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Nuove policy Instagram: accesso vietato ai minori di 13 anni

Nuove policy Instagram: accesso vietato ai minori di 13 anni

Instagram vietato ai minori di 13 anni: ecco le nuove policy del social network per garantire la sicurezza dei più piccoli.

Dopo nove anni e oltre un miliardo di utenti attivi, Instagram ha deciso di cambiare la sua policy in merito all’età minima per accedere alla piattaforma. Dal 4 dicembre 2019, infatti, il social network di proprietà di Mark Zuckerberg chiederà ai nuovi utenti di comunicare la propria data di nascita in fase di iscrizione per impedire ai minori di 13 anni di creare un profilo.

Instagram vietato ai minori di 13 anni: cosa cambierà per la piattaforma?

Come si legge in una nota ufficiale, «a partire da oggi chiederemo la data di nascita in fase di creazione di ogni account Instagram. Secondo i nostri termini di utilizzo, nella maggior parte dei paesi bisognerà avere almeno 13 anni per poter disporre di un account. La richiesta di queste informazioni impedirà ai più piccoli di iscriversi ad Instagram […] e garantirà ai più giovani esperienze adeguate alla loro età».

Le motivazioni che hanno fatto sì che Instagram di fatto rendesse l’accesso vietato ai minori di 13 anni sembrano essere in linea con le ultime policy adottate dall’azienda in merito alla sicurezza dei più piccoli, come l’opzione per “silenziare” i bulli e il riconoscimento di commenti offensivi attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

In merito alla questione privacy legata a un dato sensibile come l’età anagrafica, il social network ci tiene a precisare che la data di nascita dell’utente sarà visibile solo nella sezione Impostazioni restando invisibile agli altri membri della community. Le informazioni dei nuovi utenti verranno sincronizzate con quelle presenti sul profilo Facebook collegato e pertanto non sarà necessario aggiornarle manualmente, come viene precisato. Nel caso in cui i due account non fossero collegati, invece, sarà possibile inserire e aggiornare tali informazioni direttamente sulla piattaforma.

Nuova funzionalità instagram: accesso vietato ai minori di 13 anni

Instagram avvia la verifica dell’età.

Alla luce di ciò sorge spontaneo domandarsi cosa accadrà da oggi in poi a chi, invece, è già iscritto ad Instagram, con particolare riferimento agli under 13 che attualmente popolano la piattaforma. Il social non si esprime con chiarezza a riguardo. Ciò che traspare dalle dichiarazioni ufficiali è che l’azienda non chiederà agli utenti già iscritti di confermare la propria età e, dunque, potrebbe “chiudere un occhio” sui minori attualmente presenti sulla piattaforma. Come dichiarato da un portavoce dell’azienda a TechCrunch, in passato Instagram non aveva mai chiesto l’età dei suoi nuovi iscritti perché «pensato come un luogo dove ognuno potesse esprimersi pienamente, a prescindere dalla sua identità».

Il limite di età per l’accesso alla piattaforma, però, non è l’unica novità annunciata in materia di sicurezza dei più giovani. Nei prossimi mesi, infatti, le informazioni sull’età degli iscritti verranno utilizzate per creare nuove impostazioni sulla privacy e contenuti educativi mirati. In aggiunta a ciò, Instagram implementerà una nuova funzione per permettere agli utenti di scegliere da chi poter ricevere commenti e messaggi privati.

Social network e sicurezza dei minori: il punto della situazione

Nonostante le ultime policy, che Instagram sia in netto ritardo rispetto ai competitor nella protezione dei minori è un dato di fatto. Social network come Facebook e Snapchat, infatti, già da tempo chiedono ai propri utenti di inserire la data di nascita in fase di iscrizione; YouTube ha una propria versione dell’app – YouTube Kids – dedicata ai bambini; TikTok, il social dei giovanissimi per eccellenza, ha creato una sezione separata dell’app dedicata proprio ai più piccoli, in cui questi ultimi possono visualizzare i contenuti, ma non interagire con essi attraverso post e commenti.

In particolar modo, la decisione di TikTok si inserisce in un contesto più ampio caratterizzato dalla rinnovata attenzione della Federal Trade Commission – ente statunitense per la protezione dei consumatori – per il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), la legge per la protezione della privacy online dei minorenni negli USA. È di pochi mesi fa, infatti, la notizia della sanzione da 5,7 milioni di dollari comminata a TikTok per aver raccolto i dati dei minori senza il consenso dei genitori. Mentre lo stesso YouTube era stato multato qualche tempo prima per aver infranto la legge che vieta il tracciamento dei dati dei minori per finalità di advertising.

Insomma, rendere Instagram vietato ai minori di 13 anni è sicuramente un passo avanti in termini di sicurezza e protezione dei più piccoli, ma c’è ancora tanto da fare. Allinearsi agli standard di settore potrebbe non essere abbastanza, soprattuto se il riferimento è a una piattaforma con un bacino di utenza così giovane e variegato come Instagram. Inoltre, sorge il dubbio che la semplice richiesta dell’età da parte della piattaforma potrebbe non bastare a proteggere i più piccoli nel caso in cui questi ultimi volessero inserire dati poco veritieri”, soprattutto se non controllati in modo adeguato.

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