affrontano una vita guidata dalle loro passioni»; lo scopo è invitare le persone a vivere una vita in cui il professionale e il personale non competono tra loro, ma si arricchiscono a vicenda.

Spike Lee, uno dei testimonial protagonisti della campagna di brand globale Montblanc, in un’intervista consiglia operativamente di trovare la propria voce e lavorare su questa. A chi si occupa come lui di scrittura consiglia di concentrarsi su se stessi, su quello che già si conosce e che è possibile tirare fuori.

“WHAT MOVES YOU, MAKES YOU”: la campagna di brand globale montblanc

La campagna 2020 di Montblanc è costituita da tre spot della durata di 60 secondi l’uno, con tre diversi testimonial ed alcune interviste pubblicate sul canale YouTube del brand. La realizzazione è stata affidata alla nota agenzia Wieden + Kennedy Amsterdam (già ingaggiata in passato da clienti come Facebook, Nike, Apple…). W+K Amsterdam si definisce una “melting pot”, poiché formata da 180 persone di ben 38 nazionalità differenti; la sua mission è di costruire brand che trascendano le barriere culturali.

Il lancio della campagna di brand globale Montblanc è iniziato a fine aprile 2020 in alcuni paesi selezionati: Cina e Corea. È stato deciso, a seguito della diffusione del coronavirus, di non voler continuare a lanciare la campagna subito nel resto del mondo, poiché la priorità dell’azienda è sempre stata la salute e la sicurezza delle persone. Dopo la manifesta volontà di non introdursi nella vita delle persone in un periodo di grande incertezza, la diffusione di “What Moves, Makes You” è proseguita ad agosto nel resto del mondo.

La diffusione degli spot, delle interviste, delle fotografie dei testimonial e di alcuni brevi video estrapolati dalle riprese principali è avvenuta di pari passo anche sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter ufficiali di Montblanc.

L’IMPORTANZA DEI “mark makers”: CHI SONO E PERCHÉ LASCIARSI ISPIRARE DA LORO

Il messaggio contenuto all’interno della campagna è che bisognerebbe lasciar definire la propria vita alle proprie passioni e intuizioni. I fautori di questo movimento sono le persone che fanno delle proprie naturali predisposizioni e preferenze la propria carriera; si tratta dei cosiddetti “mark makers”, ossia coloro che riescono a lasciare il segno e fare la differenza, comprendendo che bisogna farlo uscendo dagli schemi e “ascoltando” se stessi.
Montblanc sceglie come testimonial tre «appassionati», «che lasciano il segno», che seguono le intuizioni piuttosto che le indicazioni, dimostrando che è possibile non dover scegliere tra ciò che piace e ciò che va fatto per vivere.

I testimonial scelti per la campagna Montblanc “What Moves You, Makes You” sono molto diversi tra loro, proprio per far risaltare la loro unica e grande caratteristica in comune: il mindset ispirato. L’approccio più importante da conservare è infatti quello dell’ispirazione, seguito da positività, passione, unicità, aspirazione: perché «siamo le nostre passioni» e tutti possono lasciare un segno nel mondo. I “mark makers” scelti dall’azienda raccontano così le loro vite autentiche, esaltando l’unicità delle loro scelte, all’interno di spot di 60 secondi. Essi incarnano esattamente l’idea del “What Moves You, Makes You“.

Spike Lee, uno dei migliori storyteller dei nostri tempi

Il primo spot della campagna ha come protagonista il famosissimo regista e sceneggiatore statunitense, il quale scrive la sceneggiatura della sua stessa vita, tornando indietro nel tempo, a quando sua mamma gli diceva di dover essere dieci volte più bravo degli altri, sfruttando il suo potenziale e puntando sulle sue passioni. Il regista fa un tuffo nel passato e racconta con gratitudine tutto ciò che l’ha ispirato e reso ciò che è: il suo quartiere a Brooklyn, la sua famiglia, la sua casa, la sua musica e la sua cultura. L’immagine iniziale è quella di un bambino che cresce, sperimenta la vita, cambia, ma continua sempre a scrivere, a mano, con la sinistra.

Fonte: Montblanc

Le immagini che costruiscono lo spot sono caratterizzate da un’alta saturazione, per dare un tocco retrò. Si può notare una differenza di inquadratura e definizione rispetto a quella iniziale, con cui si alterna di continuo, per dare l’impressione di andare avanti e indietro nel tempo. Le riprese, che cambiano come dei flashback, sono effettuate dal registra stesso, che come affermato anche nello spot, vedeva il suo mondo dall’obiettivo della camera “Super 8”.
I frame cambiano velocemente da un background all’altro: la casa, la strada, il campo da basket, gli strumenti musicali e il corridoio con le ballerine, probabilmente a dimostrazione che l’occhio del protagonista ha sempre osservato e notato ogni cosa con attenzione e criticità o forse per trasmettere lo spessore culturale che caratterizzava Brooklyn in quegli anni.

taron egerton: un nuovo volto del successo

Il secondo testimonial a cui viene dedicato uno dei tre spot è l’attore britannico Taron Egerton, vincitore del Golden Globe, che nel breve video lo si vede salire in un taxi a New York.

