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Il branding in azienda raccontato da Olga Baratto al WMF! 2022

wmf 2022

Al WMF! 2022 Olga Baratto ribadisce l'importanza del branding nelle aziende, in particolare per coinvolgere la propria popolazione aziendale nelle campagne di comunicazione.

Si scrive “people branding ” nel titolo dell’intervento1, si legge – per via del contenuto espresso nel corso dello stesso – come coinvolgere direttamente i dipendenti nelle strategie di comunicazione aziendale e, diversamente da un tempo, sono sempre di più e di natura molto diversa le realtà business che provano a sfruttare quest’opportunità, come ha raccontato al We Make Future WMF! 2022 Olga Baratto. Si tratta di realtà che hanno finalmente capito che «gli individui sono il cuore pulsante di un’azienda».

Tutti i vantaggi di coinvolgere la popolazione aziendale nelle strategie di branding

Alla consapevolezza che gli individui sono il centro di un’azienda possono aver contribuito studi e ricerche che, nel tempo, hanno confermato come più le figure chiave all’interno dell’azienda hanno una comunicazione di valore ed efficace, più cresce la credibilità di cui gode l’azienda stessa.

Più pragmaticamente ciò vuol dire che se per esempio il CEO è “social” ed è sempre più presente negli ambienti digitali e disponibile a interagire con le diverse community, l’azienda può essere percepita come umana, accessibile, raggiungibile. Non solo: coinvolgere anche le persone dell’azienda nelle strategie di branding migliora la fiducia dei clienti nei suoi confronti e più fiducia e più credibilità possono tradursi in lead concreti come più acquisti.

Se si guarda alla popolazione aziendale, invece, il questo tipo di branding ha come vantaggio quello di trasformare (potenzialmente) ogni dipendente in un brand ambassador e «talenti felici attirano altri talenti», ha sottolineato ancora Olga Baratto, quasi a suggerire come non ci sia niente di più funzionale alla talent acquisition di un dipendente desideroso e felice di farsi portavoce del brand, della sua missione, dei suoi valori.

Come fare branding in azienda secondo Olga Baratto

I progetti di employer branding e, più in generale, le iniziative che coinvolgono direttamente i dipendenti nella campagne di comunicazione hanno bisogno, però, di essere strutturati al meglio e soprattutto che ci siano policy e linee guida ben precise che li trasformino «in un’operazione win win: per l’azienda e per le persone coinvolte».

Vi sono, così, alcuni consigli che l’esperta ha voluto condividere al WMF! 2022 con chi vuole investire in “branding delle persone”:

  • non coinvolgere mai un solo dipartimento, soprattutto se quello del marketing, se ci si vuole assicurare di arrivare a quanti più target possibile;
  • scegliere solo persone che si riconoscono pienamente nei valori del brand e hanno allo stesso tempo una genuina passione per il proprio lavoro;
  • offrire una reason why“, ossia una motivazione forte per impegnarsi in attività che di fatto richiedono al dipendente uno sforzo in termini di tempo ed energia come può essere l’opportunità di diventare una figura di riferimento all’interno del proprio settore di riferimento;
  • tenere conto della digital affinitydella singola persona, senza costringerla a usare un canale (TikTok per esempio) o un format (come quello dei video brevi) con cui non si sente e proprio agio;
  • scegliere accuratamente i temi da trattare, considerando per esempio che ci sono argomenti come smart working e remote working o il work life balance che oggi, anche per effetto della pandemia e di come questa ha cambiato il mondo del lavoro, creano più coinvolgimento di un tempo;
  • darsi dei kpi certi e misurabili con cui misurare nel tempo la riuscita dei propri progetti di branding di questo genere.
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