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Passato, presente e futuro dell'email marketing

L’email marketing è cioè tutt’altro che morto: sul suo presente e sul suo futuro si confrontano Paolo Errico, CEO di 4Dem.

L'intervista a:

Il canale mail continua a essere tra i più usati, e soprattutto tra quelli considerati più efficaci dai marketer, quando si tratta di fare lead generation . Sia che si intenda migliorare la brand awareness di una startup o di una neonata azienda a conduzione familiare o riservare promozioni e sconti ai propri clienti presidiando gli ultimissimi touchpoint prima della chiusura del carrello, cioè, una mail commerciale può rivelarsi la soluzione più efficace e con miglior ritorno sull’investimento. È per questo che l’ email marketing è oggi tutt’altro che morto, com’è emerso durante una puntata di Inside Talk in cui si sono confrontati sul tema Paolo Errico, CEO di 4Dem, e Pierangelo Polito, co-founder di Inside Marketing.

Tra i tanti vantaggi dell’email marketing individuati dall’esperto in quest’occasione ci sono la scalabilità e la versatilità negli obiettivi che può avere una campagna di email marketing, insieme al fatto che essendo la mail uno di quei “media owned” di fatto di proprietà dell’azienda si pongono meno problemi di privacy e di tutela dei dati degli utenti.

Certo, in termini di risultati,

«quello che fa la differenza è creare un rapporto con le persone che stanno dietro agli indirizzi mail».

Non si dovrebbe mai inviare una mail «nel mucchio», ha sottolineato Paolo Errico, «ma solo a chi conosco perché magari ho già avuto a che fare con lui sui miei canali digitali o perché ha seguito un mio webinar, è un mio abbonato, ha visitato il mio stand in fiera, ha provato il mio prodotto. Più acquisisco [i contatti del database aziendale, ndr] con un valore, cioè, e più le risposte saranno alte indipendentemente da cosa invio»; per spiegare come funziona l’email marketing l’esperto ha usato la metafora di qualcuno che bussa al citofono, sottolineando quanto diversa possa essere la risposta a seconda che a farlo sia un amico di cui si riconosce subito la voce o uno sconosciuto: ecco perché, quando si manda un’email solo a chi si conosce, è come se fosse lo stesso destinatario che volontariamente venisse «a bussare alla mia porta».

Quanto al futuro dell’email marketing l’aspetto più facilmente prevedibile è l’impiego sempre più massivo di tecnologie (come l’intelligenza artificiale, l’AMP, eccetera). Il vero segreto per il successo sarà però mandare «meno mail, più intelligenti», ha concluso l’esperto.

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