Fonte: Montblanc

Dopo la domanda del tassista riguardo ai suoi prossimi progetti, Taron inizia a immaginare le sue potenziali opportunità lavorative proiettate su cartelloni pubblicitari, facendo per ognuna delle considerazioni, viaggiando con la fantasia e lasciandosi trasportare naturalmente dal suo istinto. Per un momento pensa di essere sotto l’effetto del fuso orario, ma solo pochi istanti dopo corregge il “Super-Io”, il giudice della psiche che solitamente frena le persone quando stanno osando e vivendo istintivamente, e ripete a se stesso che può continuare a fare ciò che ha sempre fatto: «qualcosa di diverso». Tutto ciò come per dimostrare che è giunto all’apice del successo proprio facendosi guidare dalle sue ispirazioni più profonde, che considera con attenzione e mai trattiene, come dimostra nello spot, valutando persino le idee che ha anche in un momento di stanchezza o semilucidità.
Le riprese in questo caso sono molto realistiche e descrivono il viaggio nella mente dell’attore: audace, coraggioso, avventuroso e curioso. New York, che fa da sfondo allo spot, è la città che per eccellenza simboleggia la libertà di espressione, soprattutto per i giovani che sognano “fuori dagli schemi”.

Chen Kun, simbolo di sostanza e autenticitÀ

Infine, ma non per ordine di importanza, Chen Kun, cantante, attore e scrittore cinese, che nello spot dedicatogli legge una lettera agli studenti della scuola di recitazione The Dome Studio, che egli stesso ha fondato.

Fonte: Montblanc

Il personaggio racconta delle sensazioni che ha provato quando ha recitato per la prima volta, dal nervosismo all’ansia. Nonostante ciò, afferma di amare da sempre quelle sensazioni e che le insicurezze gli hanno insegnato che bisogna sempre essere fedeli al proprio ruolo e al proprio io“, per poter performare qualsiasi personaggio. Il messaggio centrale della lettera si basa sui concetti di devozione, passione e motivazione e vuole fungere da incoraggiamento per la comunità di riferimento.
Le parole dell’attore sono accompagnate da ragazzi che recitano, improvvisano e danzano: le immagini che si alternano all’inizio dello spot (quando la voce narrante racconta di paure e incertezze) sono particolarmente scure; quando invece il protagonista inizia a sentirsi a proprio agio con le emozioni che prova (e a conoscersi) i video riprodotti diventano di conseguenza più luminosi.
Chen Kun racconta tutto ciò perché riconosce di aver trovato la motivazione dalla sua comunità, che lo ispira sempre e aiuta a vivere una vita autentica. Il vero motivo per il quale scrive queste parole e fonda la scuola di recitazione è ispirare le persone, quasi come se avesse un debito nei confronti della sua comunità.

molto più che una campagna: montblanc diffonde un inno alla vita

I tre spot raccontano di personaggi quasi per nulla somiglianti, nati e cresciuti in paesi e culture diverse; nonostante ciò tutti sono arrivati al successo allo stesso modo: seguendo le proprie passioni. La scelta di testimonial di etnie ed età diverse mira ad abbracciare un target quanto più ampio possibile, che si estenda indistintamente a tutti coloro che desiderano fare la differenza, forse anche per dimostrare che ognuno può riuscire in quest’impresa.

Montblanc dimostra che è importante rispettare, osservare e anche ammirare la propria cultura, la propria storia e la propria comunità: ciò che l’azienda sembra sottolineare è lasciarsi plasmare da ciò che ci circonda, perché è esattamente questo che ci rende unici.

Nicolas Baretzki, CEO di Montblanc, all’interno del comunicato stampa ufficiale rilasciato dalla maison ha aggiunto: «Montblanc è una Maison fondata da pionieri che hanno deciso di creare prodotti innovativi per coloro che volevano lasciare il proprio segno nel mondo, e questa campagna è un’espressione evoluta del nostro DNA. È cambiato il modo in cui le persone lavorano, così come sono cambiate le priorità e i valori; abbiamo ritenuto che fosse il momento di ridefinire i codici del successo per riflettere i cambiamenti che vivono i nostri clienti attuali e potenziali. Essere un ‘mark maker’ significa avere un modo diverso di pensare; non si tratta più di semplice status o di raggiungere il massimo, ma riguarda il viaggio significativo, propositivo e stimolante che facciamo per arrivarci, e le persone che incontriamo nel nostro percorso».

È probabile che il brand in questione abbia scelto di mandare questo messaggio proprio perché la maison stessa, in prima persona, porta avanti con unicità il suo business centenario, nonostante il mondo spinga verso altre direzioni rispetto, per esempio, a quella della scrittura a mano libera. Montblanc si fa implicitamente rappresentante di mark makers“, conservando la passione.

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