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Le nuove funzioni di Instagram contro il bullismo: l'invito a riflettere prima di postare e l'opzione "silenzia" per tutelare le vittime

Instagram contro il bullismo: nuove funzionalità

Le nuove funzioni di Instagram contro il bullismo mirano a prevenire i commenti violenti e a tutelare le vittime.

È una lunga strada da percorrere e probabilmente una soluzione perfettamente efficace per combattere il problema, purtroppo, al momento ancora non c’è; ogni iniziativa creata per promuovere forme di comunicazione più sane e meno tossiche in Rete, però, contribuisce ad aumentare la consapevolezza sul tema. Una di queste è rappresentata dalle due funzionalità di Instagram contro il bullismo annunciate a luglio 2019, volte a promuovere le interazioni positive tra gli utenti e a tutelare le vittime che però hanno paura di segnalare questo tipo di situazioni. Dopo qualche mese di prova, una delle due, nello specifico la funzione “restrict” (“silenzia”, in italiano) è stata finalmente resa disponibile a livello globale.

Funzionalità “silenzia”: Il contributo di Instagram contro il bullismo per tutelare le vittime

Quando si parla di bullismo una delle questioni critiche riguarda la difficoltà o la rinuncia (specie da parte dei più giovani) a bloccare o a denunciare per paura di ritorsioni, specialmente quando l’aggressore è qualcuno con cui ci si interfaccia anche al di fuori della Rete. Instagram ha cercato ora di affrontare questa problematica con una funzionalità che mira a tutelare la vittima, consentendo contemporaneamente di tenere traccia del comportamento dell’utente aggressore attraverso la segnalazione.

Fonte: Instagram

La funzione silenzia” di Instagram, finalmente disponibile anche in Italia, permette agli utenti di segnalare qualcuno e di limitare, di conseguenza, la visibilità dei relativi commenti ai propri post soltanto alla persona silenziata. L’utente sottoposto alla restrizione non potrà più vedere quando la persona che lo ha “silenziato” è online sulla piattaforma o quando ha letto i suoi messaggi su Direct. Oltre a non ricevere più notifiche dei commenti fatti da quell’account, i messaggi diretti inviati dalla persona silenziata verranno infatti spostati in maniera automatica in “richieste di messaggi”, senza l’arrivo di alcuna notifica.

Per silenziare qualcuno basta scorrere verso sinistra un suo commento, cambiare le impostazioni sulla Privacy segnalando l’utente specifico oppure andare sul profilo dell’utente che si intende silenziare.

Con la nuova funzionalità gli utenti potranno gestire meglio la loro esperienza online, evitando anche l’eventuale peggioramento del rapporto con i presunti aggressori che, magari, venendo a conoscenza delle segnalazioni potrebbero invece rivelarsi ancora più aggressivi.

usare la Creatività per combattere l’hate speech

Come annunciato sul blog di Instagram, l’azienda ha deciso anche di promuovere la positività all’interno della propria community, creando lo sticker “Create don’t hate” (“invece di odiare, crea)” per ispirare l’uso di un linguaggio più positivo e di interazioni più sane fra gli utenti e cercando di contrastare, in questa maniera, il bullismo. L’idea, è quella di invitare la comunità ad usare questo tool e a sfruttare la propria creatività per diffondere dei messaggi positivi e combattere l’hate speech attraverso le proprie Stories.

Fonte: Instagram.

Instagram chiede ai bulli: “sei sicuro di voler postare questo”?

L’altra funzionalità, annunciata sempre a luglio 2019 da Instagram, si limiterebbe invece a invitare potenziali bulli a riflettere prima di postare una frase offensiva rivolta a qualche utente.

Fonte: Instagram

Si tratta, dunque, di una idea volta a prevenire questi comportamenti negativi che, in verità, da molto Instagram cerca di identificare e di combattere sfruttando l’intelligenza artificiale. Infatti, già da tempo il social lavora allo sviluppo di sistemi intelligenti in grado di rilevare contenuti di tipo violento e in qualche modo dannosi che si presentano sotto forma di immagini, video o testo.

Questa misura di Instagram contro il bullismo, testata negli ultimi mesi, si basa sulla tecnologia menzionata per notificare agli utenti la natura potenzialmente offensiva del commento che stanno per pubblicare. L’utente in questione, dunque, viene incoraggiato a riflettere prima di postare, potendo ovviamente decidere se procedere o meno alla pubblicazione. Si tratta, alla fine, di un invito a riflettere prima di agire, a pensare bene a quello che si sta facendo prima di offendere o di criticare negativamente qualcuno, concedendo la possibilità di annullare il commento.

Instagram era stato criticato per il poco impegno nel cercare di combattere il problema e a luglio 2019 l’azienda di proprietà di Facebook ha deciso di lanciare ulteriori aggiornamenti alle impostazioni della piattaforma: nel comunicato ufficiale si legge che dai primi test effettuati la funzionalità in questione tende a incoraggiare alcune persone ad annullare e riscrivere il commento. Secondo la BBC (come riportato nell’articolo “Instagram now asks bullies: Are you sure?”), la funzione sarà resa disponibile inizialmente in lingua inglese e successivamente in tutte le altre lingue.

Si tratta comunque di piccoli step che si rivelano però necessari. Una piattaforma ideata per consentire la condivisione e la comunicazione tra persone non può non prendere posizione relativamente a temi critici come il bullismo, facendosi così promotrice di una Rete libera dall’ hate speech . Quelle citate sono misure non risolutive ma certamente positive: con l’aumento della consapevolezza riguardo a temi come il cyberbullismo e il body shaming possono contribuire a prevenire o a mitigare forme di comunicazione tossica, purtroppo molto comuni sui social network .

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